Edmund Crispin è lo pseudonimo usato dal professore Robert Bruce Montgomery per scrivere i suoi romanzi gialli, romanzi nei quali troviamo sempre come protagonista il professore Gervase Fen che a tempo perso si occupava di risolvere misteriosi casi di omicidio.

Giano Editore ci presenta il suo romanzo d’esordio dal titolo La mosca dorata (The Case of the Gilded Fly, 1944)

I romanzi di Crispin sono dei gialli di impianto classico e - così come nell'opera di Carr - propongono spesso delle variazioni sul tema del "delitto impossibile".

L'attività giallistica di Montgomery si è essenzialmente concentrata nello spazio di dieci anni, dal 1944 al 1953.

Il caso della mosca dorato è un romanzo poliziesco di Edmund Crispin pubblicato la prima volta nel 1944. Di Crispin romanzo d'esordio, contiene la prima apparizione di eccentrico dilettante detective Gervase Fen, che è professore di Lingua e Letteratura Inglese alla University of Oxford

L’aziono si svolge in Inghilterra nel 1940, a Oxford sono stati convocati vari attori per mettere in scena una commedia che dovrebbe avere un grande successo.

Le prove si svolgono con difficoltà in quanto tra i vari attori ci sono antiche rivalità, amori passati e presenti, invidie e in particolare Yseut Haskell attrice tanto procace quanto di poco talento si distingue per il suo gusto particolare di seminare scontento e zizzania tra gli altri attori.

Il giorno successivo sarà trovata morta, sembra un suicidio e la polizia propende per questa ipotesi, ma l’eccentrico professore Gervase Fen, presente per caso alle prove, dichiara che invece l’attrice è stata uccisa.

Sarà una indagine difficile in quanto molte persone presenti nel teatro avrebbero volentieri premuto il grilletto e così tra testimoni reticenti, depistamenti vari si arriverà a una soluzione veramente imprevista.

 

L’autore:

Edmund Crispin, pseudonimo di Robert Bruce Montgomery, è stato sceneggiatore cinematografico e radiofonico, critico letterario e compositore di musica religiosa e di colonne sonore. Nato a Chesterham Bois nel 1921, si è laureato in lettere moderne a Oxford nel 1943, dove ha anche insegnato. Ha scritto a lungo per le pagine culturali del Sunday Times, fino al 1978, anno della sua prematura scomparsa per motivi legati a un eccessivo consumo di alcol.

Con lo pseudonimo sopraindicato firmò una brillante serie di ingegnosi romanzi polizieschi. La sua influenza dichiarata, nel campo del poliziesco, è tuttavia quella di John Dickson Carr, scrittore per il quale Crispin nutriva grandissima ammirazione.

L’autore è stato anche un notevole esperto di fantascienza e, sempre sotto il suo tradizionale pseudonimo, ha anche curato sette antologie pubblicate sotto il titolo Best Science Fiction.

La “quarta”:

Manca solo mezz’ora per arrivare a Oxford, quando la locomotiva lascia la stazione di Didcot. Il professor Gervase Fen ha, tuttavia, esaurito la pazienza. Innervosito dall’ennesimo, ridicolo, convegno a cui è stato costretto a presenziare, prova a immergersi nella lettura di alcuni appunti sull’esploratore William Dunbar o a rilassarsi affondando la testa nella soffice poltrona di prima classe, ma la puzza di bruciato proveniente dai freni surriscaldati, il fracasso dei bagagli che dalle reticelle franano come rocce sopra le teste di passeggeri isterici, e le continue e inutili soste di fronte a fattorie e cimiteri, lo hanno stremato. Avesse almeno tra le mani un caso di rapimento o di omicidio da risolvere…

Solo due giorni dopo, il desiderio del professore con la passione per i gialli viene accontentato. La vittima è Yseut Haskell, una maliziosa attricetta di poco talento arrivata a Oxford per prendere parte a Metromania, opera teatrale scritta dal celebre Robert Warner. Il suo corpo viene rinvenuto con un foro di proiettile in mezzo alla fronte, e la parte superiore del volto annerita per lo sparo. Sir Richard Freeman, capo della polizia, ha tutta l’intenzione di dichiarare rapidamente che si tratta di suicidio, per potersene tornare ai suoi amati libri. Ma Gervase Fen, che al contrario del capitano non vede l’ora di mettere da parte gli studi per dedicarsi alle indagini, non è d’accordo. E quando viene a sapere che la ragazza era detestata da tutti, intuisce che il colpevole potrebbe essere un qualsiasi membro della compagnia.

Magari Sheila Mcgaw, la scenografa del teatro di Oxford; oppure Helen Haskell, la sorellastra col dente avvelenato; o forse il commediografo Robert Warner, frustrato per i recenti insuccessi nella capitale, oppure la sua amante ebrea Rachel West; o, invece, l’organista Donald Fellowes, il capitano d’artiglieria Peter Graham, il giornalista Nigel Blake, innamorato di Helen… Come scovare chi ha sparato, quando tutti ammettono che avrebbero volentieri premuto il grilletto?

Muovendosi come un segugio tra camerini e aule universitarie, e svelando depistaggi, asti mai sopiti e indizi troppo chiari per essere veri, Gervase metterà a nudo un intreccio di relazioni sentimentali degno della più incredibile delle opere teatrali. Fino all’inatteso svelamento finale.

 

La mosca dorata di Edmund Crispin

Traduzione Mariapaola Dettore

Giano, collana I libri della civetta 14, pagg. 239, euro 12,90