Sarà la Ville lumière, ma Parigi ha angoli d’ombra. Non quelli turistici di Saint Germain, Montmartre e Montparnasse. Bisogna cercarli dietro la giovialità un po’ ostentata dell’ultima grande potenza coloniale rimasta sul pianeta. Perché Parigi non ha mai rinunciato ai suoi possedimenti d’oltremare. Da Napoleone a De Gaulle, per finire con Sarkozy, la leadership francese ha in comune un obiettivo: assicurare al Paese l’indipendenza nel campo internazionale e la supremazia diplomatica come base della grandeur. Materia preziosa nei circoli dello spionaggio. Quello francese, non di rado, ha seguito direzioni tutte proprie, in dissonanza con gli alleati occidentali. Ecco dunque la terza capitale delle spie.

A Parigi, i veri palazzi del potere non sono quelli sotto gli occhi di tutti.

          

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