La Marsilio Editore dopo averci fatto conoscere gli scrittori del Nord Europa ora ci fa conoscere gli scrittori del mondo arabo e inizia con Ahmed Mourad che per circa dieci anni è stato il fotografo ufficiale di Hosni Mubarak.

Ha scritto un thriller politico dal titolo Vertigo, dove ha inserito quanto notava all’interno dei palazzi del potere, la corruzione, il malgoverno, i potenti che facevano liberamente i loro sporchi affari coprendosi a vicenda, le ingiustizie e tutto quanto sulle spalle del popolo egiziano.

Così mentre di giorni Mourad fotografava Mubarak e tutti i potenti che lo circondavano, di notte scriveva questo romanzo di denuncia, una faccenda molto pericolosa perchè se veniva scoperto avrebbe pagato pesantemente quella decisione di scrivere ciò che notava ogni giorno.

Lo scrittore non pensava di pubblicare il suo romanzo, ma una volta terminato fu sua moglie che lo convinse di cercare un editore per la sua pubblicazione.

Protagonista della vicenda è Ahmed Kamàl, fotografo che per caso si trova all’interno del bar Vertigo, un locale alla moda frequentato da gente importante e per caso assiste e fotografa un “chiarimento” tra varie persone. Il risultato di questa resa di conti sono due persone morte.

Pensa di vendere questi scatti a un giornale ma capisce di aver fatto un errore e di essere diventato un testimone molto scomodo e di essere in pericolo.

Il romanzo in Egitto ha avuto un successo straordinario anche per la sua denuncia di una polizia corrotta insieme a quasi tutta la classe politica ed è un grido alla voglia di rinnovamento e di giustizia emerso dalle oceaniche manifestazioni di Piazza Tahrir.

l’autore: 

Ahmed Mourad (Il Cairo 1978) ha studiato cinematografia. Ex fotografo personale di Mubarak, regista e scrittore, ha ricevuto diversi premi per i suoi cortometraggi. Vertigo è il suo primo libro, all'ottava edizione in Egitto, di recente pubblicato anche in UK per Bloomsbury.

la quarta: 

Al bar Vertigo, locale notturno alla moda, ritrovo per la gente che conta del Cairo, Ahmed Kamàl assiste per caso all'omicidio di due noti uomini d'affari. Fotografo di professione, imprime le immagini della strage sulla pellicola, ed è pronto a farle pubblicare, ma si rivolge al giornale sbagliato: i media del paese sembrano puntare a molta apparenza e poca verità. Intrappolato in una rete di giochi di potere, Ahmed per un po' trova riparo in un locale notturno, popolato da ballerine del ventre e attricette in cerca di gloria, accanto a uomini d'affari e politici: gente influente, persone che al mattino sulle pagine dei giornali sono nemiche, e di notte diventano alleate nel gioco delle parti, tutte riunite nello stesso locale in cerca di donne e alcol, a ostentare la propria ricchezza. Testimone scomodo, Ahmed tuttavia non intende tacere...

Accolto in Egitto con grande entusiasmo all'arrivo della primavera araba, Vertigo denuncia il malcostume del paese, senza mai rinunciare all'ironia. Con il suo ritratto schietto di una polizia di stato losca e vendicativa e di una classe politica corrotta, Mourad racconta la difficoltà di trovare un vero modello per le nuove generazioni, il disordine che pervade la nazione, lo stato di vertigine perpetua in cui si confondono ruoli e concetti, dove chi difende i valori morali può subito dopo essere sopraffatto dal proprio interesse personale. Ma tutto questo non gli impedisce di affidare alle sue pagine un messaggio di speranza per i giovani che, come Ahmed, sono pronti a rischiare tutto per cambiare le cose.

 

Vertigo di Ahmed Mourad (Vertigo, 2011)

Traduzione Barbara Teresi

Marsilio Editore, collana Farfalle, pagg. 362, euro 18,00