SALGARI- IL RICHIAMO DEI THUG

La pratica dell’assassinio rituale dei Thug era regolata da una serie di regole e strategie. La società stessa era rigidamente organizzata, tanto che vi erano rifugi e villaggi predisposti per assicurare l’impunità ai membri della setta prima e dopo le loro scorrerie. Tali luoghi erano noti come ‘Beles’ e il famoso nascondiglio nel Banyan gigante di Raimangal dove era celata la Vergine della Pagoda ne era probabilmente un esempio. Se il Jemadar era il capo della spedizione e a lui spettava dare inizio alla strage con il Jihnri, ‘ l’invocazione a Kali’ citata, non troppo curiosamente, anche in un classico dell’avventura di Sax Rohmer ( in ‘ Il Misterioso dottor Fu Manchu’ si parla dei Thug delle loro tecniche facendo riferimento ai Phansigars e al ‘richiamo di Shiva dio della Morte’ per ricondurre poi tutto alla setta di Kali), gli esecutori erano un gran numero. Il termine  ‘sotha’ tradotti in inglese come ‘deceivers’ gli impostori, coloro che agiscono con l’inganno(e diede il titolo a un buon film dell’88 con Pierce Brosnan) erano i settari che materialmente portavano a compimento il rito. Si accodavano a carovane di mercanti o pellegrini a piccoli gruppi, nell’arco di mesi. Viaggiare per l’India verso i centri commerciali e i luoghi santi era una pratica lenta, faticosa e pericolosa. I viandanti probabilmente non erano neppure a conoscenza degli strangolatori e dei loro usi, ma sapevano perfettamente che, lungo la via, c’erano bande di dacoit e briganti pronti a depredarli. Per tale ragione piccoli gruppi di altri viaggiatori che richiedevano di unirsi alla grossa carovana erano insospettabili e, spesso, ben accolti.

carovane in India
carovane in India
Il viaggio, frattanto, proseguiva,  al primo gruppo di nuovi compagni se ne aggiungevano altri. Generalmente erano piccoli nuclei di gente che familiarizzava in fretta, carpiva la buona fede, amava la musica, la conversazione. Ingenerava insomma un falso senso di sicurezza nel grosso del gruppo. Questo sino ad arrivare a  una zona  desertica, lontana dai centri abitati e da ogni possibile soccorso. Era a questo punto che Jemadar lanciava ‘il richiamo di Kali’ e iniziava un vero e proprio massacro. I Thug durante il ‘sacrificio’ non potevano versare sangue. immobilizzavano e strangolavano tutti i partecipanti alla spedizione. Una volta che il massacro si era concluso alcuni si incaricavano di nascondere le merci rubate, ma il fine di tutta l’operazione restava sempre mistico. Si uccideva per compiacere Kali. I sacerdoti preposti al compito avevano allora la facoltà di smembrare i cadaveri e seppellirli in modo che non ne restasse più traccia. Intere carovane sparivano nel nulla e, prima che qualche parente impensierito desse l’allarme trascorrevano mesi e settimane. Fu nel 1826 che il maggiore Sleeman, ufficiale britannico al comando di una compagnia di Sepoys (truppe locali al servizio della Compagnia delle Indie orientali) cominciò a raccogliere informazioni sulla setta degli Strangolatori.
un gruppo di Thugs autentici
un gruppo di Thugs autentici
Dapprima fu quasi un  hobby, la ricerca di notizie su una fosca leggenda che circolava nei bassifondi di Calcutta. In seguito a qualche indagine più approfondita Sleeman si accorse che, nel corso dell’anno, molte carovane e spedizioni commerciali si perdevano. Alcune di queste  erano patrimonio della Compagnia e ciò richiedeva quantomeno una indagine più accurata. Sleeman cominciò così  a organizzare dei gruppi di polizia, indagini più acurate. Forse non sarebbe arrivato a nulla se non avesse catturato realmente alcuni membri della setta che alquanto rigidamente  interrogati patteggiarono rivelando almeno i segreti del loro gruppo. Messe le mani su uno Jemadar non fu difficile costringerlo a confessare i legami con altri suoi pari. Intorno alla metà degli anni 30 del 1800 la setta dei Thug era stata ufficialmente distrutta con centinaia di esecuzioni capitali eseguite in tutta l’India.
visi d'Oriente.....
visi d'Oriente.....
Fine di un mito? Decisamente no considerato che i veneratori della dea Kali hanno anche oggi un tempo ufficiale a  Calcutta e che in moltissimi romanzi avventurosi per tutto il secolo diciannovesimo e buona parte di quello successivo si fa riferimento ai Thug come una setta segreta e ancora esistente. Di certo Salgari per averne notizie così dettagliate da poterci imbastire alcuni dei suoi romanzi più emozionanti doveva disporre di fonti anche recenti. Qui il mito si fonde probabilmente con la verità. Di fatto  gruppi di  Strangolatori sopravvissero nelle megalopoli indiane quanto nelle paludi, negli stati limitrofi, magari confondendosi con locali gruppi di assassini rituali. Se a tutto ciò aggiungiamo il fascino della Dea nera possiamo sicuramente affermare che la leggenda degli adoratori di Kali rimase ben vivo per tutto il diciannovesimo secolo. E magari sino a oggi....