Arriva in libreria per Meridiano Zero un nuovo libro di Derek Raymond, finora inedito in Italia. Si tratta di Incubo di strada.

Preparatevi a un romanzo diverso dagli altri: in Incubo di strada troverete Raymond ferito, affamato d'amore e redenzione, curvo sotto il peso del dolore che lo divora, come un cancro.  

Le pagine di questo romanzo sembrano intinte nel sangue delle vittime, sono l'addio di uno scrittore di noir alla vita, un addio che rivolge il suo sguardo non all'odio, non alla violenza, ma all'amore. E poco importa se la trama ha un intreccio sbiadito, se a tratti si frantuma, incoerente e paranoica come solo un vero incubo può essere. Conta l'atmosfera, l'amore trovato e perduto per sempre, spazzato via da una morte tragica e orribile, l'amicizia scandita dal vino e dal sangue sulla strada, il coraggio di ammettere una debolezza, che percorre il libro come una lama e consuma un po' alla volta.

Incubo di strada risuona di malattia e pianto, è un testo coperto di lividi come un'anima tradita e lasciata ad agonizzare, come la tela dura e deformata di un quadro di Francis Bacon.

Derek Raymond ha lavorato sui colori cupi, sui corpi straziati, sulle promesse d'amore e con Incubo di strada ha voluto lasciare ai suoi lettori uno specchio spezzato che riflette, ancora oggi, i frammenti della sua anima perduta.

Incubo di strada di Derek Raymond (Meridiano Zero) - traduzione e nota di Marco Vicentini - pag. 156 - euro 13.00 - ISBN 9788882372224

Kleber ha quarantaquattro anni, appesantiti dalle lunghe notti spese sulle strade di Parigi, immerso nell'orrore delle più violente forme del male. Vive per l'amore della sua vita, la giovane Elenya, una dolcissima bellezza dell'Est che ha strappato al marciapiede e a un protettore spietato. Oltre a lei, in un mondo di facce nemiche, Kleber ha solo Mark, l'amico d'infanzia che ha ceduto alla criminalità. Sono ventidue anni che Kleber combatte il crimine e da tempo ha detto addio a ogni possibilità di carriera. Ogni notte è logorato da visioni di sangue, perché non è vero che i giusti possono dormire un sonno tranquillo: nel buio il male si rigenera e le tenebre dell'umanità non si disperdono mai. I suoi nervi sono tesi al limite, divorati dalla frustrazione e dalla stanchezza e, dopo l'ennesimo scontro, Kleber scaraventa a terra un collega sfogando la sua rabbia contro gli ingranaggi corrotti di una gerarchia ingiusta. In un attimo si ritrova sbattuto fuori dalla polizia. E a quel punto è lui la preda, braccato dalla malavita. Senza la legge dalla sua parte è un facile bersaglio per i vecchi nemici che sanno qual è il suo punto debole: lei, l'angelo biondo che dorme al suo fianco, la donna che gli ha dato tutta se stessa, l'altra metà della sua anima. Kleber cerca l'amore nelle viscere del male, sulle impronte del Sergente senza nome della serie della Factory: Raymond ha osservato la vita attraverso il vetro oscurato della violenza e in questo modo ha scritto i suoi noir. Non c'è salvezza, né redenzione, ne' possibilita' di giustizia, ma combattere per un grande amore è quanto di più simile alla salvezza un uomo possa sperare.