Giallo Mondadori 3257: Annamaria Fassio, “Senza sapere come

Non c’è riposo contro la Grande Nemica: la morte è sempre in agguato.

Erica Franzoni, commissario capo della Mobile di Genova, sta finalmente riuscendo a costruirsi una vita più tranquilla. Adora la vista dalle finestre della sua nuova casa, il giardino un po’ selvatico e persino la gatta randagia che ha deciso di adottarla. Ma la quiete ritrovata è destinata a durare poco.Il corpo di una giovane donna viene ritrovato, privo di documenti, su una panchina alla stazione di Brignole.

A una prima occhiata superficiale, la ragazza sembra essere stata semplicemente vittima di un malore. Ma molti dettagli non tornano: la postura troppo composta, lo zaino scomparso, e presto Erica ha la sensazione che qualcuno ne abbia facilitato il trapasso.

Nel frattempo, l’ispettrice Serafina Fiore, ex padrona di casa di Erika, è scomparsa nei boschi di Serra San Bruno, in Calabria, senza lasciare traccia. Stimata da tutti, preparata, determinata, la poliziotta stava raccogliendo informazioni delicate su un latitante quando è svanita nel nulla. Un incidente… o qualcosa di più inquietante?

E cosa c’entra la morte della ragazza di Genova con un vecchio regolamento di conti nel profondo Sud?

Starà al commissario Franzoni trovare il bandolo della matassa in un'inquietante concatenazione di eventi… e di destini.

Ecco cosa ci racconta l'autrice, Annamaria Fassio:   

Perché “Senza sapere come”?

La titolazione di un romanzo è sempre un momento particolare. Bisogna che il titolo sia accattivante, che susciti curiosità e interesse e soprattutto che sia in sintonia con la narrazione. Io avevo molti titoli in testa e alla fine ne avevo scelto uno che però mi creava dubbi e perplessità. Di fatto nel romanzo sono presenti tra filoni importanti: la Calabria e le indagini di Serafina Fiore; le corse clandestine; la sparizione di Angela. Come tenere insieme tutto? Poi una notte ho sognato che qualcuno continuava a ripetere “senza sapere come…” Mi sono svegliata e ho scritto un appunto e poi ho ripreso a dormire finalmente tranquilla. Senza sapere come era il titolo giusto per una storia che non era semplice ma che lo diventava mano a mano che gli eventi narrati si incastravano uno nell’altro.

E all’interno, della stessa autrice, il racconto “L’ombra scura dei monti” .

Classici del Giallo 1498: Mary Roberts Rinehart, “I muri parlano”

In cerca di pace, Marcia Lloyd torna nell’isoletta del New England dove è cresciuta e va ad abitare nella grande villa di famiglia, la Sunset House. Ogni cosa lì sembra immune al trascorrere del tempo: la veranda baciata dal sole, il canto dei gabbiani, il riflesso dorato della baia. Ma sotto la calma apparente cova qualcosa di oscuro…

Il primo presagio arriva dal cielo: tre corvi neri che fendono l’aria tra i gabbiani. Poi, nella casa iniziano a suonare da soli i campanelli delle stanze, nel cuore della notte.

I domestici mormorano dei fantasmi del passato, ma Marcia non vuole crederci. Almeno finché non ricompare Juliette Ransom, la prima moglie del suo defunto fratello Arthur, donna affascinante quanto velenosa. Juliette spiega di essere venuta sull’isola per affari, ma presto avanza una richiesta assurda: centomila dollari in cambio del proprio silenzio sui segreti di famiglia.

Da quel momento, la villa diventa una prigione dorata. Ogni gesto, ogni sguardo tra gli abitanti nasconde un sospetto.

Chi è che al tramonto sta spiando la casa dalla spiaggia? Chi è che cammina di notte nei corridoi dove i campanelli continuano a squillare senza che nessuno li tocchi? Chi è che sta mentendo?

La casa di famiglia, un tempo rifugio sicuro, ora sembra trattenere il respiro in attesa di un evento nefasto. E quando la morte bussa alla porta della Sunset House, solo un uomo sarà in grado di ricomporre i pezzi del puzzle: lo sceriffo Russell Shand, baluardo di logica e di umanità in un labirinto di indizi sussurrati e verità sepolte.

Traduzione di Tina Honsel.

All’interno, il racconto “Gli amanti della signora Chiatti” di Marco Phillip Massai, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica 2025.

Ecco cosa racconta l’autore:    Gli amanti della Signora Chiatti è la nuova avventura del mio caro amico Giaco da Pietrasanta, un toscanaccio di mare trapiantato a Ravenna per ragioni “professionali”. Pittore di fama, Giaco è un    abilissimo ladro e rubacuori con uno spiccato talento nel ficcarsi nei guai. E questa volta non gliene ho risparmiati: durante un colpo verrà incastrato per un omicidio che non ha commesso e dovrà    discolparsi da dietro le sbarre. Come ci riuscirà?

Leigh Russell, “Strada chiusa”, Il Giallo Mondadori BIG n. 14

Un’esplosione notturna devasta una casa nella tranquilla cittadina di Harchester.

Un uomo muore soffocato dal fumo, mentre sua moglie sopravvive per una fortuita coincidenza: era uscita di casa pochi istanti prima dell’esplosione.

Tutto fa pensare a una fuga di gas, ma l’ispettore Geraldine Steel non è una che si ferma alle apparenze, e presto, tra una serie di sgangherate effrazioni nelle case della zona e la comparsa di una polizza sulla vita da un milione di sterline, scopre che le piste non mancano.Geraldine vive per il lavoro. Le scene del crimine, gli interrogatori, i referti d’autopsia sono tutta la sua vita. Sua madre è appena morta, con sua sorella non c'è un gran rapporto, e le sue storie finiscono sempre nello stesso modo: con lei che resta da sola davanti a un fascicolo aperto. Il senso del dovere non le dà tregua, perché ogni vittima merita giustizia, anche quando la verità è tanto orribile da rendere inconsolabili.

Le indagini sull’esplosione la conducono tra case modeste, vite ordinarie spezzate, ladri disperati e mogli troppo perfette. La banda che svaligia le abitazioni della zona sembra muoversi senza logica, ma forse un filo invisibile lega i loro tentativi di furto a un delitto più crudele…

Traduzione di Marco Bertoli.

AA VV, “Sherlock Holmes. Indagini su più fronti”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 135

Come ogni anno, il Giallo Mondadori Sherlock ospita un’antologia di autori di casa nostra. Questa volta è toccato a sei scrittori, vincitori o segnalati nelle più recenti edizioni dello Sherlock Magazine Award.

Sei indagini eterogenee, che spaziano dal mistero della stanza chiusa al pastiche metanarrativo.

Quello di Claudio Boccuni, con “L’avventura dei due smemorati”, è uno Sherlock che sfrutta un’insolita messinscena per svelare la verità dietro il caso di un uomo scomparso quindici anni prima, tra mistici e impostori.

In “Sherlock Holmes e il mistero di casa Horner” di Roberto Rodolfo De Lorenzi, vincitore del diciassettesimo Sherlock Magazine Award, un maggiore dell’esercito viene trovato pugnalato al cuore in una stanza chiusa, impossibile da penetrare dall’esterno.

In “Sherlock Holmes e la sposa insoddisfatta” di Antonino Fazio,  il delitto, ovvero l’omicidio della madre di una ballerina da parte del ricco marito di lei, è ancora tutto da dimostrare.

Alessandro Napolitano, con “Sherlock Holmes e l’ultima rivelazione”, getta una nuova luce sugli avvenimenti che hanno seguito la caduta del celebre investigatore dalla cascata del Reichenbach.

In “Sherlock Holmes entra in scena” di Lucio Nocentini, Holmes affronta la sua propria immagine a teatro, ed è costretto ad ammettere l’esistenza di un errore giudiziario.

Chiude il volume “Sherlock Holmes e il caso del finto travestimento” di Ambrous Stack, in cui il duo di Baker Street è alle prese con la misteriosa morte di un commerciante di tessuti.