La Garzanti ha da poco inviato sugli scaffali delle librerie il romanzo L’anello dei ghiacci (Where the Shadows Lie, 2010). Un thriller mozzafiato, balzato in testa alle classifiche inglesi a pochi giorni dall'uscita, e che ha consacrato Michael Ridpath nell'olimpo dei grandi autori del thriller.

Magnus Jonson è americano ma islandese di nascita. E' un poliziotto che vive a Boston, però è stato distaccato in Islanda, e leggendo scopriremo il perchè. Mentre frequenta l’accademia di polizia islandese per apprendere le leggi e le procedure legali del paese, avviene  un  omicidio  in una delle case vacanza lungo il Lago Thingvellir.

Pertanto, sullo sfondo di una terra di grande fascino, dominata dal freddo e dal buio il detective Magnus Jonson  si trova ad indagare sulla misteriosa morte di Agnar Haraldsson un noto studioso delle opere dello scrittore J. R. R. Tolkien.

Dalle indagini sulla sua vita passata emergono delle attività non chiare ma, forse, la spiegazione della morte dello studioso risiede nel ritrovamento che lo studioso aveva fatto di un antichissimo manoscritto che riportava la saga di un personaggio forse esistito attorno all’anno 1100.

Questa saga forse diede l’ispirazione a Tolkien per scrivere il Signore degli Anelli. E’ infatti noto a tutti che Tolkien dopo aver scritto il primo capitolo del suo capolavoro, restò fermo per mesi in quanto non sapeva come continuare e legarla al romanzo precedente: Lo Hobbit.

Questo thriller offre una possibile spiegazione.

L’anello dei ghiacci è il primo volume della serie “Fire and Ice” che ha come protagonista Magnus Jonson. Il prossimo mese verrà pubblicato in Inghilterra il secondo titolo: 66 North.

L'anello dei ghiacci ci fa penetrare nei meandri più sconosciuti e pericolosi dell'animo umano.

Dove a regnare è solo l'oscurità.

Michael Ridpath, inglese, dopo la laurea a Oxford ha intrapreso una brillante carriera di analista e negoziatore finanziario nella City, a Londra, dove vive con la moglie e i tre figli. È stato proprio l'ambiente dell'alta finanza a ispirare i suoi primi thriller, il cui successo gli ha consentito di diventare scrittore a tempo pieno. L'anello dei ghiacci, il primo romanzo dedicato al detective islandese Magnus Jonson, è uno straordinario bestseller in via di pubblicazione in tutto il mondo.

Islanda. Dintorni di Reykjavík. Il cielo non è mai stato così scuro e minaccioso. Le nuvole basse quasi toccano le nere acque del lago. Il detective Magnus Jonson vede a malapena il corpo, immerso nella foschia. È il cadavere di Agnar Haraldsson, uno dei più importanti studiosi dell'opera di Tolkien. La sua è una morte apparentemente assurda. Ma forse una spiegazione c'è, o quantomeno un indizio. Perché il professore, poco prima di morire, era entrato in possesso di un'antica saga nordica.

Un prezioso manoscritto vecchio di ottocento anni, forse la saga da cui Tolkien ha preso ispirazione per scrivere Il Signore degli Anelli. Ma del manoscritto e dei due uomini misteriosi che stavano trattando con lo studioso per impadronirsene si sono perse le tracce.

Magnus non ha dubbi: deve ritrovarli e capire cosa faccia parte del mito e cosa della realtà. C'è una sola strada, scavare nel passato del professore. Un passato pieno di attività poco pulite e di personaggi inquietanti. Come l'enigmatica Ingileif. Dura e ribelle, ha vissuto un'infanzia segnata dalla tragedia e dalla menzogna. E non si fida di nessuno. Come Magnus, del resto. Anche lui è cresciuto in mezzo alla morte. E forse è l'unico in grado di conquistare la sua fiducia della ragazza. Perché è di lei che ha bisogno. È nei misteri della sua famiglia che si annida la verità. Una verità spaventosa.

L’anello dei ghiacci di Michael Ridpath (Where the Shadows Lie, 2010)

Traduzione Duccio Viani

Garzanti, collana Narratori Moderni, pagg. 352, euro 18,60

ISBN 978-88-11-68169-4