Il Giallo Mondadori n. 3175: Dove abita il Diavolo di Marzia Musneci

È successo allo scavo archeologico. Il cadavere disarticolato della donna giace ai piedi della scarpata, illuminato dai flash, circondato da paramedici e poliziotti. Le giunture scomposte, gli occhi pieni di niente, un rivolo di sangue secco all’angolo della bocca. Flavia è precipitata nello strapiombo da un’altezza di trenta metri. Lungo il costone, rami spezzati, brandelli di tessuto, residui organici sulle rocce. Un incidente, dicono tutti. Incidente un cavolo. Il pensiero si fa strada nella mente di Matteo Montesi, investigatore privato, che con la vittima aveva un rapporto personale. Oltre che una ricercatrice, impegnata nello studio dei resti rinvenuti di un’antica gladiatrice, lei era soprattutto un’atleta, capace di cavarsela in una situazione di pericolo. Qualcosa però la preoccupava. Lui l’aveva vista muoversi circospetta, quasi percepisse l’incombere di una minaccia. Incidente un cavolo. Omicidio, piuttosto. Al momento è solo una sua fantasia; per trasformarla in un’ipotesi credibile, Montesi dovrà scavare in profondità sotto la superficie delle cose. Montesi l’idealista suo malgrado, in lotta perenne contro lo scetticismo generale. Non ha ancora imparato che è inutile correre dietro alla verità assoluta. È già tanto arrivare a una discreta approssimazione. Ma lui è fatto così.

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Sherlock Mondadori n. 53: Sherlock Holmes. Orrore nel West End di Nicholas Meyer

L’assassinio di un critico teatrale non dovrebbe suscitare eccessivo scalpore. Dopotutto la categoria non è nota per attirare simpatie, e non esiste forse mestiere più indicato se uno vuole farsi dei nemici. Sherlock Holmes tuttavia non è solito accontentarsi di ciò che appare ovvio al resto del genere umano, e quando l’amico George Bernard Shaw, promettente commediografo, gli sottopone il caso di Jonathan McCarthy, accetta di prenderlo in esame. La scena del crimine è tale da impressionare perfino un medico di lungo corso come Watson. Occhi e bocca spalancati in un raccapricciante grido silenzioso, la vittima è stata pugnalata nel suo studio con un tagliacarte d’avorio. Poco prima di morire dissanguata, ha afferrato un libro da uno scaffale, probabilmente per lasciare una qualche traccia utile alle indagini. Pane per i denti del segugio di Baker Street. Soltanto lui, guidato dalla stella polare di una logica infallibile, saprà orientarsi in una vicenda dagli sviluppi inattesi e spaventosi. Elaborando una soluzione che nessun ispettore di Scotland Yard, tantomeno il povero Lestrade, sarebbe mai in grado di concepire.

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I Classici del Giallo Mondadori n. 1416: Il rovescio della medaglia di Ellery Queen

Ellery Queen era convinto di aver chiuso con Wrightsville. La città, annidata in una valle tra montagne e foreste del New England, è la sua patria spirituale e viveva per lui soltanto nel ricordo. Fino all'arrivo della prima lettera anonima. E della seconda. Il contenuto: ritagli di giornale in merito a una serie di morti avvenute proprio laggiù. Quella di un noto indigente, deceduto per cause naturali e risultato titolare di un cospicuo patrimonio. Poi quella per suicidio di un altrettanto noto possidente, rivelatosi indebitato fino al collo. Infine quella dell’ubriacone locale, caduto da una rupe a seguito di una misteriosa colluttazione. Collegando in un’ipotetica sequenza articoli del tutto innocui se considerati singolarmente, la mano ignota ha voluto evocare uno scenario delittuoso. Non c’è dubbio che una vicenda così bizzarra, dove il povero in realtà era ricco e il ricco povero, stuzzichi alquanto l’immaginazione. Ellery è forse il destinatario ideale di una tale concentrazione di veleni e sospetti, perché ha l’istinto di scrutare oltre il velo dell’apparenza. Ed è ciò che intende fare anche in questo caso.

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Segretissimo EXTRA n. 10: Costa. Progetto Due di Secondo Signoroni

Abidjan, Costa d’Avorio. Una spianata di macerie e corpi straziati è quanto rimane del terminal dei traghetti. Tra le vittime dell’attentato, di probabile matrice jihadista, figurano anche funzionari governativi italiani. Per risalire a mandanti ed esecutori della strage, una missione investigativa voluta dalla Farnesina affiancherà nell’inchiesta la polizia del luogo. Dario Costa, luogotenente dell'Arma, ne farà parte: dovrà agire da tramite ufficioso con l’influente Kano Bonakanda, l’Elefante Bianco. Ma una volta nella metropoli ivoriana, vedrà emergere dalle indagini le prove dell’esistenza di un fantomatico Progetto Due. Forse un piano segreto di eliminazioni clandestine orchestrato da un governo legittimo? Difficile fare luce in un mondo popolato di ombre come quello dell’intelligence

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Segretissimo SAS n. 47: Ostaggi in Somalia di Gérard de Villiers

Atterrare a Mogadiscio è come sbarcare all'inferno. Non solo per i quaranta gradi all’ombra e l’aria rovente. La Somalia è soffocata dalla massiccia presenza sovietica, tra i carri armati russi in bella mostra e gli scagnozzi della sicurezza interna organizzati dal KGB che sono dappertutto e sorvegliano tutti. Malko Unge si sarebbe tenuto volentieri alla larga da un posto simile, ma l’ambasciatore americano è stato rapito con la sua famiglia da un locale movimento di liberazione e qualcuno dovrà pur occuparsene. Gli Stati Uniti non trattano con i sequestratori, e se non ritireranno dal paese la loro rappresentanza come richiesto, gli ostaggi finiranno sgozzati. La situazione è disperata e tentare un colpo di mano assomiglia parecchio a una missione suicida, anche per il Principe delle Spie…

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Urania n. 1662: Orion: la fortezza di Mike Resnick

La Democrazia, in guerra contro la Coalizione Transkei, affida la missione decisiva per vincere il conflitto al colonnello Nathan Pretorius: rapire Michkag, stratega dei Transkei, per sostituirlo con il clone che la Democrazia ha creato. Contro ogni probabilità, Pretorius, insieme al cyborg Felix Ortega, l’esperta di computer Toni Levi, l’ergastolana e contorsionista Sally “Cobra” Kowalski, la sensitiva quasi umana Circe, la creatura senziente Gzychurlyx e Madame Matusalemme (cioè l’armata dei Senza Speranza), deve infiltrarsi nella fortezza su Orion, portare a termine la missione e fuggire. Senza farsi uccidere…

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Urania Collezione n. 192: La nube purpurea di M.P. Shiel (nuova traduzione!)

La nube purpurea è ampiamente riconosciuto come un capolavoro della fantascienza e una delle migliori last man novel mai scritte. “Urania” ha deciso di riproporlo con una nuova traduzione, più vicina allo stile originario del romanzo. Un vapore mortale spazza il mondo e annienta tutte le creature viventi tranne un unico uomo, Adam Jeffson, che inizia un viaggio epico attraverso un pianeta silenzioso e devastato, come un Robinson Crusoe apocalittico. Nel corso degli anni Adam precipita nella follia, diventando sempre più consapevole che la sua sopravvivenza non è casuale e che il suo destino – e quello della razza umana – fa parte di un piano cosmologico più vasto. The Purple Cloud è stato definito “brillante” da H.G. Wells e “una finzione esemplare” da H.P. Lovecraft.