Proprio in questi giorni di metà gennaio del nuovo anno la casa editrice L’asino d’Oro nella collana Omero invia in libreria il romanzo  La ribellione del manoscritto (2016) di Olivier Durand, danese di nascita ma praticamente da sempre italiano in quanto risiede nel nostro paese sin da quando aveva solo quattro anni.

L’autore è un professore universitario, laureato in lingua e letteratura araba  e nel suo campo è ben conosciuto in quanto autore di numerose  opere sulla lingua araba,  corsa , ebraica e lingue semitiche.

Ora con il presente romanzo debutta in campo narrativo con questo thriller interessante che porterà il lettore in un interessante tour tra Tunisia, Marocco, Israele e anche in Corsica.

Protagonista di questa avventura che possiamo definire una  spy-story di respiro internazionale è  Sulayman Elkatib professore universitario, marocchino di nascita, ma da molti anni residente a Roma. Sulayman è un uomo di circa cinquant’anni,  con un fisico aitante, dalla cultura vastissima con interessi in molti campi, che nel passato ha collaborato con la polizia italiana in occasioni in cui serviva il suo acume e la sua conoscenza dell’arabo e dei suoi vari idiomi.

Viene convocato ancora una volta presso la polizia per dare il suo parere su di una conversazione telefonica registrata, che è avvenuta tra due persone che parlano in arabo e in questa occasione ha il piacere di conoscere il commissario che deve indagare su di un omicidio avvenuto a Roma. La persona uccisa è un ebreo, dal passato molto avventuroso, che negli ultimi tempi in pratica si era trasformato in uno studioso di ebraismo, frequentando archivi e biblioteche  e viaggiando spesso  con soste in Israele,  a Tunisi e in Corsica.

L’uomo di nome Raphael Bedussa viene ucciso a Roma, con oltre ottanta coltellate inferte con ferocia, sempre con lo stesso pugnale e da una sola persona, senza però escludere che magari gli assalitori potevano essere in due: uno che teneva fermo il Bedussa mentre l’altro lo colpiva con il pugnale.

Sulayman accetta molto volentieri l’incarico di affiancare il commissario nelle indagini, non solo perché interessato dalla faccenda ma anche intrigato dalla bellezza di Noura Marea che è appunto il commissario.

Le indagini porteranno il professore in un viaggio verso il Marocco, la Tunisia, Israele e la Corsica aiutato in queste indagini da vari suoi amici e scampando anche a un tentativo di assassinio.

Durante le indagini emerge che il Bedussi aveva ritrovato un antichissimo manoscritto ebraico, e che ai suoi studi sono interessati i servizi segreti di molti paesi, scoprendo poi che alcuni di questi, fra cui spicca  Israele, conducono seri studi sulla possibilità di modificare il clima.

Ma quale peso ha in tutta la vicenda il misterioso manoscritto? E perché lo studioso è stato ucciso? Tra i vari viaggi effettuati dal professore e dalla giovane e seducente commissario, il lettore verrà a conoscenza del modo di vivere nei vari paesi arabi e delle deliziose specialità culinarie.

Alla fine i due, che nel frattempo si sono innamorati, passando infuocate notti d'amore, riusciranno a risolvere il mistero del manoscritto e il perché dell'omicidio.

l’autore:

Olivier Durand, nato a Copenaghen nel 1959, dal 1963 risiede in Italia. Laureato in Lingua e letteratura araba, dal 2003 è professore associato di dialettologia araba presso la “Sapienza” Università di Roma. Ha soggiornato a lungo in Israele e Marocco, e ha una conoscenza approfondita di altri paesi arabi. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Corso di arabo contemporaneo (2010) e Corso di ebraico contemporaneo (2013).

la quarta:

Sulayman Elkatib, brillante professore universitario di origine marocchina, è coinvolto come collaboratore dalla polizia italiana in un enigmatico caso di omicidio: Raphaël Bedussa, uno studioso ebreo libico, è stato assassinato con ottantasei pugnalate. All’apparenza nessun indiziato, nessun movente. L’unica traccia è un misterioso manoscritto.

Le indagini si estendono e grazie a rischiosi viaggi, condotti tra Tunisia, Israele e Corsica, e a valevoli collaboratori, tra cui il seducente commissario Noura Marea, Sulayman ha un’intuizione: le ricerche di Bedussa non si limitavano alla letteratura giudeo-araba medievale, ma riguardavano segreti che, se rivelati, avrebbero costituito una seria minaccia per la politica internazionale.

Con questa spy story, Durand tratteggia un vorticoso e affascinante affresco di culture e paesi diversi, esplorandone lingue e sapori.

La ribellione del manoscritto di Olivier Durand (2016) 

L’Asino d’Oro Edizioni, collana Omero 16, pagg. 310, euro 12,00