Approfittando della presenza in Italia dello scrittore inglese Tom Rob Smth, per la presentazione del suo nuovo romanzo La casa abbiamo intervistato l’autore con l’aiuto della gentile Silvia Conti dell’ufficio stampa della Sperling & Kupfer.

Facciamo i nostri complimenti all’autore per i tre romanzi scritti in precedenza (Bambino 44; Agent 6 e Il rapporto segreto) e per la sua ultima fatica: La Casa (The Farm) pubblicata in questi questi dalla Sperling.

Passiamo alle domande:

Come le è nata l’idea per scrivere questo romanzo? Film, Romanzo? Fatto accaduto personalmente?

L’idea per scrivere questo romanzo è nata da un fatto che mi è accaduto personalmente. All’epoca vivevo a Londra e i miei genitori si erano trasferiti in una fattoria in Svezia. Un giorno ho ricevuto una telefonata da mio padre: mi informava che mia madre stava male ed era stata ricoverata in un istituto per malati psichiatrici. Mio padre mi chiedeva di raggiungerlo il prima possibile in Svevia per andarla a trovare. Appena ho acquistato il volo per la Svezia, ho ricevuto una chiamata da mia madre: sosteneva che tutto quello che mio padre mi aveva detto fosse una menzogna; diceva che lei non era malata e che mio padre era rimasto coinvolto in un episodio criminoso. Poco dopo, mia madre è arrivata a Londra e, una volta a casa mia, ha iniziato a raccontarmi una storia riguardante alcuni episodi accaduti in Svezia. Da qui è nata idea del romanzo. Uno dei protagonisti, Daniel, si trova costretto a scegliere a chi credere: se alla propria madre Tilde, che attribuisce comportamenti strani al marito, o se al proprio padre Chris, che ritiene che la moglie debba essere curata in una clinica psichiatrica.

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