Un nuovo eroe entra nella Legione degli scrittori italiani della collana Segretissimo Mondadori: Errico Passaro. A maggio in edicola, nel numero 1611 della storica collana, presenta il suo romanzo: Lex. Inverno arabo (2014).

Dalla quarta di copertina:

Tunisia. Dopo la caduta del regime di Ben Alì, il paese è in preda a conflitti tra fazioni. Victor Stasi, colonnello dell’Aeronautica militare, viene inviato nella capitale, presso la base di una missione italiana, a indagare sul misterioso suicidio di un capitano. Un incarico pericoloso e dai risvolti oscuri, perché Stasi non è un semplice ufficiale. È anche un agente operativo di LEX, organismo segreto dell’intelligence che persegue la giustizia tra aule di tribunale e teatri di guerra con metodi non ortodossi. E scopre ben presto che, dietro attentati e complotti ai più alti livelli, si profila sullo sfondo il nemico di sempre. La Loggia. Un potere tentacolare e inafferrabile che muove le sue pedine sullo scacchiere globale. Un’idra dalle molte teste che solo con spietatezza e ferrea determinazione può essere combattuta e, forse, sconfitta. Ma Stasi e la sua organizzazione, che porta la legge nel nome, sono abituati a procedere ai margini della legalità. Dura LEX, sed LEX.

Ecco l’incipit:

Il sole si alzava sulla FSB “Freccia”. Il villaggio di container militari si dispiegava poco fuori dall’anello esterno della periferia di Tunisi, in una zona messa in sicurezza dalla componente che aveva preceduto l’arrivo della task force internazionale a maggioranza italiana con il contributo di spagnoli e sloveni. Le bandiere degli Stati force provider e quella delle Nazioni Unite si torcevano al debole soffio del vento.

Antonio Bartoli, maresciallo di 1a classe dell’Aeronautica militare, era uno degli appartenenti alla missione Mediterraneo Libero che, su risoluzione ONU, aveva il compito di stabilizzare l’area dopo i disordini seguiti alle ultime, turbolente elezioni locali. Dopo aver passato regolari consegne al collega montante di servizio come comandante della guardia, si avviò verso la mensa per la colazione.

Di primo mattino, a eccezione del personale di guardia, non c’erano uniformi in circolazione. L’allerta era al livello “Bravo”, ma nessuno si aspettava un attacco diretto da parte di forze ostili al loro intervento di interposizione armata. Il pericolo, semmai, era fuori dal perimetro di sacchi e concertina che formava il primo anello difensivo della base.

Stava per raggiungere la mensa quando si accorse di un veicolo

che non si trovava dove avrebbe dovuto. Era la jeep in dotazione al capitano Insinna, comandante della Compagnia protezione delle forze e suo diretto superiore. La vettura era parcheggiata davanti a uno dei compound in uso alla sezione Autotrasporti, con le chiavi nel quadro e lo sportello del lato guidatore aperto. Una semplice distrazione? Un’emergenza non dichiarata? Bartoli decise di accertarsene.

Errico Passaro è nato nel 1966 a Roma, dove lavora come consulente legale dell’Aeronautica militare. Vive ad Anzio, circondato dai suoi cinquemila libri. Ha pubblicato oltre millesettecento articoli, un saggio in volume, nove romanzi, centoventi racconti. Ultime uscite: Inferni (Bietti, 2010), Zodiac in La Valle dello Zodiaco (Urania n. 1557), La Guerra delle Maschere in Due mondi oltre la soglia (Millemondi n. 58), Mondo Fabbrica (Homo Scrivens, 2013).

Lex. Inverno arabo di Errico Passaro (Segretissimo n. 1611), 196 pagine, euro 4,90