A Bari giovanissimi aspiranti boss dal grilletto facile si rincorrono per le vie della Città Vecchia o dei ghetti popolari sparando tra la folla. Nel leccese, per difendere la propria ragazza da qualche “complimento” un po’ troppo rude, un giovane viene massacrato dal “branco” di bravi  ragazzi del tavolino accanto… in un bar, nell’indifferenza degli avventori. In un paesino della Messapia, in provincia di Brindisi… a qualcuno è capitato di giocare a pallone con la testa di un affiliato ad una cosca rivale. Ma non di sola Sacra Corona Unita o Mala Barese si vive in Puglia. La rivista Panorama, non meno di due anni or sono, denunciò dalle sue pagine che nel tarantino, in comunità mussulmane radicali, si praticava in libertà e allegria la Sharia: mutilazioni, morti troppo sospette, magrebini malconci in giro per la strada.

Le ragazzine sembrano il bersaglio preferito, però, e questo è vero. Non sono i casi di Giusy o Giovanna, gli unici. A Graziella Manzi, soli otto anni, è stato riservato un barbaro trattamento, secondo le indagini, proprio da un branco di disperati del suo stesso paese. Graziella, a soli otto anni, è stata violentata, brutalizzata… e poi data alle fiamme. Perché il suo corpo non potesse protestare neppure da morto. Nella civile Andria. Ai piedi di Castel del Monte… il bell’ottagono federiciano. Per non parlare del caso di Stefania Delli Quadri, non ancora quindicenne, rapita dal cugino Leonardo Racano, segregata in un casolare di campagna per cinque giorni e uccisa perché non aveva voluto cedere alle avances e alle richieste brutali di suo cugino. Leonardo Racano l’ha tenuta prigioniera cinque giorni, l’ha uccisa, ha tentato di bruciarne il cadavere… sotto gli occhi complici del fratello di lei.

E più indietro nel tempo, siamo negli anni ’80… a Fasano in provincia di Brindisi, Palmina Martinelli muore dopo una lunga agonia perché qualcuno… secondo i giudici per punirla, le aveva dato fuoco in un pomeriggio d’estate. Palmina aveva rifiutato di prostituirsi.

E non finisce qui!

Malavita organizzata, balordi da bar cui nella noia totale la testa si riscalda un po’ troppo, ragazzine violate e massacrate non dall’orco delle fiabe o dall’ombra nera, sconosciuta e cattiva… ma dal parente, dal fidanzato, dal vicino di casa… e anche la prostituzione da due soldi meglio organizzata. Si sbarcava, si sbarca di notte, sulla spiaggia… e poi subito a lavoro: le provinciali che tagliano la Terra di Bari, il Tavoliere e le Murge pullulano di disperate, quasi tutte africane, costrette ogni giorno a vendersi nella speranza di riscattare il proprio passaporto quando, dopo qualche anno, sfatte dal “lavoro” non serviranno più. Capita che qualcuna rimanga incinta. E allora, giacchè di strutture pubbliche non se ne parla, si ricorre di nuovo, ancora, all’amico chirurgo… oppure all’allegro chirurgo, che prova a tirare fuori il povero indesiderato nell’igienica e sicura sala operatoria che il retro di un furgone può offrire. Che fine faccia il nascituro non è dato sapere. Ma è difficile immaginarcelo felice in un garage dove sua madre, assieme alle colleghe, manca per tutto il giorno e dove ogni tanto, il “padrone” di mamma, da per così dire “di matto” e massacra di botte qualcuna.

E i martiri religiosi di Bitonto? Anonimi pellegrini miracolati trascinano candele di proporzioni allarmanti – a volte oltre il mezzo metro di diametro per due metri e mezzo di altezza - accettando di farsi una doccia di cera bollente, in occasione della processione dei Santi Medici Cosma e Damiano, i primi segaossa che la chiesa abbia riconosciuto Santi. Ma è un ex-voto… e su questo non si può discutere. Magari sarebbe meglio tenere lontani da certi spettacoli i bambini, spesso incapaci di capire, contestualizzare ciò che accade all’esterno.

Anche questo e tant’altro è la Puglia. Strana, incomprensibile… ma anche affascinante da scoprire, studiare, capire.