Dal 16 al 18 marzo prossimo a Milano sarà di scena il 19° Salone del Fumetto, Cartoons, Cosplay, Fantasy e Collezionismo: in una parola, Cartoomics 2012.

Il fumetto nero italiano festeggerà per l’occasione i 50 anni di Diabolik, ma il nero italiano ha un altro esponente di spicco, Stefano Di Marino, presente all’evento con due iniziative imperdibili per i lettori appassionati, o semplicemente curiosi: il romanzo La vendetta del Fantasma e la rivista digitale ACTION, che per l’occasione presenterà l’atteso terzo numero.

Abbiamo incontrato l’autore milanese per parlarne.

                       

Parliamo della prima iniziativa con cui sei presente al Cartoomics: “La vendetta del Fantasma”. Com’è nata questa incredibile storia?

Come sempre sono diversi i fattori che contribuiscono alla nascita di una buona idea e, se mi permettete, questa è buona davvero. Tempo fa, quando stavamo pianificando i nostri interventi a Cartoomics con Riccardo Mazzoni e Luigi Lo Forti (direttore editoriale di dBooks.it) abbiamo pensato di realizzare un romanzo (breve ma sempre un romanzo di 120 pagine) per diffondere ACTION e i Libri di Action.

Nel contempo volevamo legarci ai cento anni di Fantômas che sono appena passati. Io stavo realizzando le storie del Nonno del Professionista che usciranno nel primo volume del Professionista Story a maggio su Segretissimo ed ero già familiare con l’ambiente di Parigi negli anni ’10 con le Brigate del Tigre. Allora ho pensato di scrivere una vicenda antecedente alla creazione di Fantômas che, per ragioni ovvie, nel mio romanzo si chiama il Fantasma.

Poi mi è venuto in mente che nel 1910 Parigi fu sommersa da una storica alluvione. Così unendo tanti pezzi è nata questa storia che per questa settimana è ancora scaricabile gratuitamente sulla pagina di Cartoomics [per il link, si veda in fondo pagina] ma che poi sarà venduta come eBook e in una ristretta tiratura cartacea in vendita alle fiere appunto. Con questo speriamo di fare una cosa gradita ai lettori, diffondere ACTION, il Professionista e il suo mondo e ribadire la nostra convinzione che l’editoria digitale non è nemica di quella stampata ma alleata.

                      

In un evento che festeggia i 50 anni di Diabolik, hai ricordato che ci sono stati in passato altri Geni del Crimine. Qual è il tuo rapporto con Fantômas?

Naturalmente ho visto i film degli anni ’60 con Louis de Funès diretti da André Hunebelle, che è anche il regista dei film di OSS117. Ma quelli sono parodistici... In seguito ho riletto la traduzione integrale del primo romanzo di Marcel Allain e Pierre Souvestre pubblicato dai Classici del Giallo. Da quel momento ho cominciato a fare ricerche seguendo i volumi che aveva pubblicato Mondadori con le cover di Karel Thole, un film disponibile del 1948 [Fantomas, di Jean Sacha] con Simone Signoret e recentemente il bellissimo volume curato da Alfredo Castelli.

Ho scoperto un mondo che mi ha confermato quanto noi che scriviamo di narrativa popolare nel ventunesimo secolo siamo legati a filo doppio con la tradizione.

                     

L’altra iniziativa è la rivista ACTION, che presenterà il numero 3 proprio in anteprima al Cartoomics. Qual è il tuo bilancio su quest’esperimento unico nel panorama italiano?

Dunque, premettiamo che: siamo in un momento di crisi economica generale, in Italia grazie anche a un atteggiamento demente dell’establishment culturale non si legge, il digitale è ancora guardato con sospetto da autori e lettori. Detto questo ACTION si lega a diverse iniziative e ha raccolto una buona risposta.Ci stiamo lavorando con passione (e non per guadagno) e stiamo aggiustando il tiro per renderla sempre più fruibile. È una realtà di cui si comincia a parlare. Come tutte le cose in cui mi butto è un’iniziativa di “viscere”, a volte controcorrente, e per il supporto ringrazio tutti i collaboratori che ci credono e mi aiutano. Con pazienza, la qualità darà i suoi frutti tangibili.

                   

Sia “La vendetta del Fantasma” che ACTION nascono in digitale: come ti sei trovato a cavalcare l’onda di questo nuovo tipo di editoria che tanti critici deplorano?

Negare che il futuro dell’editoria è “anche” digitale sarebbe assurdo. Io mi sono buttato in questa iniziativa non solo con dBooks.it ma anche con MilanoNera web press e Area51 Publishing perché sono convinto che dia visibilità e vita soprattutto a testi che ormai sarebbero introvabili. È anche vero che non si creano nuovi lettori semplicemente mettendo loro in mano un “coso” digitale. Ed è vero che in Italia il processo è lento e incontra su ogni fronte resistenze. Ma credo che nessun pioniere abbia mai trovato la strada spianata davanti a sé. Un giorno diremo «noi c’eravamo dall’inizio».

                     

Recentemente, dalla tua rubrica “Colpo in Canna” qui su ThrillerMagazine, hai parlato della spy story a fumetti e di come sia poco sviluppata in Italia: c’è da sperare che la tua presenza al Cartoomics indichi un futuro cambio di tendenza?

Questo non lo so. Il fumetto di spionaggio come il cinema di spionaggio negli ultimi mesi sta registrando un’impennata... dappertutto tranne che in Italia. La vedo dura ma io continuo a insistere. Prima o poi arriviamo anche lì. L’importante è crederci. Per citare un pensiero illustre «No Way as Way, no Limitation as Limitation». Direi che il concetto è chiaro no?

                

Non rimane che ricordare il link dove scaricare gratuitamente (ancora per questa settimana) La vendetta del Fantasma: www.dbooks.it/libreria/scheda/116/14/giallo-e-thriller/la-vendetta-del-fantasma.html

                

Per maggiori informazioni su ACTION ed acquistare on line (ad un prezzo davvero concorrenziale) i primi due numeri, ecco il link: www.dbooks.it/