Secondo romanzo scritto a quattro mani da due autori svedesi che in patria hanno avuto un grande successo. sono Anders Roslund e Borge Hellstrom. Il romanzo è intitolato Box 21.

Nel 2006 sempre la Cairo Editore ha pubblicato il romanzo La bestia il primo romanzo che ha come protagonisti l’ispettore Ewert Grens e il suo collega Sven Sundkvist, un racconto veramente brutale su di un pedofilo assassino e la volontà del padre di una piccola vittima di farsi giustizia da solo e sono i pensieri molto espliciti proprio del pedofilo ad introdurre il lettore alla vicenda. E’ stato premiato con il Glasnyckeln come migliore romanzo poliziesco della Scandinavia.

Ora gli autori ci narrano un’altra vicenda, ugualmente dura, su una piaga moderna che è la riduzione in schiavitù di tante donne che vengono costrette a prostituirsi contro la loro volontà.

Come abbiamo detto gli autori sono:

Anders Roslund che ha lavorato per la tv nazionale svedese come giornalista e produttore. Ha all’attivo diversi documentari, tra cui il premiatissimo Lås in dom (Rinchiudeteli) sulle carceri. Ha firmato due tra i più seguiti programmi di attualità ed è stato premiato come miglior giornalista televisivo. Dal 2004 si dedica
esclusivamente alla scrittura.      

L’altro autore è Borge Hellstrom che ha  una vicenda di criminalità e tossicodipendenza alle spalle, è cofondatore di un’organizzazione non profit, KRIS, che si occupa del reinserimento di ex detenuti e tossicodipendenti. Come esperto sull’argomento è spesso ospite di trasmissioni televisive. Scrive romanzi in coppia con Roslund.

 In un ospedale di Stoccolma viene ricoverata una giovane donna con orribili ferite. Qualcuno le ha inferto trentacinque frustate sulla schiena. Di lei si sa solo che è lituana, ed è una delle tante «schiave del sesso» che vengono attirate dall’altra sponda del Baltico col miraggio di una vita migliore.

Stesso giorno, stesso ospedale: ci sono anche l’ispettore Ewert Grens e il giovane collega Sven Sundkvist. Grens deve sistemare una vecchia questione, più personale che professionale. E quella questione ha un nome e cognome: Jochum Lang, delinquente noto alla polizia per la sua efferatezza quanto per l’abilità nel farla franca. Finalmente Grens ha la possibilità di incastrarlo e di dare un senso a quel dolore che gli toglie il sonno da venticinque anni.

Poi, a un tratto, nel seminterrato dell’ospedale scoppia l’inferno. La ragazza lituana, apparentemente in preda a un raptus di follia, si è asserragliata nell’obitorio armata fino ai denti e tiene in ostaggio un medico e quattro studenti. Non si conoscono le sue motivazioni, di certo è disperata, pronta a tutto. Ha un’unica, inspiegabile richiesta, parlare con Bengt Nordwall. Quel Bengt Nordwall che, oltre a essere un poliziotto modello, è anche amico di Grens. O meglio, l’unico amico che Grens abbia al mondo.

Chi merita più protezione? Un grande poliziotto dall’ottima reputazione o una donna irreparabilmente oltraggiata nella sua dignità? Ewert Grens e Sven Sundkvist si troveranno davanti a una verità dal volto orribile e a una scelta che nessuno dovrebbe mai essere costretto a fare.

Box 21 di Anders Roslund e Borge Hellstrom (Box 21, 2005, Traduzione Laura Cangemi e Katia De Marco, Cairo Editore, collana Scrittori Stranieri, pag. 429, euro 18,00) - ISBN 978-88-6052-113-2 

Ecco la "quarta":