Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell'Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l'ha nutrito, l'ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L'unico in grado di risvegliarlo è l'addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L'ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.

Il nuovo libro di Donato Carrisi vede come protagonista il ritorno di Pietro Gerber, lo psicologo ipnotista toscano che già in altri romanzi del grande scrittore di gialli aveva risolto casi complessi efficacemente. Il potere sulle menti di Gerber permetterà di scavare nei tortuosi ricordi di un povero ragazzino, ritrovato dopo giorni di scomparsa in un bosco. Il fanciullo non parla. Forse ricorda, ma come fare a sciogliere il suo blocco psicologico? Ne La casa senza ricordi, la corsa contro il tempo si intreccia ad una vicenda di umanità e dolore.