Nonna Ghost, che forse materializza gli incubi di un Nordest assillato dagli spettri della recessione ("In quattordicimila sotto la soglia di povertà", Il Gazzettino del 15 dicembre) appare in pieno giorno, lungo l'autostrada Milano-Venezia, piegata dalle sue pesanti borse della spesa. Come riferisce Il Giornale di Vicenza del 15 dicembre, non si ha notizia di automobilisti che, vedendola avanzare a fatica lungo la corsia d'emergenza del tratto Padova-Vicenza con un sacco da supermarket per mano, si siano fermati per aiutarla. Si apprende invece che, all'arrivo della Polstrada in zona, Nonna Ghost è come svanita nel nulla.

Territorio carico di tensioni occulte, forse di malocchio, quello che unisce Padova e Vicenza. Anche lungo la linea ferroviaria. Dove, alle 6,40 del mattino, all'altezza della stazioncina di Lerino, il misterioso "contatto ravvicinato" fra un regionale e un interregionale provoca l'esplosione di dieci finestrini sparsi fra i due convogli: rumori infernali, passeggeri feriti, urla di terrore, scene da film catastrofico fortunatamente a lieto fine (Il Giornale di Vicenza del 16 dicembre).

Assurge a nuova Icona della destra neonazista Rossella Olivo che, a dispetto del cognome riecheggiante il simbolo dell'Unione di centrosinistra, è invece il sindaco di centrodestra del comune di Romano d'Ezzelino, provincia di Vicenza. Motivo dell'invaghimento politico-culturale da parte del sito No-immigrazione.splinder.com la decisione della signora Olivo di escludere famiglie di immigrati sia dal pacco dono natalizio della Croce Rossa per i poveri, sia dai benefici del bonus-maternità. Mentre fra i banchi del consiglio comunale, e per le vie del paese, infuria la polemica che contrappone Rossella Olivo ("45mila euro destinati agli extracomunitari") al capogruppo dell'opposizione Antonio Simonetto ("No, solo 240 euro"), quelli di No Immigrazione non hanno perso tempo a inserire questo rampante primo cittadino fra teschi, cappucci alla Ku Klux Klan e saluti romani che compongono il loro nostalgico immaginario ("Elogi per il sindaco sul sito filo-nazista", Il Gazzettino del 13 dicembre).

Come raccontava Francesco Jori sul Gazzettino dello scorso 26 novembre ("Delitti a Nordest, quattordici omicidi in un mese") va a chiudersi un anno reso comunque nerissimo nel Triveneto dalle più varie forme di violenza e disperazione. Messaggio recepito anche dalla Diocesi di Treviso che, di fronte all'incalzante proliferare di sette neopagane o cristianeggianti (tra queste ultime, ne spicca una dedita al furto di ostie consacrate) ha quintuplicato nel giro di un solo anno il numero di sacerdoti esorcisti, da utlizzare contro le nuove legioni di Satana (Il Gazzettino del 13 dicembre).