"Dove vai a fare la spesa? ". "Da Mustafa, ha buoni prezzi". Così si udiva conversare per le vie di Bassano del Grappa finchè Mustafa Mahmoud, siriano di 44 anni, non è stato arrestato dai carabinieri della vicina Castelfranco. Nella sua abitazione, Mustafa gestiva un vero e proprio ipermercato, provvisto di forni a microonde, stampanti, lettori dvd, pannolini, grattugie e stendibiancheria.  I prezzi convenienti erano dovuti al laborioso modo con cui il siriano si procurava la roba: negli ipermercati della zona acquistava prodotti a basso prezzo e, usando uno scanner, ne clonava il codice a barre, che poi appiccicava con maestria sopra confezioni della stessa marca, ma ben più costose. Il gioco è andato avanti a lungo, tanto che al momento dell'arresto Mustafa aveva in casa merce per 15mila euro (Il Gazzettino di Treviso del 28 agosto).

Un altro straniero, il 49enne egiziano Alì Amet Saad Ahem, ha concorso a cambiare le abitudini di un paese molto più piccolo di Bassano: San Vito di Leguzzano, 3.500 anime in provincia di Vicenza. Gran macchinoni e generose abitudini - a una recente sagra ha offerto birra a tutti per 500 euro - avevano fatto di lui un personaggio molto popolare, sul cui tenore di vita sono fiorite le domande fino all'arresto, dovuto a 5 milioni di Iva evasa vendendo auto importate dall'estero. Come riferito dal Giornale di Vicenza, il giorno dopo le manette sono scattate ai polsi di un altro, questa volta venetissimo, abitante dello stesso paese: il meccanico Rinaldo, 50 anni, finito dietro le sbarre perchè nella sua officina avrebbe riempito di sigarette di contrabbando i copertoni di varie auto e fuoristrada. Finché uno di questi è esploso, dalle parti di Udine, seminando l'asfalto di "bionde" compromettenti.

Sulla prima pagina del Gazzettino di Vicenza del 26 agosto editoriale di Vittorino Bernardi su San Vito di Leguzzano che una mattina si scopre "città della mala", e non più borgo di ridenti vigneti.

Un modello è la non lontana Padova, dove da alcuni mesi si distingue, fra le tante gang, quella degli ignoti Ammazzavigili.  Presi di mira sono sempre gli agenti della Polizia municipale: quello centrato al collo - lo scorso marzo - da una biglia sparata usando un'arma fatta in casa, e i due di pattuglia  graziati dal masso di cemento che ha invece demolito all'istante la loro Alfa 156 di servizio mentre piazzavano l'autovelox lungo una tangenziale (Il Mattino di Padova del 26 agosto).

Nella provincia di Padova, a Campodarsego, è stata arrestata la signora Ornella, 42 anni, casalinga di Vedelago (Treviso). Viaggiava alla guida della sua Golf in compagnia di Afradita, giovane amica macedone, mamma di due bimbi piccoli, sistemati su altrettanti seggiolini, sotto i quali i carabinieri hanno rinvenuto diciannove chili di eroina, già suddivisi in  trentacinque "mattoncini" pronti per lo spaccio: valore indicativo due milioni di euro, in manette anche Megdi, l'operaio marito di Afradita (Il  Mattino di Padova del 23 agosto).

Peggio che alla casalinga Ornella è andata a "Infradito", nome d'arte di un incensurato impresario edile vicentino di 25 anni, reintrato da una vacanza a Santo Domingo con 980 grammi di cocaina nascosti negli zoccoli da trekking. Arrestato all'aeroporto di Bologna, "Infradito" è stato processato per direttissima e condannato a cinque anni (Il Giornale di Vicenza del 27 agosto).

Non fa la casalinga, ma la rampante dirigente d'azienda, la single trentenne padovana che, una volta chiusa l'azienda per le ferie estive, si ritrova all'improvviso prigioniera della più infernale solitudine. Al punto da rispondere all'Sms con cui la contatta un'agenzia matrimoniale. Segue appuntamento e contratto da mille euro, firmato per ottenere quattro appuntamenti nell'arco di sei mesi. Una volta rincasata, la donna si riscopre manager e ci ripensa, scoprendo però che il contratto possiede la clausola in cui si specifica l'impossibilità di recedere. Del caso si occupa ora la Legaconsumatori (Il Gazzettino di Padova del 17 agosto).

Chissà invece chi potrà mai occuparsi di Ossesso, 58enne di Vicenza inamorato perdutamente, e non ricambiato, di Marisa, piacente vicina di 68 anni? Il suo è un desiderio che sconfina sovente in maniacali forme di gelosia. Come quando fa accorrere carabinieri e vigili del fuoco nell'appartamento dell'amata perché - così ha sostenuto, chiamando il 113 - c'è "un piccolo uomo nascosto dentro la sua lavatrice".  Donna svegliata di soprassalto, pompieri rassicurati, e due denunce recapitate a "Ossesso": una per molestie e l'altra per procurato allarme (Il Gazzettino di Vicenza del 18 agosto).

Tutto vero, infine, l'allarme scattato giorni fa, all'aeroporto triestino di Ronchi dei Legionari: dove un Boeing russo diretto a Mosca non è decollato, a causa di due piccioni kamikaze, andati a morire in un suo reattore. (Il Gazzettino del 28 agosto).