L’Armageddon ha un luogo e una data d’inizio, Nordest 16 giugno 2005. E’ in questo giorno che un uomo e il suo cane, in viaggio lungo l’autostrada Milano-Venezia, si fermano alla stazione di servizio di Limenella. Il tempo per l’uomo di recarsi al bar, lasciando la propria bestia nella vettura, e al ritorno non la trova più: sparita dall’interno dell’abitacolo, di cui è stato sfondato un finestrino.

Il giorno dopo, voce contraffatta al telefono: “Se rivuoi il tuo cane, sgancia 2000 euro di riscatto”. Segue consegna dei soldi, e ritorno di Fido sotto il tetto di casa. Come si apprende dal Gazzettino di Padova del 25 giugno, non è il primo caso di sequestro di animale. Secondo Carmen Caballero, della Lav (Lega antivivisezione), “Il fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti, tanto che consigliamo a tutti i proprietari di cani di non lasciarli più incustoditi”.

Quattro milioni di vecchie lire per riavere indietro un amico, almeno a quattro zampe. Che forse può aiutarti ad affrontare l’Orrore circostante. “Tratta dei massaggiatori da spiaggia” si legge sul Gazzettino del 21 giugno, storia di dieci clandestini cinesi, fra i 18 e i 25 anni, tenuti segregati da una coppia di loro connazionali dentro un minuscolo appartamento di Lignano Sabbiadoro. Stare in questa angusta e maleodorante prigione, costava loro 900 euro al mese di vitto e alloggio, per raggranellare i quali erano costretti a improvvisarsi massaggiatori lungo le spiagge dei dintorni.

Chi non arrivava alla cifra fissata, veniva picchiato e minacciato di denuncia a causa del suo status di clandestino.

L’eccesso dilaga ovunque. Sui binari di Abano, dove trecento pendolari ridotti alla disperazione dall’ennesimo blocco della linea Ferrara-Mestre, alle sei di mattina occupano i binari obbligando un Eurostar a tirare il freno a mano (Gazzettino di Padova del 24 giugno). Sui marciapiedi di Vicenza, dove, per l’uscita di un’auto da un cancello, padre e figlio vengono pestati da due punkabbestia, che aizzano il loro rottweiler contro il ragazzo, azzannato a sangue (Il Giornale di Vicenza del 24 giugno). Nel pieno centro di Bassano del Grappa, dove il solito ignoto sfascia la vetrina di un noto negozio di calzature per rubare esclusivamente scarpe destre (Il Gazzettino di Bassano del 24 giugno).

Si avverte la presenza, nel paesaggio apocalittico, di chi più degli altri viene reso consapevole dell’asprezza dei tempi. I ciclomatori, per esempio, gli stessi gregari della domenica vittime degli attentati del misterioso Chiodobomber alla Granfondo di Vicenza, con centinaia di concorrenti messi fuori gara dalle migliaia di chiodi seminati lungo il percorso. Alla successiva Granfondo di Feltre, presi di mira da bande di ladri che rubano loro biciclette da migliaia di euro, si organizzano in “commandos” di vigilantes per cogliere in flagrante e immonilizzare un Arsenio Lupin delle due ruote, travestitosi da cicloamataore pur di razziare un pregiato velocipede (Il Gazzettino del 20 giugno).

Un minimo sguardo dato dall’alto, tramite le notizie, sul paesaggio di queste plaghe abbandonate dal Senso, non induce a coltivare speranze. Perchè il bollettino si sgrana impalcabile, costellato dai “Camion che seminano per strada quintali di carne di maiale” (Il Gazzettino di Padova del 25 giugno), o dagli automobilisti che, per una semplice precedenza, ti mandano all’ospedale a colpi di stecca di biliardo e stratta dal bagagliaio (Il Gazzettino di Vicenza del 26 giugno).

Da qui è facile comprendere che si può solo scendere. All’inferno.

Quello di Blogger-Lover, divorato a tal punto dalla passione per l’ex fidanzata di cui è tuttora inamorato (non più corrisposto) da tempestare di migliaia di chiamate I più vari numeri di telefono, e da mettere in rete un sito dove raccontare minuziosamente la propria storia disperata (Il Gazzettino di Vicenza del 25 giugno) fino all’oscuramento disposto dalla magistratura.

Oppure l’inferno, ancora più certosinamente costruito, da chi investe miliardi costruendo uno stabile, assumendo personale, lanciando un’imponente campagna pubblicitaria, e allestendo animazioni hollywoodiane per un supermarket che il giorno dell’inaugurazione… Non apre, in quanto sprovvisto di licenza (Il Giornale di Vicenza del 22 giugno).