Un grande romanzo che indaga sull'Uomo, definirei Il destino dei Malou di Georges Simenon. Il punto di vista che l’autore adotta è quello di Alain, adolescente ritroso e timido, pudico e studioso, ben in contrasto con l’atteggiamento di tutti gli altri membri della famiglia. Un romanzo di formazione (termine abusato, ne sono consapevole) di un adolescente che, di fronte alla tragica morte del padre e alla dissoluzione della famiglia, comincia a scavare nel passato di quell'uomo misterioso e, fino a quel momento, sconosciuto. Arriverà dolorosamente alla consapevolezza di una doppia verità: quella che gli vomita in faccia la sorella in un drammatico incontro e quella che gli racconta, bonariamente e in tono affettuoso, un amico del padre. I due aspetti della vita del padre non si elidono, anzi si integrano: è come se l'autore ci dicesse che il bene e il male convivono in ognuno di noi. Crescere in fretta e diventare un uomo è l'obiettivo di Alain, il ragazzino, che nel volgere di pochi giorni comincerà a guardarsi intorno, a comprendere le ragioni degli altri, ascoltare, scoprire il mondo. Come in tutti i romanzi di Simenon, i personaggi, anche i minori, sono tratteggiati attraverso brevi dialoghi e particolari rivelatori del loro carattere, della loro filosofia di vita. Una madre che non esita un istante ad abbandonare a se stessi i figli, una sorella giovanissima ma che sembra non aver mai vissuto l’età dell’innocenza, un fratellastro mediocre ed egoista. Non mancano i personaggi positivi: gli amici del padre che lo hanno conosciuto nelle alterne vicende della sua fortuna e che gli hanno voluto bene, accettandolo per quello che era, la proprietaria di un alberguccio di provincia che si prende cura del ragazzo intuendone il tormento interiore.

«Mio padre era un uomo disonesto?», domanda alla fine il giovane Alain all’amico del cuore del papà. «Tuo padre era un uomo. E, credimi, un uomo è molto più raro di un uomo onesto, un giorno te ne accorgerai». «Chiunque può essere un uomo onesto, a volte senza neanche volerlo. Ci sono migliaia di persone che si comportano onestamente solo perché hanno paura, o sono stanche, o in cattiva salute. Altri invece sono onesti perché sono nati così, da famiglie oneste, e non gli è mai venuto in mente di cambiare».

Ci sono pagine in cui leggi la storia di Malouville e ti sembra la storia d’Italia: le tangenti pagate da Malou ai politici per far sì che la linea del tram arrivasse fino alla sua cittadella residenziale, le promesse tradite, fino al fallimento dell’impresa. Ma, ancora prima, come si era costruito la sua fama e la sua ricchezza di imprenditore? Sordidi segreti, autorità tenute in pugno dietro il ricatto di rivelarne le bassezze, apprese in gioventù, facendo il giornalista. Vi suona nuova, questa storia? Tutto il mondo è paese.