La CecchiGori Home Video ha presentato in DVD, dalla scorsa settimana in tutte le videoteche, due grandi legal thriller che non possono assolutamente mancare nella collezione di un cinefilo.

Il primo titolo risale al 1989 e si tratta di Verdetto finale (True Believer), da non confondere con il film Ricochet con Denzel Washington, distribuito in Italia con lo stesso titolo. (Stesso discorso per il film televisivo canadese Final Verdict). Il Verdetto finale di cui stiamo parlando è il primo e l’unico, diretto da Joseph Ruben e scritto - quando ancora esistevano sceneggiature originali - da Wesley Strick, qui alla sua opera prima. (In seguito ha scritto sceneggiature per film come Aracnofobia, Cape Fear, Analisi finale e Prigione di vetro.)

Roger Baron (Robert Downey jr.) è un giovane volenteroso e fresco di laurea che non vede l’ora di iniziare l’apprendistato nello studio del celeberrimo Eddie Dodd (uno scatenato ed ispirato James Woods): quando scopre che il suo idolo in realtà è un avvocato più simile ad un fast food legale, rimane molto deluso. Ma a New York la legalità è un sogno per pochi, e Dodd è un realista. Questo finché non inciampa nel caso giusto, nel caso della vita: allora utilizzerà l’entusiasmo del giovane Baron per cercare di incastrare i potenti della città.

Un film denso che non dimostra nessuno dei suoi 22 anni, che ha ancora da insegnare sia ai moderni sceneggiatori (se mai ne esistano ancora) che agli attori volenterosi ma senza talento. Un gioco di bravura attoriale e di sceneggiatura per palati fini.

                                          

Arrivimo poi al 1996 con Il giurato (The Juror) di Brian Gibson. Lo sceneggiatore Ted Tally porta fedelmente su grande schermo il romanzo omonimo di George Dawes Green, edito in Italia da Baldini & Castoldi.

Annie Laird (Demi Moore) viene chiamata a fare il giurato in un grande processo per omicidio a sfondo mafioso. Ci mette tutta la sua buona volontà, considerando che è anche madre single, per essere disponibile e oggettiva, e non lasciarsi impressionare dal boss mafioso incriminato. Contemporaneamente al suo incarico, però, conosce un uomo affascinante e misterioso (Alec Baldwin) che ben presto si rivelerà essere un vero incubo: è un killer al soldo del boss mafioso sotto processo. Ciò che vuole è chiaro: Annie dovrà votare per l’innocenza del boss, altrimenti suo figlio potrebbe fare una brutta fine. Visto che è un processo per omicidio, basta anche un solo voto contrario per evitare la condanna: come risolverà Annie la situazione?

Va qui notato che il romanzo di Green è stato scritto agli inizi del 1994, e qualche mese dopo - senza citare in alcun modo l’autore - arriva al cinema Il verdetto della paura (Trial by Jury) con una trama straordinariamente simile - con William Hurt nella parte dell’uomo che deve far cambiare idea alla giurata ed Armand Assante in quella del boss sotto accusa. Coincidenza?

Comunque Il giurato è un buon legal thriller consigliato a tutti gli appassionati.