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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:53 am Oggetto: Snoopy |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:53 am Oggetto: :) |
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Delicato. Mi ha ricordato contemporaneamente l'ultimo di Joe Lansdale e un racconto di Carver. Il finale me lo aspettavo più tagliente, ma in fondo si sposa perfettamente con il resto.
Saluti.
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 1:56 pm Oggetto: |
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Sarò sincero, mi è parso un po' troppo scontato. Muore il cane, il ragazzino trova gli indizi, gli indizi portano a una sola persona, la persona è l'assassino... mi aspettavo qualcosa di più |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 2:15 pm Oggetto: |
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Delicato, sì, però manca di tensione, niente colpo di scena (che ne so, il cane l'ha ammazzato il padre ...) |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 3:26 pm Oggetto: |
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DELICATO?!
è vero allora che oramai bisogna vedere sgorgare il sangue a litri e litri per capire che qualcosa muore e magari si pensa anche che tutto quel sangue sia troppo, deve essere per forza uno scherzo, sì uno di quelli splatter...
"Era legato a un albero con una corda tesa, la testa a mezz’aria, il corpo a terra senza vita. Aveva il dorso tumefatto e un buco di fucile nella pancia."
"Restai lì immobile a un paio di metri, a frignare e sperare che d’improvviso si mettesse a scodinzolare"
"A uccidere Snoopy fu il colpo di fucile, a torturarlo il ramo e il sasso appuntito"
"nel vedere com’era stato ridotto il suo corpo anche a un prete sarebbe sfuggita una bestemmia."
"Nessuno dei due chiese il nome del cane"
é un dramma vero e proprio attraverso le parole stesse di un adulto che dice ormai anche lui: ma cosa vuoi che sia un cane? ma quanto ero cretino a tenerci... E il contadino, una volta denunciato non ci va mica in galera, no? al limite pagherà una multa per risarcire il "bene", inteso come oggetto.
E' la denuncia di una cattiveria attraverso il racconto cinico ma dolce di un uomo ormai cresciuto che cerca di nascondere i propri sentimenti.
Ma l'agenzia l'ha chiamata snoopy!
Per me è commovente
ed è bello proprio per questi contrasti qui
a parte che è ben scritto
Ultima modifica di mauro smocovich il Ven 07 Lug, 2006 4:08 pm, modificato 1 volta in totale |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 3:51 pm Oggetto: |
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Be' ragazzi, accettiamo il fatto che abbiamo gusti e personalità differenti. Un'antologia estiva come questa è bella perchè ospita differenti punti di vista e diverse esperienze di scrittura.
Personalmente, mi sembra scontato dirlo a voi tutti che mi conoscete, ho una idea diversa del racconto noir o thriller che dir si voglia.
Però mi fa piacere sentire anche altre voci e, soprattutto, vedere che uno si mette in gioco proponendo un racconto comunque ben scritto e che trasmette una evidente emozione personale.
Anch'io come Mauro, non trovo che "delicato" sia l'aggettivo più adatto. Direi "intimista". Continua a scrivere thomas.r!
E adesso vai col piombo! Ce ne sarà uno che fa schizzare il sangue sui muri e assorda il lettore a colpi di fucile...
ehm, scusatemi, m'è scappata |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 4:04 pm Oggetto: |
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infatti sergio nomina nientepopodimeno che Carver e Lansdale, no?
Insomma, quanto possano essere delicati quei due signori lì |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 5:19 pm Oggetto: |
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Citazione: | DELICATO?!
è vero allora che oramai bisogna vedere sgorgare il sangue a litri e litri per capire che qualcosa muore e magari si pensa anche che tutto quel sangue sia troppo, deve essere per forza uno scherzo, sì uno di quelli splatter... |
Sbagliato, Mauro: Delicato, per me, perché è un racconto che si basa tutto sul filo di una memoria infantile e per questo giocato su sentimenti molto puliti, molto esposti, e coerenti con il fatto che sono attribuiti a un ragazzino.
E no, non credo che ci sia bisogno di litri di sangue per rendere un effetto drammatico: si può scegliere una cifra stilistica anche tenera, delicata, ironica per raccontare una storia con sentimenti forti (prendi ad esempio "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte").
Che poi non incontri i miei gusti è del tutto indipendente.
Delicato per me è anche Izzo de "Il sole è dei morenti" che racconta in modo poetico la morte per assideramento di un barbone: l'inverno che gli era entrato dentro se lo porto via ...
La morte non è meno tragica solo perché trattata con pudore.
Citazione: | é un dramma vero e proprio attraverso le parole stesse di un adulto che dice ormai anche lui: ma cosa vuoi che sia un cane? ma quanto ero cretino a tenerci... |
Per capirci ..... Quando è morto il mio Tommy, che ha vissuto con me tutti i suoi 19 anni da bastardino sbilenco, ho dovuto prendermi un paio di giorni ... Consiglio poi a tutti di andare in un qualsiasi canile rifugio - dove si trovano animali splendidi come il mio cane attuale - dove finiscono i cani se gli va bene quando le brave persone li mollano prima di andare in ferie e dire: beh, ma è solo un cane ....
Quindi so di cosa si parla quando si parla di cani ...
Il problema, in generale - non nel contesto di questa discussione - è che siamo talmente assuefatti alla spettacolarizzazione della morte che ci tocca molto meno un ragazzino che crepa di fame nel Darfur o nella striscia di Gaza, o salto su una mina a Kabul piuttosto che la storia del cagnolino che vediamo al TG (commozione che dura giusto i 30 secondi del servizio ....) |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 5:50 pm Oggetto: |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:35 pm Oggetto: |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:38 pm Oggetto: |
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Ultima modifica di rainwolf il Ven 07 Lug, 2006 6:43 pm, modificato 1 volta in totale |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:41 pm Oggetto: |
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Citazione: | Sempre affilati i dentini della nostra rainwolf, eh?
tipo tosto |
Una giornalista che io stimo moltissimo scrive che le donne devono essere come le meringhe: dure fuori e morbide dentro.... |
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Inviato: Ven 07 Lug, 2006 6:54 pm Oggetto: |
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YUM YUM
però due file di salsiccette... una di diavoletti e una di angioletti.... sarà che è ora di cena... |
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Inviato: Sab 08 Lug, 2006 7:34 am Oggetto: |
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Con "delicato" intendevo "tenero" e non riferendomi al dramma che viene raccontato, quanto al complessivo ricordo d'infanzia che genera il tutto.
Comunque sì, Carver in "Nessuno diceva niente" è di una tenerezza disarmante (lo trovate nella raccolta "Vuoi star zitta, per favore?") e Lansdale ne "L'ultima caccia" pur con la sua scrittura sporca e irreverente trasmette un vissuto infantile così emotivo da risultare tenero.
Buon week-end.
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