Non sono molto d'accordo su diversi punti anche se è vero che mondadori ha perso negli anni qualche buona occasione...il problema sta nei soldi che si investono per far circolare e conoscere le serie.
Sulle copertine scollacciate immagino che tu ti riferisca ai segretissimi. Quello è il format dello spionaggio avventuroso , del resto una decina d'anni fa si facevano copertine con bandiere, altri elementi che non funzionavano. Secondo me(almeno per segretissimo, nel giallo o su urania mi sembra si scelgano altri elementi più tipici della collana) la donnina con la pistola purchè eseguita bene con un po' di estro, suggerendo più che spiattellare va anche bene. ii libreria è diverso, lì ormai le copertine descrittive non vanno, te lo posso assicurare. E sono anche due pubblici non sembre impermeabili.
Su quali basi Dazieri sostenga che le collane da edicola le leggono i cinquantenni (non mi piace molto neppure questa frase che ha un che di denigratorio) non lo so. Bisogna vedere con quali strumenti di ricerca sono state fatte queste analisi. Non vorrei chei luoghi comuni fossero più in questo tipo di sondaggi che nel contenuto.
In quanto autore della sudetta collana con copertine scollacciate e lettore della medesima mi sembra che, primo , le storie proposte- soprattutto da quando ci lavorano gli italiani- siano di un livello più che dignitoso e che nessuno di noi scriva questi testi solo per i soldi o adattandosi pedissequamente a un modello. Certo il format, lo ripeto, è questo, ma è come scrivere sceneggiature per una serie a fumetti o un telefilm. Si richiede un minimo di adesione a una formula ma entro questi limiti si possono fare ottimi lavori. Soprattutto se ci si crede è una palestra per scrivere anche altre cose. Sinceramente tra un segretissimo che racconta una storia che segue determinati canoni ma con professionalità e tanti gialli d'autore che trovo in libreria e pianto dopo due pagine perchè mi sembrano scritti da chi vuole fare a tutti i costi lo scrittore e non sa neppure come gestire i tanto famigerati clichè preferisco un buon prodotto professionale, che tra l'altro costa pure poco.
Qui si sta facendo l'errore del cinema italiano. Negli anni settanta si lavorava molto, c'erano cose buone e meno buone ma c'era scelta, c'era entusiasmo e vigore. Oggi guardate un po' dove sta il cinema di genere... Non esiste più, nessuno è capace non solo di imbastire una storia che stia in piedi anche senza i bellocci di turno o le riflessioni su una generazione di falliti (o presunta tale) ma nessuno è più capace di girare una scena d'azione come si deve, un inseguimento, un confronto drammatico tra due personaggi.
Io una possibilità alle collane da edicola la darei... prima di tutto sfatando i pregiudizi, leggendo cioè i libri per prima cosa senza fare di tutta l'erba una fascio.
Le collane tipo gallimard in italia non mi sembra che vadano granché e questo dati di vendita alla mano. Diciamo che noi abbiamo un gusto un po' diverso dai francesi, forse c'è la presunzione di scrivere capolavori o niente. Mi sembra più che altro questo il problema.