Concordo sia con Stefano che con Mauro al 100%. Eura in particolare ed altre piccole case editrici stanno facendo un grandissimo lavoro ma vi posso assicurare che nella mia città acquistare
un "Euramaster" od altri prodotti Franco-Belgi è un'impresa (per fortuna c'e Internet).

La mia voglia di BD è fortissima vorrei conoscere più collane possibili
(in particolare quelle indicate da Stefano sulla sua rubrica in questo sito)
ma purtroppo non ho una grossa padronanza del francese e pertanto devo aspettare (se avverrà) la pubblicazione italiana.

Ritorno sulla Bonelli
penso che lo scadimento della qualità del prodotto si stia riperquotendo anche sulle vendite;

le serie brevi ormai sono diventate obbligatorieavrei osato di piu' oltre che nella sostanza (con un prodotto maturo ) anche nella forma magari conservando il formato classico ma utilizzando il colore ed una carta migliore.

Infine vorrei chiedere il Vostro autorevole parere su Blacksad.

Grazie di cuore,discutere con Voi e leggere i Vostri interventi è un continuo arricchimento.

Sulle ripercussioni sulle vendite della strategia Bonelli credo che tu abbia ragione e non lo dimostra solo il fatto che oggi propongono miniserie non impegnative(se avessero avuto l'impressione di poter partire con una collana forte lo avrebbero fatto) ma temo sia un po' tutto il settore fumetto, per i motivi già esposti che sia in crisi.
in ogni caso le miniserie come terreno per testare un prodotto non sono una brutta idea anche perchè nessuno ti impedisce poi di continuare. Alla fine è stato cosìanche per Segretissimo. pensa che il professionista doveva avere solo tre titoli... siamo a venticinque. e lo stesso vale per Vlad che doveva essere una collana composta solo di cinque titoli.
loSniper era concepito per 5 ma per il momento il quarto e il quinto e forse successivi sono stati rimandati per altri poderosi impegni dell'autore che , però ,non ha mancato il successso- considerata la ristampa TEA- e , conoscendolo, non vorrà certo mollare la presa. dopotutto- e questo detto senza nessuna supponenza verso il fumetto- per scrivere un libro ci si mette un po' di più che per una scenggiatura.
In ogni caso hai ragione. Sarebbe auspicabile pensare a un cambiamento del prodotto fumettistico ma sempre supportandolo con visibilità e tirature. i problemi che lamenti nel reperire i fumetti che ti piacciono non sono da poco.
per me se si creassero linee di fumetti un po' più moderne e varie nel contenuto, storie più brevi, a colori ci sarebbe tutto da guadagnare.
Su Blacksad mi cogli impreparato, dicono tutti che sia molto bello...
Sulle seire francesi ho molte più notizie, magari scriviamo un pezzo prima del'estate per suggerire qualche lettura.
Questo è rivolto anche a Mauro, ti va di fare un pezzo a due con i consigli fumettistici oltreforntiera? dai gusti di entrambi ne uscirebbe un bel pacchetto...
Se vuoi leggere delle storie un po' fracassone ma tutto sommato divertenti purchè si faccia un po' la tara ti consiglierei la nuova serie del Punitorein 100% marvel. lo so hceil personaggio in sèè un po' bambinesco ma questo nuovo scneggiatore come si dice...ha nerbo.
a presto
s.

Anch'io sono per un miglioramento generale del fumetto (un prodotto di 50 pagine a colori, più da libreria che da edicola) magari con pubblicazioni annuali o semestrali di un determinato personaggio. Alla fine la qualità paga sempre (vedi Ken Parker che a distanza di più di 20 anni è ancora un prodotto moderno).

Ritengo che nel nostro paese ci siano le potenzialità per realizzare un buon fumetto ma, forse, devono ancora maturare i tempi giusti.

E' vero le varie produzioni di fumetti allegate ai giornali hanno avuto un grosso successo, erano ben curate e spero che proseguano.
Grazie a queste iniziative ho completato le storie, ormai introvabili, dello “lo Sconosciuto” ed ho acquistato ad un buon prezzo i libri di Corto Maltese. Una vera manna.
Ma quanti di coloro che li hanno acquistati sono consumatori veri di fumetti ? Questi libri sono stati letti da tutti gli acquirenti?
Con i giornali sono stati venduti con successo anche enciclopedie, libri d'arte, biografie, saggi di storia, libri di ricette ecc..

E' un fenomeno che va studiato, approfondito, analizzato.

Dipende se l'obbiettivo è solo quella della vendita fine a se stessa o quello di incentivare la lettura

I veri consumatori sono quelli che stanno ore in libreria, tra le bancarelle di libri usati, navigano in Internet sempre alla ricerca della novità
o del libro introvabile.

Certo se in Italia il consumo di libri, siano essi fumetti, romanzi o saggi,
è basso una causa ci sarà.
I prodotti vanno resi visibili al pubblico.
Penso che alla fine le maggiori colpe siano da imputare proprio al sistema della distribuzione, delle case editrici ed anche delle librerie.

Mi fermo qui.
Sono solo impressioni di un lettore e non di un esperto.


Hai ragione realizzare un romanzo rispetto alla sceneggiatura di un fumetto è molto più complesso e fornisce al lettore emozioni più forti.

Leggere o rileggere un'avventura del Professionista o di Vlad mi soddisfa più di molti altri romanzi di autori famosi di lingua anglosassone che occupano ampi spazi nelle nostre librerie (ritorniamo al discorso di prima).
Dietro le storie di questi personaggi c'e una preparazione, una conoscenza della materia, una "cultura" che nasce dall'amore che tu hai sempre avuto per le storie, i viaggi, le arti marziali associata ad una grande abilità narrativa.


Su Segretissimo si dovrebbe aprire un altro dibattito, ha ragione Zandel quando dice che rimane sotto gli occhi dei lettori per pochissimo tempo, dovrebbe essere venduto anche nelle librerie dove avrebbe una vetrina migliore.
Io sono un abbonato, ma ti assicuro (verificalo) che nella maggioranza delle edicole lo trova solo il lettore che lo cerca altrimenti è soffocato da centinaia di altre pubblicazioni.
Il prodotto è di qualità e merita un trattamento migliore considerato l'elevatissimo livello degli autori e delle storie (mi riferisco in particolare agli italiani) e spero che si prosegua sulla strada intrapresa della legione straniera italiana e dei personaggi seriali (che mi ricordano quelli degli anni 50/60).
Marca stretto Altieri per le nuove storie di Kane , mi sbaglio o nella prossima ci dovrebbe essere anche Chance ?

Considero l’articolo sul fumetto franco-belga una promessa.

Ti ringrazio per le preziose informazioni.

Un caro saluto.
R.

Hai centrato il bersaglio su tutta la linea.
purtroppo noi veri lettori siamo pochi.
E' un fatto con il quale fare i conti e al quale, per il momento, rassegnarci.
Per quanto riguarda Segretissimo cerco di attirare l'attenzione di Altieri sul tuo intervento. Penso sarà recettivo.

Appena ho un attimo di tempo l'articolo sui fumetti e le serie da seguire lo scrivo. Però se vai nella mia rubrica vedrai che l'anno scorso è uscito un pezzo che già qualcosa diceva, cerca nell'archivio.
A presto e grazie ancora per gli incoraggiamenti. Sono la linfa migliore per chi scrive.
ciao
stefano

alcuni brevi interventi

dissento sul fatto che scrivere una sceneggiatura sia più facile
perché dipende dal fumetto
un fumetto serio (e io sono per quelli )
ha bisogno di tanta documentazione sia da parte dello sceneggiatore che da parte del disegnatore notevole e approfondita
quanto quella di un romanzo

accetto un articolo a 4 mani o magari sarebbe più facile alternarsi con interventi miei e tuoi, caro stefano, per quanto riguarda approfondimenti su lfumetto francese

per black sad dico che non è male come fumetto anche se è molto ben curata la parte grafica (ottima direi)
mentre le storie sono un po' sullo stereotipo del detective solitario anche se siamo comunque a buoni livelli
un detective davvero noir e pazzesco è canardo che purtroppo in italia è arrivato come commissario anatroni in un volume introvabile credo della milano libri
le storie sono proprio cruente e drammatiche
black sad rimane sul patinato un po' anni 50
ma ne consiglio vivamente la lettura perché merita

io mi sto documentando su tanto fumetto francese e giapponese (l'italiano più o meno lo conosco) per un dizionario sul fumetto noir
di cui non posso dire altro

qualche articolo con stefano mi dovrebbe riuscire di farlo senza problemi

inoltre lancio qui una pietra a stefano
presto ti parleremo io e un'altra persona che conosci di un romanzo per segretissimo
so che sarebbe da rivolgersi al caro sergio ma prima volevamo sapere la tua opinione e se era il caso di disturbare il supremo direttore della collana

Sull'articolo ci mettiamo senz'altro d'accordo nei prossimi giorni su come strutturarlo.
per la proposta per Segretissimo la leggo volentieri. il Supremo direttore poi deciderà come gli spetta. il mio sarà un parere da autore eda appassionato. comunque c'è necessità di bravi autori italiani.
e' vero comunque che una scenggiatura come quelle di van hamme non si scrivono in due giorni. mi riferivo al tempo materiale di stesura. tra 50 tavole e 250 pagine in effetti c'è un po' di differenza. ma anche saper visualizzare e sintetizzareè un'arte. l'ideale sarebbe che uno i fumetti seli potesse fare tutti da solo, ossia testoe disegni. allora sì che diventa un lavoro poderoso.
ciao a presto
s.

basta andare qui http://www.bedetheque.com/

tra i tanti siti che parlano di bande dessinee e anche senza sapere il francese se si mette polar o polar thriller nella ricerca style
ci si rende conto di che cosa succede in francia...

Grazie per la preziosa informazione Mauro.

Ho letto DEMIAN, ma non mi ha lasciato niente addosso: tutto troppo "letto" e "visto"... Speravo in qualcosa di meglio! Il fatto di aver letto il numero 1 e non sentire di leggere il seguito, significa che non mi ha toccato per niente!!!

Per "Casa Bonelli" rimango incredulo nel vedere che una casa editrice come questa non riesco più a riemergere, sembra che l'abisso si sti aprendo sotto di loro e li risucchi a poco a poco..

Sigh.. Mi spiace perchè comunque credo ancora nella casa di via buonarroti..

forse sono masochista
o per lo meno prima di chiudere un argomento mi piace approfondirlo come si deve
ho dato un'altra chance a demian e ho preso anche il numero due!
presto la mia opinione (per quel che vale)

Anch'io da masochista ho comperato il secondo numero di Demian
sarà che l'ho fatto per Marsiglia

sono curioso di sentire una tua opinione

mah, questo secondo numero mi ha fatto meno innervosire dell'altro
però continua a non convincermi.

SPOILER

c'era un po' più d'azione
anche se era un'azione posticcia
e anche se i tormentoni ricorrenti sono ridicoli
e la mamma che non ha potuto avere figli
e demian che gli si strigne o core ogni volta che vede una donna
al ricordo della sua ultima beneamata virginie
e che la sua è una missione dalla quale non può tirarsi indietro...

E poi, lui e il suo amico baffone...
stanno decimando la banda del più grande boss di marsiglia e nessuno gli dice niente? (il boss ha le fattezze quasi irriconoscibili di adolfo celi)
e ovviamente il boss è cornificato dalla sua amante che se la fa col suo fidato braccio destro...

e sempre sto pippo baudo di jean gabin che appare in ogni dove
come un fantasma
ora oltre che coll'impermeabile pure col cappello?
ma dove lo sente tutto sto freddo?
nelle nebbie di parigi dei vecchi film noir anni 50 che si porta dentro?

sempre presente a ricordare a demian che lui è uno chevalier!
e mica solo lui glielo ricorda...
anzi sono tutti lì pronti a ricordarlo al povero lettore che si deve sentir dire sempre le stesse cose come se fosse un deficiente che non ha capito bene di cosa si sta parlando

tutti ricordano durante il fumetto che demian è speciale, è uno chevalier
che salva le prostitute e le mette su un treno... bah!!!!
squassando toraci e braccia a chi stava contrattando per loro (povere ingenue) e poi chiede al suo amicone baffo se era necessario far volare un sicario giù da una scarpata con tutta l'auto...
che cuore tenero
uccide a suon di poesie di prévert!

e tutti a ricordare che è uno chevalier (l'avrete capito anche voi, spero, se no ve lo ripeto..)

e che sarà mai?
è un aereo? no
è un uccello? no
è superman?

130 pagine sono troppe da digerire
soprattutto quando ci si rende conto che ruju non sa proprio come riempirle...

be' a questo punto mi sa che Demian 2 finisce diritto nel cestone(dove finisce il cestone immaginatelo un po')

Mi spiace sentire che Napoleone sta per chiudere i battenti, non che mi sia mai molto piaciuto ma conosco Ambrosini e so che è un autore valido, uno con una buona cultura alle spalle e non è mai banale. Forse per quel prodotto era un po' troppo "alto".
Che MM diventi bimestrale come mi sembra sia già successo a magico vento è, purtroppo un pessimo segnale, dalle vendite. Sembra un po' il canto del cigno.
per quel poco che ne so di editoria quando si comincia a saltare la serie regolare e si passa a un minor numero di offerte pitturandole da speciali l'acqua sta già arrivandoalle caviglie.
peccato perchè il BVZM senza essere nulla di speciale ha regalato più di vent'anni di misteri e avventure senza menarla troppo8con un aiutante come java non è che potesse far molto) riprendendo temi classici del fumetto avventuroso e magari anticipando certe mode alla "codice da Vinci". di certo lo zio Alfredo qualcosa nel cappello ce l'ha da tirar fuori