[19] La Furia: Una lezione di spada

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Grande intervento, Stefano. Veramente un interessante approccio a Magdeburg, che stimola uno sviluppo tematico altrettanto intrigante. Cosa che solo un “Professionista” poteva fare.
Tra l’altro… mi hai messo voglia di rimettere mano alla grandiosa epopea di Musashi scritta da Ishikawa (che anch’io ho nell’edizione rilegata, ma si trova nella BUR – ed è una lettura che consiglio vivamente). Cosa che, ovviamente , non farò a breve a causa delle silenziose (ma io le sento, eccome!) urla di protesta dei libri arretrati che reclamano il loro turno…

GRANDISSIMA RECENSIONE CHE COME AL SOLITO STIMOLA IL LETTORE AD APPROFONDIRE L'ARGOMENTO AD DI LA' DEL ROMANZO (HO APPENA ACQUISTATO "L'ARTE DELLA SPADA").
CARO STEFANO SPERO DI POTER LEGGERE QUANTO PRIMA UN TUO ROMANZO DI AVVENTURE AMBIENTATO NEL PASSATO , D'ALTRONDE LA TRILOGIA DELLE AVVENTURE DI JASMINE E' STATA UNA LETTURA PIACEVOLE ANCHE SE TROPPO SOFT.
PER QUANTO RIGUARDA IL GRANDISSIMO SERGIO NON HO ANCORA LETTO "LA FURIA" POICHE' SONO ALLE PRESE CON "ALLA FINE DELLA NOTTE" UN SUO BELLISSIMO ROMANZO CHE TUTTI I" BOYS AND GIRLS"DEVONO LEGGERE.
A PRESTO

caro Altros, di sorprese a saperle cercare ne troverai diverse...
mi fa piacere che qualcuno si ricordi di jasmine. un piccolo distinguo. io l'avevo pensata come una versione femminile di Chance, un po' isabella contessa dei Diavoli. disgraziatamente la editor di sperling che lo prese in mano aveva in mente harmony. fu una durissima battaglia e l'ultima volta che mi sono piegato(anche se parzialmente) alle imposizioni di un funzionario editoriale. ne è uscito quello che hai letto che non era malaccio ma non esattamente quello che pensavo. tanto che pioi mi sono disamorato della serie e l'ho piantata lì peril momento.
Se ti riesce di trovarla in qualche bancarella prova a leggere L'ultima imperatrice di Jordan Wong lee8indovina chi è?). Era un Urania fantasy e lì sono riuscito a scrivere il romanzo che ovlevo che, come potrai vedere è decisamente meno... soft.
del futur non v'è certezza

Carissimo Stefano, ho letto e posseggo tutti i tuoi romanzi (tranne L'ultima Imperatrice).
Il primo (che considero fondamendale perchè se dà soddisfazione
spinge il lettore ad acquistarne altri dello stesso autore) è stato
"Sopravvivere alla Notte" acquistato presso una bancarella a Torino
vicino Via Cernaia nel lontano 1994, il secondo "Pista Cieca" ,lo presi più o meno nello stesso periodo in libreria.
Da allora è stata sempre una ricerca continua delle pubblicazioni dei due autori, pensa che per qualche anno fui convinto che Gunn e Di Marino fossero due persone diverse.
La scoperta del tuo sito qualche anno fà mi ha rivelato la verità e ne sono rimasto sinceramente contento.
Purtroppo non sono mai riuscito a trovare L'ultima imperatrice.
Mi piacerebbe. un giorno, poter leggere un nuovo romanzo di cappa e spada firmato Etienne Valmont.
Ti saluto con una sfida hai pensato ad un bel romanzo lungo (magari di 700 pagine) con protagonista il mitico Chance ?

Caro Altros. Che piacere mi fa sentire di aver qualche lettoreaffezionato. Ti segnalo alcuni libri... purtroppo ormai introvabili
in effetti il primissimo dei miei romanzi era per il sangue versato(mondadori 19909 come per l'ultima imperatrice penso sia reperibile solo in qualche bancarella. ma riguardo all'ultima imperatrice... be' in un futuro non vicinissimo ma neppure lontanissimo potrebbero esserci novita.
Quanto a un Chance di 400 pagine... dipende tutto dagli editori, io lo farei più che volentieri. Rimani collegato però perchéper l'anno prossimo ci sono importanti novietà. una è la ristampa in tea di morire a kowloon che si hciamerà la notte dei Mille draghi ed è un romanzo più corposo del solito. Poi nel corso del 2007, Chance riserverà ai lettori di Segretissimo qualche sopresa. Non solo per la ristampa in volume del manuale della Spia con due lunghi racconti uno dei quali inedito... ma ci sarà un episodio di Chance molto.... italiaco.
basta ho detto troppo.
nel frattempo ti consiglio come lettura estiva il segretissimo di Luglio che è firmato Xavier le Normand e si intitola Gli spettri di peshawar. una spia story con toni diversi dal Professionista ma che dovrebbe piacerti anche se non conosci la serie.
Se ti interessa qualcosa di saggistico sulle arti marziali prova a recuperare I segreti delle arti marziali edito da De vecchi nel 1998, dovrebbe essere ancora in circolazione. Si tratta di un saggioe per di più DeVecchi che non era moltointeressata a pubblicare libri di approfondimento, però ci sono alcune nozioni idvertenti. per la vecchiaia vorrei scrivere un libro sulle discipline di combattimento orientali o occidentali....
peril momento è tutto e buona lettura
stefano

Caro Stefano,di Vlad e della SWORD conosco tutto ed aspetto
con impazienza la prossima puntata.
Per quanto riguarda CHANCE pur possedendo tutta la serie originale
(sono un vecchio abbonato a Segretissimo) sto acquistando anche
la nuova, bellisima edizione della TEA ( leggo con avidità anche i tuoi articoli allegati al romanzo) . La mia speranza ed augurio
è che tu un giorno possa dare alle stampe (magari con la Longanesi o
con la Nord oppure uno speciale di Segretissimo) un lungo romanzo di azione che abbia come location Parigi,
la Provenza (Marsiglia, Nizza), la Corsica, La Liguria ed il Sud Italia e come protagonisti una squadra formata da Chance, Linda Casillas,
Ivelda Verdugo che combattono contro un nuovo cattivo alla "il Marsigliese" . A mio modesto avviso le parti più belle dei tuoi romanzi sono quelle ambientate nelle zone di cui sopra di cui sai creare le atmosfere e gli odori alla perfezione.
Ti dò l'elenco dei miei autori preferiti :
Di Marino e Altieri (i prefriti) , Folsom, Mc Nab, Child, Wibur Smith, Evangelisti,
Nargiso, Matthew Reilly, Rollins, Ludlum, Guido Cervo, Gordon Russel
(pseudonimo di due autori italiani) Corwell, O 'Brian, Cappi, George Martin, Van Hamme, Ian Fleming, Canales e Guarnido di Blacksad)
Hai letto Imprimatur di Monaldi e Sorti ? E ' un libro bellissimo peccato che i due autori non pubblicano più nel nostro paese.
Inoltre mi sembra interessante il nuovo fumetto di Bonelli "Demian".
Spero, un giorno di poter conoscere di persona sia te che Sergio Altieri sarebbe bello scambiare "due chiacchiere" per ora non è possibile abitiamo troppo distanti e chissà che da vostro fans non possa diventare un vostro amico
Infine una domanda sei rimasto contento di "Ora Zero"? Io l'ho trovato
bello(voto 8 su 10) anche se non come altri tuoi scritti (Pista cieca, Quarto Reich il mio preferito, l'ombra del corvo, alcune storie del Professionista e di Vlad da cardiopalma il prologo del primo libro e la storia ambientata nel carcere siberiano del secondo) in alcune parti, specie subito dopo il bellisimo prologo è un po lento (specie nella parte ambientata nella centrale DSE).
A presto e buon lavoro
Con profonda stima

problem

condivido le speranze su demian e la grande delusione!

posticcio, senza mordente, noioso, edulcorato....
mah!
un mister no che fa a cazzotti con i marsigliesi per salvare le donzelle
ho trovato poi ignobile servirsi del volto di izzo per creare il personaggio scrittore in fin di vita col tumore! che tristezza

finti misteri di una improbabile setta francese sulla scia dei cavalieri del sacro graal...
che altro dire?
una porcheria si può dire?

al fumetto franco belga non gli fa nemmeno da indice delle storie

provvedo a reintegrare il mio intervento che causa i soliti demonietti del computer è scomparso.
il succo era per Altros che riguardo a Ora zero sono ancora convinto che sia una delle mie cose migliori. una sfida a scrivere un romanzo tutto in Europa. poi ogni lettore o editor la pensa come vuole, giustamente. Alcuni hanno trovato troppo militaresco e d'azione il prologo e preferito l'intrigo dlela seconda parte , altri, come te il contrario.
Questa estate scriverò un'altra avventura con gl istessi personaggi. non è un seguito. Avrà MOLTE novità.
per loschema seguo il mio istinto sempre tenendo presentei suggerimentidi tutti voi.
sono sicuro che seil risultato piace a me, almeno in parte psosa soddisfare tutti.

Su Demian il commento era negativo. Figurarsi se mi perdevo una storia ambientata a marsiglia, un noir d'azione.
il mio è un giudizio da lettore che paga. Quindi vale esattamente questo e non se la prendano in Bonelli ma mi sembra un testo infarcito di citazioni per ignoranti con quel romanticismo di fondo adolescenziale che ormai non sopporto più. non ho neanche finito di leggerlo.
sarà che mi son oabituato ai fumetti franco belgi che hanno tematiche più adulte , altri ritmi narrativi, ma il fumetto italianonon lo digerisco porprio. bei vechci tempi di magnus, lui sì che aveva creato un nero con corsi e marsigliesi, legionari e puttane. e il vechcio Unknow non era un "bello" da reality show. era un uomo vero.

Caro Stefano è opportuno un approfondimento:
premesso che considero Ora Zero tra i più belli action/thriller
degli ultimi anni nettamente al di sopra di molti sopravvalutati
romanzi di lingua anglosassone e che quando ho iniziato il romanzo conservavo il ricordo del Bruno Genovese conosciuto in "L'Ombra
del Corvo" :un uomo disperato, perdente, menomato fisicamente (gli mancano 8/10 di vista da un occhio), sfregiato da una lunga cicatrice,
lo presenti ai lettori in una piovosa notte di Milano mentre tenta di
suicidarsi fracassandosi contro un muro con la macchina ma all'ultimo
istante il piede si sposta sul freno, tu scrivi "quasi che l'istinto di sopravvivenza avvesse avuto il sopravvento sulle sue stesse ossesioni,
il suo corpo reagì eseguendo un testacoda accompagnato dallo stridere
dei copertoni sul terreno" ........ " Le sue menomazioni sarebbero state con lui per tutta la vita. Non poteva farci nulla, doveva accettarlo. Perchè questo significa essere guerrieri. Accettare. E combattere. La paura, la solitudine, l'ignoranza. Giorno dopo giorno. Lui lo avrebbe fatto. Si perchè Bruno Genovese era un guerriero ......" qualche pagina dopo attraverso la voce di un agente speciale straniero Werner Guttman fornisci ulteriori
informazioni su Bruno "ex paracadutista della Folgore. Libano, missioni ONU in oriente, poi mercenario professionista. Ciad, Angola, Malesia. Specializzato in protezione di personalità politiche ed in tecniche antiterrorismo" . Gutman insieme al giudice Marinella chiedono a Bruno di recarsi in Asia alla ricerca di una pericolosa arma battereologica scomparsa tra le impervie montagne dell'Afghanistan. Inizia un'avventura bellissima che vede coinvolti la mafia russa, le triadi cinesi, la malavita occidentale tra sparatorie, arti marziali, inseguimenti, e schierata a fianco di Bruno c'è Linda Casillas.
CHE ROMANZO BELLISSIMO QUANDO SI DECIDERANNO A RISTAMPARLO?

Il Bruno Genovese che ritroviamo in Ora Zero è un uomo più equilibrato, quasi politico che lascia l'onere dell'azione quasi esclusivamente a Linda, lo avrei voluto più coinvolto nell'azione pura, meno sicuro di se stesso, quasi disperato.

Naturalmente questa è solo la mia modesta impressione ( di un lettore che ti segue da quasi 15 anni a che continuerà a seguirti) e ORA ZERO
rimane un'opera straordinaria che tutti gli amanti del genere devono assolutamente leggere.

GRAZIE PER L'ANTICIPAZIONE CHE MI HAI DATO NON VEDO L'ORA DI POTER LEGGERE IL TUO NUOVO ROMANZO CON GLI STESSI PROTAGONISTI DI ORA ZERO.

TI CHIEDO DI TENERCI SEMPRE INFORMATI (MAGARI SUL TUO SITO)
SULLE NOVITA' RIGUARDANTI L'ULTIMA IMPERATRICE.

INSISTO SUL ROMANZO DI CAPPA E SPADA (FACCI UN PENSIERINO PERCHE' JASMINE NON ERA MALE) E SUL CHANCE LUNGO DA LIBRERIA.

PER QUANTO RIGUARDA DEMIAN CONCORDO (NEL MIO PICCOLO)
CON TE E CON MAURO NON E' NEMMENO PARAGONABILE CON
I PRODOTTI DEL FUMETTO FRANCO/BELGA (GRAZIE AD UN TUO ARTICOLO USCITO QUALCHE ANNO FA HO SCOPERTO XIII E LARGO WINCH).

UN TUO AFFEZIONATISSIMO LETTORE

ROSARIO

ciao Rosario
che belle parole e pensa che l'ombra del corvo è stato uno dei miei romanzi più amati e travagliati in fase di pubblicazione....
Di fatto bruno dopo gli avvenimenti di quel romanzoè cambiato, come tutti. in ora Zero è più deciso, più duro e ha alle spalle una fetta divita(il matrimonio con Arielle finito tragicamente9 che ancora non conosciamo bene... avremo però presto nuovi dettagli non ti preoccupare....
Il suo dramma è quello di essere un uomo d'azione costretto nelal stanza dei bottoni( dove però riesce a combinare un bel po' di casino, mi sembra9.
l'idea è quelal di crare una serie di storie che tengano conto del trascorrre del tempo e di come possano cambiare un po' i caratteri. e, come hai visto in Pista cieca, l'ombra del cordo e ora zero sono vicende che nascono per essere staccate una dall'altra anche se lagate da un filo. in Pista cieca bruno non c'era ancora...
ne vederemo delle belle(spero)
Sulal ristampa di l'ombra del Corvo,io la vorrei fortemente....
ciao e grazie ancora per tutti i tuoi commenti e la fedeltà di lettura.

stefano

problem

In effetti...

M'inchino davanti a cotanta saggezza, ma in seguito a questa lettura... necessito di un AULIN!
Scherzi a parte, complimenti per l'articolo esauriente sin nei più minuziosi particolari, in particolare la differenza tra le due tipologie di armi (e quindi stili di combattimento) quali la Daikatana e la Pappenheimer!

Mi sembrava che il commento di Rainwolf fosse un po' critptico.... forse era destinato ad altra discussione o sono rincretinito io?
ciao a tutti