Stephen King, Lisey's Story


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Demonfly
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MessaggioInviato: Mer 27 Dic, 2006 12:14 pm    Oggetto: Stephen King, Lisey's Story   

Ecco la mia recensione di Lisey's story:

Loving you without you now

Amarti anche se non ci sei più. Il titolo di una canzone tratta dal nuovo album di Paul Stanley, frontman di quei Kiss spesso citati in modo oscuro o esplicito da Stephen King nei suoi romanzi, si presta bene a descrivere in una sola frase l'ultima fatica del maestro di Bangor. Lisey's story, La storia di Lisey, è l'ennesimo giro di giostra dedicato a uno scrittore: Tabitha, la moglie di Stephen, non ha preso bene quest'ultimo romanzo, gli ha chiesto se c'era davvero bisogno di un'altra storia del genere, dopo Misery, Mucchio d'ossa, La metà oscura e i molti altri lavori cui state pensando.
Ma stavolta il protagonista non è lo scrittore, quanto la sua superstite moglie, che continua ad amarlo anche se lui non c'è più.
Lisey è la dolce metà, oscura fino alla morte del marito, ritratta in secondo piano su alcune delle foto che suo marito Scott Landon ha conservato nel suo studio. Moglie che lo ha salvato diverse volte, sia metaforicamente dai demoni del passato, sia praticamente da un "cowboy dallo spazio profondo". Questo e altri termini ci fanno compagnia in questo "forcuto" libro, dove la soluzione ai problemi richiede che vengano "cinghiati". All'inizio si fatica un po' a seguire questo lessico familiare, ma poi CISSICA diventerà qualcosa che capiremo al volo.
Lisey si ritrova a combattere con i ricordi, disposti su più piani temporali paralleli, ricordi di momenti perduti "come lacrime nella pioggia", racconti dell'infanzia di Scott, ricca di demoni simili a quelli che potrebbero aver animato quella di Stephen. Il rifugio è Boo'ya Moon, l'Isola che non c'è dove i bimbi sperduti sono coperti da sudari scuri, intenti a scrutare la pozza delle storie, dove "tutti noi andiamo a bere".
Rifugio lungi dall'essere sicuro, abitato com'è da strani esseri da incubo, specialmente quando il sole lascia il posto alla luna. Ci sono frammenti di Rose Madder, de Il Talismano, de La torre nera, piccole strizzate d'occhio al resto della produzione kinghiana. Il bool, gioco dell'oca da sogno o da incubo, a seconda di chi è a disegnarne il percorso, è un modo per trascinarci nel mondo delle storie, meravigliose e inquietanti, di quello che a mio avviso è uno dei più grandi scrittori della nostra epoca, i cui libri saranno ancora sugli scaffali tra qualche decennio.
Davanti alla pozza delle storie, Scott/Stephen potrebbe avere incontrato altri suoi simili. Gente con la mente popolata di storie, storie di bambini cresciuti nella violenza, abituati a combattere demoni invincibili, scrittori apparentemente fragili cresciuti in orfanotrofi, che riescono a trasformarsi per amore di donne come Lisey: sulla riva della pozza c'è gente che racconta storie, e lo scrittore è colui che le porta nel nostro mondo.
La pozza personale di Stephen King, ne sono convinto dopo la lettura di Lisey's story, è ancora ricchissima di sogni e incubi.
Li scopriremo insieme.
Domani.

PS www.paulstanley.com www.kissonline.com
Alessandro
www.alexmai.it
nuovo romanzo: Marionette


Ultima modifica di Demonfly il Gio 28 Dic, 2006 5:50 pm, modificato 1 volta in totale
mauro smocovich
«Boss»
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MessaggioInviato: Gio 28 Dic, 2006 5:16 pm    Oggetto:   

e perché non ce le mandi in redazione le tue recensioni?

se fossi un personaggio di Tarantino ti direi:

"Ehi amico, se il mio mega appartamento ha 7 fottuti cessi, perché continui a pisciarmi in salotto?!" Shocked
Mauro Smocovich curatore del sito www.thrillermagazine.it
Demonfly
«Vice Sovrintendente»
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MessaggioInviato: Gio 28 Dic, 2006 5:48 pm    Oggetto:   

Mi dispiace... Rolling Eyes
Si fa in tempo? Very Happy
Nel caso, avete il mio consenso (e la prossima volta l'invio diretto!)
Ciao e buon 2007 con DUMA KEY Twisted Evil
Alessandro
www.alexmai.it
nuovo romanzo: Marionette
Demonfly
«Vice Sovrintendente»
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MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2007 9:41 pm    Oggetto:   

Approfitto del thread kinghiano per una nuova, breve recensione.

Ho appena finito di combattere contro il Babau. Il mostro. No, non l'auto assassina, sorella della Christine di tanto tempo fa. Si parla di Buick 8, "il peggior libro di Stephen King" secondo un sacco di gente.
Indosso l'elmetto, oltre un mese fa, e acquisto il volume: era l'unico King a mancare nella mia libreria. Anche fosse stata la lista della spesa, dovevo averlo. Inizio la lettura dopo aver preso due fregature dalla Cornwell, forse per avere lo stato d'animo giusto e non rimanere troppo ferito dal mio autore preferito...
Il romanzo a mio avviso è un signor romanzo, nato dal tipico "e se..." di Zio Steve. Cosa succede se nel bel mezzo della Pennsylvania la polizia si imbatte in una automobile che non è un'automobile? King ce lo spiega in oltre 450 pagine, attraverso una galleria di personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi.
Non solo non è il suo peggior libro, ma a mio avviso si trova comodamente nel 33% centrale della produzione kinghiana.
Da scoprire: non vi fidate di chi ne parla male!!!
Alessandro
www.alexmai.it
nuovo romanzo: Marionette
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