Enrico Fedrighini. Il caso Moby prince


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ThrillerMagazine
«Questore»
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MessaggioInviato: Lun 27 Giu, 2005 1:15 pm    Oggetto: Enrico Fedrighini. Il caso Moby prince   

Enrico Fedrighini. Il caso Moby prince

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Roberto FURLAN
«Ospite»

MessaggioInviato: Lun 27 Giu, 2005 1:15 pm    Oggetto: Due casi ancora aperti   

Oggi, 25 anni dopo Ustica.
Due casi dalle affinita' inquietanti: I-TIGI e Moby Prince.
In entrambi, un mezzo per il trasporto civile capita nel mezzo di un'operazione "coperta" con protagonisti i militari americani ospiti in Italia e ci muoiono decine di persone.
In entrambi, l'incidente accade in una zona di cielo / di mare che, almeno in teoria, dovrebbe essere osservatissima dai nostri organi di controllo e invece nessuno vede nulla.
In entrambi, i soccorsi vengono confusi, dirottati, ritardati per un tempo sufficiente ad assicurarne l'inefficacia.
In entrambi, le nostre autorita' di controllo dimostrano una reticenza nei confronti degli inquirenti pari, se non superiore, a quella dei boss di cosa nostra.
In entrambi, i corpi del reato sono lasciati incustoditi alla merce' di sabotatori ed insabbiatori.
In entrambi ci sono di mezzo militari americani coinvolti in operazioni di cui non e' chiara la valenza militare, ma risulta piu' plausibile un altro tipo di valenza...
In entrambi, decine di nostri Connazionali sono morti e nessuno ha pagato.

Vergognati, minuscola italia!

Roberto FURLAN
rudolf dare
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar 26 Lug, 2005 3:36 pm    Oggetto: timone   

suggerimento: per valutare l'inclinazione del timone al momento dell'impatto, vista l'inattendibilità di riscontri effettuati successivamente, si potrebbe visionare il filmato che riprende il moby prince mentre viene rimorchiato in porto e vedere i rimorchiatori se devono manovrare più da un lato o se invece vanno dritti. ovvero valutare controllare la scia lasciata dal traghetto. Fedrighini ha avuto tutto il coraggio mancato ai responsabili dell'omertà mafiosa profusa in questa triste vicenda.
MessaggioInviato: Ven 09 Dic, 2005 11:51 am    Oggetto: ancora moby prince...   

ancora moby prince, ancora nulla di concreto nè di credibile, ancora le famiglie delle vittime attendono giustizia, anche il risarcimento pensate un pò...
una volta l'anno si ritrovano sulla banchina e altro non possono fare se non gettare a mare un mazzo di centoquaranta rose, non gli è concesso nient'altro
perchè invece non ci raccontano come funziona quel sistema anti radar? (non sono un'esperto in materia) ma mi è stato raccontato da persone che gravitano nell'ambiente che quella sera era in corso il test di un sistema elettronico che nient'altro faceva che ridurre nel radar della nave dove veniva puntato le dimensioni degli oggetti intorno ad essa...
la agip abruzzo mica era una bettolina, no?
l'ultimo messaggio radio massa moby prince non è stato proprio "moby prince, moby prince, mayday mayday, abbiamo urtato una bettolina, prendiamo fuoco!"
Ugo chessa era un'ottimo capitano, uno dei migliori del tirreno, così mi è stato raccontato
mai lasciava la plancia se almeno un primo ufficiale non era presente
la nave era vecchia ma funzionava benissimo
fu anche scoperto un uomo, qualche giorno dopo la tragedia in sala macchine intento a manomettere le condutture idrauliche di comando dei timoni....
maurice bertrand unico superstite risulta irreperibile e bollato come insano di mente....
a voi amici che leggete le ovvie conclusioni mi sto documentando e chissà cosa scoprirò di nuovo...
un saluto a tutti e grazie per lo spazio
ANGELO FOSSATI
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 16 Ago, 2006 4:31 pm    Oggetto: MOBY LINES   

PREMETTO CHE NON HO ANCORA LETTO IL LIBRO, MI RIPROMETTO DI FARLO PRESTO. QUELLO CHE VORREI DIRE DOPO ANNI CHE TRAGHETTO VERSO LA SARDEGNA,COME MAI GLI INCIDENTI (DI VARIA NATURA E GRAVITA) CAPITANO SOLO ALLA MOBY LINES ?
Anonimo
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar 05 Set, 2006 8:49 am    Oggetto: Negligenza nella navigazione   

L'aver attribuito l'incidente del Moby Prince a "tragica fatalità" deriva dal fatto che, senza prove e senza testimoni, non si può incriminare nessuno.
Senza nebbia non può esistere alcuna scusa per aver speronato una nave di grandi dimensioni, dentro o fuori dal porto.
L'ipotesi più verosimile è che i responsabili della navigazione del Moby Prince (in genere assai pochi su navi piccole) abbiano semplicemente bloccato il timone sulla solita rotta verso la Sardegna (o altra rotta che consideravano adeguata), e siano tutti scesi in qualche sala a vedere gli ultimi minuti di una delle partite in corso. Nel frattempo, la loro nave è andata a sbattere contro una nave ferma, della quale nessuno aveva verificato la presenza.
La nebbia non può essere una giustificazione essendoci il radar, ma difficilmente può esservi una nebbia tale da non vedere le luci di una nave di enormi dimensioni a breve distanza dall'imboccatura del porto.
Se le navi fossero state più di una, la velocità e le accostate necessarie per aggirarle tutte a buona distanza potevano essere sicuramente effettuate normalmente dall'equipaggio.
E' inutile cercare misteri insoluti: si tratta del più semplice, orribile ed ingiustificabile caso di negligenza nella navigazione mai esistito.
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