Les lions de Calvi

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Ho letto il libro, rimanendo piacevolmente colpita, nonostante non sia il mio genere. Mi ha incuriosito il fatto che si parlasse della Legione Straniera e nonostante se ne dica, i due protagonisti non sono proprio due stinchi di santo, anzi, non si fanno troppo scrupolo per raggiungere il loro obbiettivo. Dunque non liquiderei la loro psicologia con lo stereotipo dei soliti Rambo in divisa, ma per quello che ho letto mi ricordano due autentici avventurieri di altri tempi, due capitani di ventura che hanno dismesso il cimiero per indossare il kepi della legione Straniera. Notevoli e accurate sono le descizioni degli armamenti e delle tattiche di guerra che non fanno una piega. Spero davvero che questo giovane autore ci proponga un seguito di questo romanzo,sempre sotto le insegne dei Leoni di Francia che, piaccia o no, da qualche parte nel mondo esistono. Consiglirerei per chi non ci crede di farsi un giro a Calvi, in Corsica o nella Guyana Francese dove non è difficile incontrarli...

Vorrei dare un consiglio a chi ha tentato di demolire questo libro...vai in Francia, valica il confine, dimentica il tuo piccolo mondo borghese intriso di televisione e bussa alla porta della Legione.Se per tua fortuna o sfortuna riuscirai a entrare perderai la voglia di convincerti che le imprese descritte siano frutto dell'immaginazione di uno scrittore.