Senza parole… così  l’11 giugno hanno visto la luce le prime pagine di alcuni quotidiani italiani per protesta contro il ddl intercettazioni, su cui il governo ha chiesto a palazzo Madama, nonostante le proteste dell’opposizione, il voto di fiducia — il 34° dall’inizio dell’anno — ottenendolo con 164 si e 25 no.

Senza parole... così rimarranno ben presto quotidiani e mass media in genere se il ddl intercettazioni, che in base ad una norma transitoria si applicherà anche ai processi in corso, proseguirà la sua corsa verso la promulgazione.

L'articolo completo di Serena Todaro in rubriche/9895