Con il romanzo, da poco in libreria, I discepoli del fuoco, lo scrittore Alfredo Colitto  ha deciso di continuare a narrare la storia di Mondino de' Liuzzi  che già è stato protagonista di un suo precedente romanzo di successo dal titolo Cuore di ferro sempre edito da Piemme Edizioni.

Sin dal primo romanzo della serie abbiamo potuto apprezzare, oltre al thriller in se stesso anche tutto il mondo creato dall'autore con dettagli della ricostruzione storica interessanti e vivi che fanno vivere il lettore all'interno dell'epoca descritta.

Il duo composto da Mondino de' Liuzzi aiutato dall'ex templare Gerardo da Castelbretone, personaggi ben descritti e reali si trova ad affrontare una grande mistero e un grande pericolo per la città di Bologna. Devono indagare su misteriosi omicidi di uomini bruciati in modo molto anomalo e dietro tutto questo c'è forse il ritrovamento di un testo in cui si rivela il "segreto del fuoco" degli antichi magi persiani. Una setta segreta di adoratori di Mithra guidata da un capo fanatico e misterioso vuole usare quel segreto per salvare da Satana il maggior numero di anime possibile e lo vuol fare bruciando al dio Mithra, che è il dio del sole, tutti gli abitanti della città e in questo modo le anime saranno salve. La data decisa per il rogo è il 25 dicembre, non in quanto giorno indicato per la nascita di Gesù, ma perchè in quel giorno è nato Mithra.

Così i due investigatori oltre a risolvere l'enigma delle uccisioni devono impedire una orrenda strage.

Alfredo Colitto è nato a Campobasso, ha studiato a Bologna e ha vissuto molto all'estero, soprattutto in Messico, dove ha am­bientato il suo primo romanzo, Café Nopal (Alacràn). Ha pubblicato inoltre Aritmia letale, Duri di cuore, Bodhi Tree e II candidato.

Ha partecipato a numerose antologie di racconti, tra cui: Killers & Co., Fez, struzzi & manganelli (entrambi per Sonzogno), Il ritorno del Duca (Garzanti), History & Mystery (Piemme), Anime Nere Reloaded (Mondadori). Collabora inoltre come editor e tra­duttore con alcune tra le maggiori case editrici italiane, scrive soggetti per il cinema e la televisione, e insegna scrit­tura creativa presso la scuola Zanna Bianca di Bologna.

 

Bologna, autunno 1312. Mondino de' Liuzzi, medico anatomista, viene in­caricato dal podestà di far luce su una morte strana e orribile: un membro del Consiglio degli Anziani è stato ritrovato carbonizzato in casa sua, eppure nella stanza nulla fa pensare a un incendio. Perfino la poltrona su cui l'uomo era seduto è rimasta quasi integra, mentre il corpo è bruciato in modo irregolare. I piedi sono illesi, un braccio è intera­mente ustionato, tutto il resto è ridotto in cenere. Mondino fa trasportare il ca­davere nella sua scuola di medicina per esaminarlo; sollevando con il coltello da dissezione la pelle bruciata del braccio scopre i resti di un tatuaggio: un mostro alato, con la testa di leone e il corpo av­volto nelle spire di un serpente. La mattina seguente il cadavere è scomparso.

II giorno successivo, anche un frate francescano viene ritrovato morto nel quartiere dei bordelli. È stato eviden­temente assassinato. Unica traccia, un disegno molto simile al tatuaggio sco­perto da Mondino. L'indagine sulle due morti misteriose rivela l'esistenza di una setta di cultori di Mithra, dio persiano del sole e del fuoco, adorato anche dai romani con il nome di Sol Invictus. Con l'aiuto di Gerardo da Castelbretone, un ex Templare con cui ha stretto amicizia, Mondino viene a sapere che la setta si propone di salvare l'intera città per mezzo del fuoco purificatore: un grande incendio rituale in cui le anime di quelli che moriranno si riuniranno con il dio. Tocca a Mondino fare di tutto per sven­tare la terribile minaccia che incombe sulla città e impedire ulteriori omicidi.

 

I discepoli del fuoco di Alfredo Colitto (2010)

Edizioni Piemme, pagg. 427, euro 20,00

ISBN 978-88-566-0365-1