André Héléna (1919 - 1972) ha scritto centinaia di romanzi noir anche sotto pseudonimo tanto da rivaleggiare con Georges Simenon in quanto a prolificità. In Francia è stato assieme a Leo Malet e Georges Simenon una delle voci più autorevoli del noir. Dopo la sua scomparsa, nel 1972, il suo nome è caduto nell’oblio fino a quando, nel 1986, le edizioni 10/18 hanno rieditato sei romanzi nella collana «La Poisse». E' stato uno dei pochi autori noir a essere tradotti negli Stati Uniti. In Germania l'autore è considerato uno dei fondatori del Romanzo Noir. In Italia è pubblicato da Fanucci e Aìsara. Ricordiamo alcuni suoi pseudonimi: Noël Vexin, Andy Ellen, Andy Helen, Buddy Wesson, Maureen Sullivan, Kathy Woodfield, Herbert Smally, Jean Zerbibe, Sznolock Lazslo, Robert Tachet, Clark Corrados, Peter Colombo, Alex Cadourcy, Trehall, Joseph Benoist, Lemmy West, C. Cailleaux.

Avevamo già segnalato in notizie/7646/ Il gusto del sangue e I viaggiatori del venerdì, due romanzi dello scrittore francese editi dalla casa editrice Aìsara. Ecco gli altri titoli finora disponibili presso l'editore:

Gli sbirri hanno sempre ragione di André Héléna (Aìsara) - Traduzione di Barbara Anzivino - ISBN 978-88-6104-044-1 - Pagg. 176 - € 14,00

 

Théophraste Renard, per gli amici Bob, è appena uscito di galera dopo aver scontato una pena per furto con scasso. Stanco di vivere come un delinquente cerca un lavoro e sogna una vita tranquilla ma reinserirsi nella società per lui è quasi impossibile. Prima alloggia in un bordello clandestino, fa girare la testa a una prostituta, diventa gigolò di una cinquantenne insaziabile, poi finalmente riesce a trovare un lavoro onesto, ma all’improvviso le cose si complicano… Forse perché quel divieto di soggiorno che si porta appresso è per lui come una seconda condanna, o forse perché lo Stato non è altro che un’organizzazione repressiva, gli sbirri degli aguzzini, e un pregiudicato, in quanto “capace del fatto”, è per tutti colpevole.

 

Il ricettatore di André Héléna (Aìsara) - Traduzione di Giovanni Zucca - ISBN 978-88-6104-045-8 - Pagg. 184 - € 14,00

Monsieur Bernard è un tipo qualunque, non molto alto, coi capelli grigi, gli occhi azzurri e un paio di baffetti tagliati a spazzola.

Monsieur Bernard è un uomo perbene, gestisce un piccolo negozio di antiquariato in un anonimo quartiere di Parigi e ha, come unico vizietto, la passione per le carte. Da più di dieci anni incontra gli amici di sempre al solito bistrot, ogni giorno alle sei in punto, per la consueta partitina di fronte a un bicchiere di mandarin cassis, unica posta in gioco. Una sera, per la prima volta, Monsieur Bernard è in ritardo all'appuntamento. Fuori piove a dirotto e sembra che tutti i diavoli volino in mezzo alla bufera. Minaccia sventura.

Quando finalmente arriva al bistrot, la radio gracchia la notizia dell’omicidio di un noto scassinatore di gioiellerie, conosciuto negli ambienti della mala come il Tatuato. Monsieur Bernard ascolta inebetito, fissa il fondo del bicchiere, la sua mano destra trema leggermente.

I clienti del Central Hotel di André Héléna (Aìsara) - Introduzione di Michele Mari - Traduzione di Barbara Anzivino - ISBN 978-88-6104-036-6 - Pagg. 216 - € 14,00

 

È il 1944. Gli alleati avanzano in Normandia e i tedeschi iniziano ad abbandonare il territorio.

Al Central Hôtel di Perpignan si respira un’aria insolita, provvisoria. Spie, puttane, collaborazionisti, spacciatori, agenti segreti, malviventi, attendono che si compia il loro destino. Ognuno ha la sua storia, un nome fittizio, un segreto da nascondere, un marito in guerra e, sopratutto, una vita da difendere.

Fuori, per strada, si scatena l’inferno e si compie la Storia fatta di plotoni d’esecuzione, di tradimenti, di violenza e di bandiere. Ogni cosa sembra perdere di significato e l’uomo si manifesta in tutta la sua brutalità.

Nel piccolo mondo del Central Hôtel più vite inevitabilmente si intrecciano, spiate dallo sguardo languido di Madame Poteau e, dai corridoi, come antidoto alla paura, sale un desiderio erotico violento, a riaffermare un istinto primordiale che non conosce attesa perché domani potrebbe essere troppo tardi.

Il buon Dio se ne frega di André Héléna (Aìsara) - Traduzione di Cinzia Poli - ISBN 978-88-6104-037-3 - Pagg. 192 - € 14,00

In una notte nera come l’Inferno, sotto una pioggia incessante, braccato dalla polizia, l’evaso Félix Froment torna nell’anonima città natale che aveva abbandonato da ragazzino.

Qui fanno la loro comparsa personaggi sordidi, ricettatori, spacciatori, magnaccia e, per contro, si affermano le dolci illusioni: una nuova vita, l’amore.

A uno come lui, tuttavia, nato in una famiglia di spiantati, con un padre buono a nulla e una madre costretta alla prostituzione, a uno con il suo passato di rapine, tradimenti e sangue, a uno così la vita non può arridere. Presto la polizia gli sarà alle costole e la caccia si farà sempre più serrata e implacabile.

Il buon Dio se ne frega è un romanzo esistenzialista, in cui l’autore sembra dirci che a volte non basta oltrepassare le sbarre per trovare la libertà e la gioia: per l’antieroe di Héléna infatti il mondo intero sembra una prigione, non meno spietata e feroce di quella da cui è evaso.

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