Inglorius Basterds pare fosse l’errata traduzione riportata sulla fascetta del datato B movie Quel maledetto treno blindato del 71enne regista italiano Enzo G. Castellari,  noleggiato da Quentin Tarantino; ma anche il soprannome dell’Aldo interpretato da Brad Pitt, il vendicatore dalla mascella prominente con cicatrice al collo.

Ha un inizio western alla Sergio Leone che sottolinea da subito la notevole interpretazione del semisconosciuto Christoph Waltz (austriaco, di origini teatrali, che qualcuno forse ricorderà per alcuni telefilm di Derrick) che gli è valsa il Premio l Premio di miglior attore al Festival di Cannes 2009.

La pellicola, che non manca di qualche momento statico, procede suddivisa in episodi, che cambiano continuamente registro, con lunghi dialoghi in quattro lingue (di cui, almeno due, da seguire nelle veloci didascalie che costringono lo spettatore a distogliere continuamente lo sguardo dalle immagini), per culminare nello spettacolare incontro nella taverna degli alleati con la bella spia tedesca, interpretata da Diane Kruger, e galoppare verso un finale improbabile ma appagante.

Nel suo primo giorno di uscita, alla proiezione delle 18, La schermitrice ha contato 7 persone. Tutte appassionate di Tarantino, che ne sono uscite affaticate ma soddisfatte.

Bastardi senza gloria – USA Germania 2009 – 160’

Regia: Quentin Tarantino

Con: Brad Pitt, Eli Roth, Michael Fassbender, Christoph Waltz, Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Mélanie Laurent, B.J. Novak, Samm Levine, Cloris Leachman, Samuel L. Jackson, Mike Myers, Julie Dreyfus, Paul Rust, Rod Taylor, Maggie Cheung, Christian Berkel, Léa Seydoux, Jacky Ido, Martin Wuttke, Gedeon Burkhard, Omar Doom, Michael Bacall, Enzo G. Castellari, August Diehl, Denis Menochet, Richard Sammel, Sylvester Groth, Michael Kranz, Ludger Pistor, Anne-Sophie Franck, Soenke Möhring, Anastasia Schifler

Francia. Nel primo anno di occupazione tedesca, il Colonnello delle SS Hans Landa  stermina una famiglia di ebrei in una sperduta località di campagna. Solo la figlia Shosanna riesce a fuggire. Qualche anno dopo diventerà proprietaria di una sala cinematografica in cui confluirà un doppio tentativo di eliminare tutte le alte sfere del nazismo, Hitler compreso. Alla vendetta della ragazza si sommerà quella di un gruppo di ebrei americani a caccia di scalpi, guidati dal tenente Aldo Raine…

La schermitrice ha trovato delizioso l’ultimo film di Woody Allen. Una pellicola che l’ha riconciliata col mondo e l’ha fatta tornare a casa di buon umore. Buon ritmo, belle battute (tra tutte l’affermazione dell’omosessuale che immaginando il padreterno a sua immagine e somiglianza esclama “Dio è gay!”) e pubblico soddisfatto. Alla faccia di chi critica il regista di riproporre sempre la solita zuppa. Statica povertà intellettuale?

Autoparodia senile?

Come si dice da noi in dialetto, ghìn fòssan!

Basta che funzioni – USA 200’ – 92’

Regia: Woody Allen

Con: Evan Rachel Wood, Henry Cavill, Larry David, Patricia Clarckson, Kristen Johnston, Ed Begley Jr., Michael McKean, Yolonda Ross, John Gallagher Jr., Lyle Kanouse, Willa Cuthrell-Tuttleman 

Dopo una vita fallimentare e un tentativo di suicidio, l’ex professore di Meccanica Quantistica Boris Yellnikoff trascorre le giornate innervosendo gli amici con le sue pessimistiche tiritere sull’inutilità del tutto. Rientrando a casa, una notte, conosce la giovane Melody St. Ann Celestine, appena fuggita da casa, che gli chiede ospitalità. La ragazzina è un’ingenua che prende per oro colato ogni suo commento sarcastico, ma la sua compagnia gli farà riconsiderare positivamente la  vita...

L’era glaciale 3. Al multisala festeggiavano un compleanno con 40 bambini che sciamavano su e giù per le scale saltando sulle poltrone, sotto lo sguardo indifferente di un paio di genitori troppo stanchi per aprir bocca.

Dopo aver minacciato, sottovoce, il più riottoso dei pargoli, che se non la piantava di salirle sui piedi avrebbe mandato una guardia giurata per finirlo a revolverate, una volta spente le luci le pesti si sono date una calmata.

Il cartone, divertente e vivace, si è lasciato apprezzare per le singole gag dei molti personaggi e per le frequenti citazioni (Moby Dick tra tutte), pur senza riuscire a creare affezione né per i protagonisti, né per la storia.

L’Era Glaciale 3 - Animazione - USA 2009 – 91’

Regia: Carlos Saldanha

Doppiaggio originale: Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Simon Pegg, Queen Latifah.

Doppiaggio italiano: Claudio Bisio, Leo Gullotta, Pino Insegno, Roberta Lanfranchi, Lee Ryan, Massimo Giuliani.

Diego si sente  ormai invecchiato e mentre  Claudio Bisio, Leo Gullotta, Pino Insegno, Roberta Lanfranchi, Lee Ryan, Massimo Giuliani

Manny e Ellie si defilano dal gruppo per avere il loro primo cucciolo, Sid viene colto da uno smodato desiderio di  maternità che lo spinge ad appropriarsi di tre uova di dinosauro.

L’arrivo dei tre dinosaurini sconvolgerà i già precari equilibri del “branco” spingendo i nostri eroi in un’avventura che li porterà a conoscere  nuovi personaggi come Buck e Scrattina e a consolidare la loro amicizia...

La schermitrice propendeva per l’ultimo film con Lisbeth Salander, ma un’amica ha insistito per Baarìa.

Così: flash back, bambini che corrono, uova che si rompono, biscie che si aggrovigliano, una Margareth Madè bellissima, un Francesco Scianna che sembra Richard Gere da giovane, Ficarra e Picone truccati uno da giovane e l’altro da vecchio, l’Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo che non sono riuscite a riconoscere, la Bellucci che si fa baciare da un tecnico travestito da muratore perché gli attori presenti non si azzardano a farlo, Lina Sastri che fa due parti, ma mentre ne guardi una già non ti ricordi più dell’altra, il padre e il figlio che si incrociano in corsa da bambini, ma non distingui più chi è l’uno e chi è l’altro, e a quel punto non te ne importa neppure più di saperlo, e la musica fracassona di Ennio Morricone che ci dà sotto per tutto il tempo… e il tempo che non passa più…

E quando finisce non pensi nemmeno se ti è piaciuto perché alcuni pezzi, pur prestando attenzione, ti sono inesorabilmente sfuggiti.

L’amica intanto si scusa perché si aspettava  qualcosa di diverso e quel che ha visto le è sembrato troppo simile a Nuovo cinema Paradiso e tu che rispondi “figurati!” Perché a quel punto non sai nemmeno più cosa ti aspettavi… e dire che “La sconosciuta” ti era piaciuto tanto, e ripensandoci  anche adesso sembra quasi un film realizzato da qualcun altro.

BAARÌA – Italia Francia – 2009 – 150’

Regia: Giuseppe Tornatore

Con: Francesco Scianna, Margareth Madè, Monica Bellucci, Enrico Lo Verso, Ángela Molina, Raoul Bova, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti, Nicole Grimaudo, Nino Frassica, Aldo Baglio, Lina Sastri, Michele Placido.

Una famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni: da Cicco, al figlio Peppino, al nipote Pietro... Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità vissuta tra gli anni trenta e i giorni nostri  nella provincia di Palermo…

Che il dialogo di Beppe Fiorello in Baarìa sia con voi!