Sul motore di ricerca Baidu, il più usato dai cinesi di tutte l’età della neo sessantenne Repubblica Popolare si legge: “Il romanzo poliziesco più antico al mondo è il Bao gong’an, novelle di casi criminali raccolte in epoca Ming.”

Conforme al crescente messaggio di incitamento nazionalista a sostegno della politica del partito, questa affermazione non ci stupisce. Bisogna però precisare cosa si intenda in cinese per romanzo poliziesco, poiché la mente cinese, così come la lingua, è sempre stata di natura pratica e schematica, non permettendo fraintendimenti di alcun genere.

Il genere definito come “poliziesco”, in cinese “侦探小说” (zhentan xiao shuo), significa letteralmente “romanzo investigativo”. In teoria, quindi, tutte quelle trame che prevedono un certo tipo di investigazione, dovrebbero essere racchiuse in questa categoria. Ma la parola zhentan, se intesa come nome anziché come aggettivo, significa anche “investigatore”. È per questo che la categoria zhentan xiaoshuo racchiude esclusivamente quei romanzi che vedono come protagonista un detective, privato o pubblico che sia.

Con il termine 推理小说 (tuili xiaoshuo), dove tuili significa “dedurre” si intendono invece quei romanzi dove il protagonista o chicchessia fa un’opera di deduzione. Ragionevolmente questo genere dovrebbe prevedere almeno un processo logico, dove da effetto se ne deduce una causa. I tuili xiaoshuo includerebbero, quindi, non solo i romanzi di Sir Arthur Conan Doyle o Agatha Christie, ma anche tesi accademiche, libri teorici.

Abbiamo poi il termine 悬疑小说, letteralmente “romanzi di suspence”, che così intesi potrebbero definire anche il ben noto capolavoro classico cinese, Sogno della camera rossa. Chi sarà la sposa del contesissimo Jia Baoyu?

A questa rosa di termini si aggiungono anche quelli tradotti dalle lingue straniere come 黑色小说 (heise xiaoshuo), “noir”, 间谍小说 (jiandie xiaoshuo), “spy story”, 犯罪小说 (fanzui xiaoshuo), “crime story” o addirittura冷硬派小说 (lengying pai xiaoshuo), letteralmente “romanzi Hard-boiled”.

La verità è che la lingua cinese, meravigliosa bandiera della tradizione millenaria di questo popolo, si adatta male ai concetti stranieri e il romanzo giallo, così come lo intendiamo noi, è indubbiamente di matrice straniera. Nasce infatti nel 1841 grazie al sinistro genio di Edgar Allan Poe, che per primo introduce la figura di un personaggio particolarmente abile nell’opera di deduzione: il detective per diletto Auguste Dupin.

Il giallo, comunque, essendo un genere che non smette mai di evolversi, adattandosi bene a molti tipi di letteratura, anche in occidente non ha una definizione delimitante e molto spesso tende a racchiudere più generi.

A onor del vero, anche se i cinesi non si possono propriamente definire gli scopritori del poliziesco, sono comunque i primi a mostrare interesse per questo genere di letteratura. Essendo di natura curiosa, la popolazione cinese si riversava già quasi mille anni fa nelle aule di tribunale per assistere alle sentenze giudiziarie.

Ciò ha permesso la nascita di un genere letterario, novelle e poi romanzi, che descrivevano vicende giuridiche. Queste anche se povere di suspence, di deduzioni, di spie e di super-detective alla 007, abbondavano di criminali e magistrati che si annoverano di diritto il titolo di primi investigatori al mondo.

Lavinia Benedetti

PhD in Foreign Languages and Literature Tsinghua University of Beijing

Research Fellow (Chinese Language and Literature)

University of Catania

L'articolo è pubblicato anche sul sito China Files

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