brivido breve

1861

... un lieve brivido corse lungo la schiena dei presenti.

Anche degli astanti: la seduta era pubblica.

Il momento, già solenne, stava giungendo al suo acme: diveniva storico. Le trombe…

Molti; specialmente quelli di fresca nomina, sentivano sopra di sé il peso dell’evento storico irrepetibile cui erano chiamati a partecipare. Bettino, uomo sì, di ferro, ma anche di cultura, recitò mentalmente “This day is called the Feast of Crispian / He that shall see this day and live t’old age / Will yearly on the vigil feast his neighbours / And say, “Tomorrow is Saint Crispian”…  Non che ci fosse pericolo di vita, beninteso: il tempo delle armi era trascorso; si attendeva l’arrivo del Re vittorioso, che i dorati strumenti già annunciavano…

 

Il ragazzo scalpitava, invano trattenuto dal padre, che aveva voluto accompagnarlo, sembrandogli pochi, quindici anni, per lasciare che si mescolasse alla folla, pur festante, da solo.

La carrozza stava per giungere a destinazione… quando passò davanti al piccolo Edmondo, questi si lanciò: voleva vedere da vicino, il Sovrano dell’Italia Una, giunto per aprire i lavori del Parlamento.

Ci riuscì, per un attimo; prima di essere afferrato per un braccio da un solerte gendarme che, arrabbiato (avrebbe dovuto esserlo principalmente con se stesso: dopotutto, e sia pure per pochi secondi, il ragazzo era sfuggito alla sua vigilanza), lo strattonò chiedendogli:

«Chi sei? Cosa volevi fare?»

«Edmondo; Edmondo De Amicis… Non si rende conto? La gente è felice, in tripudio, saluta il Re, la Patria ritrovata, rinnovata… Oggi nasce l’Italia Unita, indivisibile! 1861: le trombe liete squillano!»

 

1961

Un lieve brivido corse lungo la schiena del presente.

Anche dell’astante.

Il momento, già solenne (in fondo, si trattava di una inaugurazione), stava giungendo al suo acme. Era nell’aria.

In lontananza, il suono di un campanello; percepito più dalla seconda che dal primo. Spettatrice; tuttavia non ignara del peso (soprattutto fisico) di partecipare all’evento.

Passi affrettati… pericolo di vita no, ma “la vita” non le aveva ancora costruito attorno la robusta corazza necessaria per “to suffer the slings and arrows of outrageous fortune” (aver studiato lingue, per…).

L’uomo afferrò il giovane per un braccio, e lo strattonò, trovandolo inerte, incapace di difendersi… andato. Meglio sarebbe dire venuto.

«Edmondo! Ma che fai?» chiese il padre, arrabbiato.

Un’anziana signora si materializzò dietro l’uomo.

«Perché, non si vede?» chiese ironica.

«Ma è un bambino! Ha quindici anni.»

«Ne dimostra di più.» rispose la vecchia, piccata. Con tono aggressivo, continuò «Avete voluto chiudere i casini? Non vorrà che richieda la carta d’identità.»

«Ma… è corruzione di minorenne!» esclamò l’uomo, esasperato. Poi, rivolto alla signorina che aveva tolto la verginità al suo pargolone, esclamò: «E lei, si rivesta! Non si vergogna?»

Ci poteva scommettere. Non era una professionista. Stenodattilografa, arrotondava…

Soltanto che…  Armatura no; ma occhi e memoria, a vent’anni non fanno cilecca…

«Guarda chi ti ritrovo… Ciccino amore, non ti ricordi di me? Ci siamo conosciuti a casa della nonna Gori… Parola d’ordine, “Sono il Perini delle Poste”…» si sedette, placida, ed accese una sigaretta. «Sono una “volante”: dove chiamano, io vado…»

«Caro il mio uomo,» completò la vecchia «Si renda conto: 1961: le squillo liete trombano.»

 

Alberto Eva nasce a Firenze nel 1940. Anno che, in una autobiografia di qualche anno fa, così definisce: "... bisestile: preannuncia sciagure. Infatti: l'Italia si imbarca nella solita sciagurata guerra". Tralasciamo per mancanza di spazio il resto: dieci righe di puro umorismo e di umanissima satira. Aggiungiamo solamente che Eva (cognome "primigenio"!) è dal 1978 uno dei protagonisti della rinascita del giallo italiano: anno, il 1978, in cui vinse il Gran Giallo Città di Cattolica col romanzo Ve lo assicuro io (pubblicato nel 1980 nel Giallo Mondadori). Seguono Per così poco..., 2000; La sentenza, 2002; e Citofonare Daniela o Cecilia, 2003, scritto insieme a Linda di Martino. Numerosi racconti pubblicati in raccolte collettive, alcuni premiati. Nel 2009, pubblicato da Del Bucchia Editore, esce Sognando la California, giallo inedito.