Lo scrittore Bernard Cornwell ha dedicato ben ventuno titoli alla saga di Richard Sharpe, e il romanzo arrivato da poco in libreria con il titolo L'oro di Sharpe (Sharpe's Gold, 1981) è il nono che viene tradotto nel nostro paese.

Bernard Cornwell è un grande e bravo narratore di storie, in particolare è stato definito il più grande scrittore di romanzi storico-avventurosi.  E' molto abile nel  costruire ottime trame, ambientandole in epoche storiche passate, il tutto sempre ben documentato con un giusto equilibri tra azione romanzata e storia.

Dimostra tutta la sua bravura di scrittore di serial-bestseller nella saga di Richard Sharpe, il cui primo titolo fu pubblicato nel 1997.

Nel primo volume della serie (La sfida della tigre) abbiamo conosciuto il protagonista, un povero ragazzo, orfano che ruba per vivere e per sfuggire a una vita di stenti diventa soldato e finisce in India con le truppe agli ordini di un giovane generale che in seguito sarà conosciuto come Lord Wellington. Dopo questa prima intrigante avventure, dove Sharpe si dovrà fingere disertore, le sue varie avventure lo porteranno in giro per il mondo di allora e farà anche carriera arrivando, nel presente romanzo al grado di capitano. Siamo nel 1810 e gli inglesi affrontano le truppe di Napoleone in Portogallo. E un'altra pericolosa missione lo attende.

Bernard Cornwell è nato a Londra nel 1944, si è laureato alla London University. Dopo aver lavorato per molti anni presso la BBC, si è dedicato alla narrativa. Oltre alla serie incentrata su Richard Sharpe, di cui nel 1993 la televisione britannica ha prodotto una serie di film basati sui romanzi del ciclo, con l'attore Sean Bean nel ruolo del protagonista Richard Sharpe

L'autore dichiara che sin da ragazzo ha sempre amato leggere libri di storia e pertanto lo scrivere romanzi ambientati in certi periodo non gli costa molta fatica e deve fare poche ricerche se non per approfondire qualche particolare e molto spesso si reca a visitare quei luoghi dove sono avvenute delle battaglie nel passato, battaglie che poi lui descrive nei suoi romanzi.

Ha scritto altri romanzi di successo fra cui il ciclo Saxon Chronicles (cinque titoli) e la trilogia dedicata alla ricerca del Graal.

Un brano:

"Wellington si alzò. Aveva l'aria più sollevata, come se avesse finalmente preso una decisione «La guerra non è persa, signori, anche se mi rendo conto che la mia fiducia non è universalmente condivisa», disse in tono amareggiato. A mandarlo in collera erano i disfattisti, e i giornali che ne citavano le lettere spedite in patria. «Potremmo indurre i francesi ad affrontarci; in tal caso, vinceremmo noi.» Sharpe non ne aveva mai dubitato. Di tutti i generali inglesi, Wellington era l'unico che sapesse come battere i francesi. «Ma la nostra vittoria rallenterebbe soltanto la loro avanzata.» Distese una carta geografica e la fissò con aria inespressiva, poi lasciò che si arrotolasse di nuovo. «No, signori, la nostra sopravvivenza dipende da qualcos’altro. Qualcosa che voi, capitano Sharpe, dovete portarmi. Avete capito? E un ordine.»" 

Agosto 1810. L'esercito di Napoleone ha messo sotto assedio la città di Al-meida, ultimo baluardo che lo separa dalla conquista del Portogallo. La Spagna è ormai caduta, le ultime truppe spagnole si sono dissolte, lasciandosi dietro solo il porto fortificato di Cadice e i contadini che combattono la guerril-la. Non c'è più nulla da fare, l'Europa è pronta a cedere alle pressioni del nemico.

Richard Sharpe, giovane capitano inglese, è il solo a non credere che sia così. Dopo il successo ottenuto nelle precedenti campagne si è guadagnato il rispetto delle alte sfere dell'esercito britannico, primo fra tutti Lord Wellington, al quale un tempo ha salvato la vita. Ed è proprio da Wellington che riceve un incarico che, agli occhi di tutti, sembra un'impresa disperata: penetrare in Spagna e recuperare l'oro spagnolo, nascosto prima che il governo fosse esiliato a Cadice. L'intenzione dichiarata di Wellington è quella di restituirlo agli spagnoli, ma in realtà il generale intende utilizzarlo per erigere un'ultima, colossale linea di difesa intorno a Lisbona, tentando di capovolgere l'esito della guerra. Difficile però non lasciarsi scoraggiare, soprattutto se gli uomini a disposizione sono un manipolo di furfanti e ubriaconi, e i guerriglieri spagnoli, dal canto loro, non fanno che ostacolargli la strada, trascinati da un uomo che chiamano el Católico la cui promessa sposa, la bellissima Teresa, a complicare le cose è pericolosamente attratta da Sharpe...

L'oro di Sharpe di Bernard Cornwell (Sharpe's Gold, 1981)

Traduzione Donatella Cerutti Pini, Longanesi, collana La Gaja Scienza 938, pagg. 315, euro 18,60 - ISBN 978-88-304-2642-9