Assolo

Clic. L’uomo richiuse la custodia del violino. Era stata un’esecuzione impeccabile. Jim aveva smesso di cantare. Per sempre.

Sorrise, lo aspettava un altro ingaggio. Era un killer molto richiesto.

(Roberto Raffone)

Lapidi

Però il mio epitaffio preferito, che adorna la lapide della principessa Šachovskaia, non è commovente, ma vendicativo: Morta a causa dell'operazione del dottor Snegirëv."

(B. Akunin, Le città senza tempo. Storie di cimiteri, Frassinelli 2006)

Voci

Non potevo dimenticare la voce. Non l’avevo visto in faccia durante la rapina, poi ero stato colpito, ma la voce l’avevo sentita. L’avrei ritrovato. Nell’inchiesta sono stato attento alle parole. La telecamera aveva ripreso tutto e i poliziotti avevano fatto il nome di Tony. C’è un locale che Tony frequenta. La polizia è più cauta e aspetta ancora un po’ per intervenire. Io no e poi devo fare presto. Se lo prendono magari lo assolvono. Entro nel locale. Ho il coltello. Mi muovo con pazienza. Alla fine sento la voce. È seduto. Mi chino e lo colpisco al fianco. Faccio in modo che non cada. Sto attento non ci sia nessuno vicino. Mi volto ed esco. Fuori il tassista me lo chiede. Succede sempre: “Com’è stato?” Rispondo come al solito: “Ero un poliziotto, sono diventato cieco durante una rapina”.

(Roberto Santini)

Il dettaglio

"Forse i casi più interessanti, come diceva un noto cronista, sono quelli in cui si riesce a tirar fuori il dettaglio carico di significati. Ma se poi quel dettaglio... "

Rabbrividì. Tacque. Il noto cronista che lo aveva detto, era lui. E lui, in casa, aveva appena ucciso la moglie, poi era uscito per strada ed aveva incontrato per caso il collega, noto per essere un acuto quanto pettegolo cronista di nera...

(Graziano Braschi)