Sergio Altieri, in arte Alan D. Altieri, laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, è scrittore, traduttore e sceneggiatore italiano. “Scrivo i libri che vorrei leggere” ha dichiarato in merito alla sua attività di scrittore di romanzi action thriller. Ma, oltre a questo, ha collaborato a film quali Velluto Blu, Conan il Distruttore, Atto di Forza, L'anno del Dragone; ha sceneggiato (o co-sceneggiato) film come La Uno Bianca, Silent Trigger, The Shooter, Paura Cieca, e da un suo romanzo è stata tratta la miniserie Due vite, un destino. É traduttore (R.R. Martin, McNab, Chandler e Hammett), editor e direttore editoriale di alcune collane Mondadori.

 

L'inviata speciale Marilù Oliva lo ha intervistato per Thriller Magazine in rubriche/8177

Ai tuoi romanzi è riconosciuta la capacità di padroneggiare la struttura narrativa e di indirizzare il flusso della lettura in senso continuo e convergente verso lo scorrere della scrittura. Ti chiediamo quali sono i tuoi ferri del mestiere.

In narrativa ci sono senz’altro regole di fondo. Possono naturalmente essere infrante, ma per farlo è necessario sia conoscere quelle regole che avere un metodo per infrangerle. Nel costruire una storia, parto sostanzialmente da due elementi di base: 1) concetto narrativo primario; 2) determinazione del finale. In sostanza, devo sapere fin dal principio in che modo la storia “va a finire”. Può sembrare paradossale ma non lo è: se conosci la tua stazione di arrivo, trovi certamente il modo per arrivarci in modo sensato. Mi rendo conto di come tutto questo suoni freddamente premeditato. In realtà, lo è: ferri del mestiere al massimo dei giri.

L'intervista integrale in rubriche/8177