Per inclinazione mia e gusti personali conosco solo superficialmente l’opera di Donald Westlake considerata più umoristica. Ma Richard Stark, quella metà oscura, “nera” del narratore che ci ha lasciato alla vigilia del 2009 mentre andava a un veglione (Non il peggiore dei modi, Richard… degno di un action writer…) quello sì. Lo lessi per la prima volta da adolescente, ristampato in qualche collana dei Gialli. Ne avevo viste tenebrose e durissime pubblicità sugli arretrati di Segretissimo ma lo recuperai quando Parker, il suo eroe “cattivo” era già una leggenda. Per me il nero è sempre stato una miscela tra i romanzi di Stark e quelli di Le Breton… tanto che al mio esordio nella collana Nero Italiano ne realizzai una mia lettura milanese mescolandola con altre influenze che andavano dalla passione per l’Oriente a Scerbanenco. “Per il sangue versato”(1990) aveva quell’ambizione. Negli anni lavorando sulla spy-story, archetipi e suggestioni si sono affinate, allargate. Ma Parker, così duro, così carogna è rimasto un punto importante tra i miei riferimenti narrativi. Credo di averli letti un po’ tutti, i romanzi di Stark anche se, quando vai a guardare, qualcuno sempre te ne manca… Ma non è la singola storia a lasciare il segno. Stark crea un mondo intero di ladri, di pupe, di Sindacati e Organizzazioni, di cazzotti, di sbronze, partite truccate, colpi impossibili e baci rubati. Poco importa se rispondono al vero o sono una sua elaborazione. Parker vive in un immaginario mondo criminale che esiste per il solo fatto di essere raccontato. Non è un saggio e i film(molti, davvero occorre ricordarli?) sono storie di malavita cinematografica non documentari. Il linguaggio mi colpì allora come oggi. Secco, essenziale, perché quando si parla di mala, di sangue sulle strade, è inutile perdersi in orpelli letterari. Io credo che Westlake-Stark fosse così… un narratore che sapeva sempre quale faccia indossare per raccontare le sue vicende. Comica, paradossale nei romanzi di Dortmunder, dura in quelli di Stark e sempre diversa e accattivante quando si firmava con gli pseudonimi Tuker Coe, Samuel Holt, Alan Marsh, Curt Clark e tanti altri. Un artigiano nel senso migliore del termine. Uno che alle sue storie ci credeva sino in fondo, ogni volta.

Ci mancherai….

Altri più preparati di me, hanno scritto e scriveranno bibliografie aggiornate e dettagliatissime. Io mi limito a raccogliere brevemente i titoli firmati Richard Stark citando titolo e l’edizione più nota. Non è un elenco enciclopedico ma un ricordo per chi li volesse avere proprio tutti sotto mano e buttarsi nella ricerca.

Anonima carogne Mondadori

Salva la faccia, Parker! Mondadori

Liquidate quel Parker! Mondadori

Fatti sotto, Parker! Mondadori

La notte brava di Parker! Mondadori

Hai perso il morto, Parker! Mondadori

Parker: a ferro e a fuoco Mondadori.

Parker: il rischio è la mia droga Mondadori.

Parker: rapina a sangue freddo Mondadori

Guardati alle spalle, Parker! Mondadori

Carriera messicana Mondadori con

Parker e i diamanti neri Mondadori.

Bada alla pelle, Parker! Mondadori

Grofield, stavolta tocca a te Mondadori

Lotta libera per Parker Mondadori

Tocca ferro, Grofield! Mondadori

Luna-Parker Mondadori.

Parker: vai col piombo Mondadori

Parker: luna nuova, buio pesto Mondadori

Child Heist

Comeback, Sonzogno

Backflash, Sonzogno

Parker: terra bruciata, Alacran

Parker: dietro le sbarre, Alacran

Parker: Nessuno corre per sempre, Alacran

Parker: Ultima corsa, Alacran