Interessante e scontato…

Interessante e nello stesso tempo scontato Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez Bartlett, Sellerio 2009. Interessante per la soluzione finale, scontato per uno schema proposto infinite volte: trafugamento di un corpo sacro, barbona che ha visto e finisce di vivere, giornalista impiccione, intervento dell’esperto psicologo o psichiatrico che dir si voglia per l’ormai vetusto “Profilo” dell’assassino, parti del corpo ritrovate in qua e là e altre cosucce che non è neppure il caso di menzionare. Capisco che trovare novità in un terreno vangato millanta volte sia piuttosto difficile ma un po’ di sforzo in più non guasterebbe. Soprattutto da una scrittrice di un certo peso. Di nuovo, o quasi, il terzo matrimonio di Petra Delicado e il primo di Fermin  Garzón.

Dalla seconda di copertina “Un omicidio nel convento delle sorelle del Cuore Immacolato, reso ancor più scabroso dalle modalità in cui sembra avvenuto. Il cadavere di frate Cristóbal dello Spirito Santo è stato ritrovato accanto alla teca che custodiva il beato Asercio de Montcada. E il corpo sacro, miracolosamente incorrotto, intorno al quale, da esperto di reliquie, lavorava l’erudito cistercense, è scomparso. A intorbidire le piste, deviandole al soprannaturale, vi è poi un enigmatico biglietto: “cercatemi dove più non posso stare”…”.

E dunque la situazione personale dei nostri eroi che si avviluppa con l’indagine e con il mistero dell’indagine che affonda le radici addirittura ai tempi della Settimana Tragica e dell’inizio della Guerra Civile. L’inquietudine di Petra tormentata dal nuovo matrimonio (ma non solo), alle prese con i tre figli del marito Marcos e con le sue mogli accanto al simpatico realismo di Fermin.

Un po’ di tuttologia spicciola (sull’amore dell’uomo e della donna, sulla spiritualità, sulle complicazioni della vita, sulla Spagna di ieri e di oggi ecc…) che talora diventa anche pallosetta, una discreta ricostruzione storica, personaggi credibili. Parecchie pagine a vuoto. Nel senso che possono essere tolte senza provocare danni. Anzi…Migliore risultato con duecento in meno (quante volte lo avrò scritto!). Ma quando siamo a picchiettar sui tasti del computer chi ci ferma più?