1

Matrimonio d'interesse

Morta sul sagrato della chiesa, la bianca veste sporca del sangue colato dal polso. Accanto a lei, in smoking, il neo sposo le accarezza l'arto mozzato. “Non ti volevo intera, avevo solo chiesto la tua mano... le tue impronte digitali aprono il caveau della banca”.

2

Un invito a cena

Mi accorsi ben presto d'aver commesso un errore, la mia unica preoccupazione era stata arrivare in orario e adeguatamente agghindata. Non immaginavo che il vino della casa fosse ingentilito con l'aconito! Non accettate un invito al buio, soprattutto quando si tratta di una cena con delitto.

3

Sposare un vecchio bacucco

Le mie mani contro la sua schiena, davanti a lui la scalinata in marmo della splendida villa di famiglia. La dipartita del mio anziano marito era inevitabile. Una piccola spinta, piccola... del resto lui aveva già un piede nella fossa.

4

Salami fatti in casa

Com'era buona la mamma, ripetevano i bambini in coro mentre il padre preparava i salami sul tavolaccio della cascina. Aveva levato la fede al dito della consorte prima di macinarla?

 

5

Daltonismo criminale

Quando la cronaca nera si tinge di giallo, il delitto ha l'aggravante del pessimo gusto nell'abbinare i colori.

6

Bianco e nero

Qualcosa ruzzola, bianco e nero bianco e nero bianco e nero. La strada non è ghiacciata e non stai guidando una slitta. Se non era un pinguino... probabilmente hai investito una suora.

7

Fiamma

Lo ritrovarono privo di un arto. Avevo cercato di cancellare le tracce del mio delitto, ma ardere un uomo nel caminetto di casa non è così semplice. C'ero riuscita solo in parte e mi compiacevo della scoppiettante fiamma che scaturiva dalla sua gamba di legno.

8

Baby dinamitardo

“Holmes, non credo che quel bambino abbia fatto tutto da solo. Far saltare per aria la baby sitter con un trenino carico di dinamite è roba da adulti. Il nostro sospettato va sì e no alla scuola media!”

“Elementare, Watson!”

9

Un colpo fatale

Le avevo sparato in pieno volto, le sue orbite mi avrebbero procurato sette anni di sfortuna. Gli occhi, si sa, sono lo specchio dell'anima.

10

Favola cruenta

Un cadavere in rosso, bocconi sul terreno. Venne prelevato il dna ai lupi del bosco per scoprire chi fosse l'assassino, fu solo quando decidemmo di guardare in volto la vittima che seguimmo un'altra pista. Una renna aveva ucciso Babbo Natale.

Gaia Conventi è nata a Goro (FE) nel 1974. Con Stefano Borghi ha pubblicato “Sulfureo racconti in giallo e nero” (Edigiò, 2007), “Chiaro di Lama” (Edigiò, 2008) e “Enigma pagano” (Ed. Carta e Penna, 2008). Il suo giallo “Una scomoda indagine e un cane fetente” (Ed.Caravaggio, 2008) si è aggiudicato il primo posto nella Collana Coacervo al Concorso Adamantes 2008 e il segnalibro d'oro di Esperienze in giallo 2008.