In libreria da varie settimane il romanzo Le lacrime dell’assassino (Les larmes de l’assassin, 2003) opera della nota scrittrice francese Anne-Laure Bondoux.

Il romanzo, dedicato a giovani lettori ma leggibile con piacere anche da persone adulte, si apre con un feroce assassinio e da li viene narrato quanto accade successivamente.

I due personaggi centrali sono: Pablo, un bambino, che è una creatura selvaggia, e Angel Alegrìa, l’assassino. Anch’egli è un animale selvaggio. Entrambi nascono dal sangue, nel momento stesso in cui viene compiuto il crimine. I fatti si svolgono in una località remota del Cile, in Patagonia.

L’autrice afferma che l’idea di questo romanzo le viene in parte da una sua lettura fatta da adolescente: I miserabili di Victor Hugo, dove si incontrano due personaggi che somigliano a Pablo e all’assassino. Nel romanzo di Hugo, un ergastolano prende sotto la sua protezione una ragazzina e i due diventano i protagonisti del libro. In Francia questo romanzo ha vinto un numero incredibile di premi, fra cui il Prix Sorcières, ed è stato tradotto in oltre quindici paesi.

Anne-Laure Bondoux è nata nel 1971 a Bois-Colombes,

Anne-Laure Bondoux
Anne-Laure Bondoux
racconta che ragazzina era un maschiaccio e che da sempre amava scrivere e quando aveva quindici anni decise che sarebbe diventata scrittrice. A diciotto anni termina il suo primo romanzo scritto su di una vecchia macchina da scrivere del padre, lo invia a molte case editrici ma tutte lo rifiutano.

Dopo aver fatto, in modo disordinato, studi letterari, teatro e due figli, ha scoperto la narrativa per ragazzi nel 1996, dopo essere entrata nella casa editrice Bayard Presse. I suoi primi racconti sono stati pubblicati su varie riviste

Con l’arrivo del nuovo millennio decide di cambiare completamente, lascia il lavoro e diventa scrittrice a tempo pieno.

In Italia sono stati tradotti altri due romanzi e l’ultimo in ordine di tempo è Linus Hoppe. Contro il destino dove descrive la vita di un ragazzino in una quasi irriconoscibile Parigi del futuro.

L’autrice scrive libri per la gioventù ma dichiara che gli adulti  possono imparare molto dai suoi romanzi.

La storia è ambientata nell’estremo sud del Cile, in un luogo talmente lontano e primitivo da risultare quasi una metafora del mondo. Lì un assassino in fuga si rifugia e la sua anima di ghiaccio viene lentamente riscaldata e scossa dall’innocenza innata e spontanea di un ragazzino.

Una storia al limite del possibile, uno stile crudo e rigoroso, che non si ferma davanti all’enormità della tragedia e che scava nei pensieri di un assassino che non ritrova più l’uomo che è in lui. Quando però i due lasciano la loro vita solitaria nella fattoria isolata e vanno in città, l’assassino si ritrova a contatto con il mondo, la polizia che lo cerca e le dinamiche sociali da cui era fuggito. Il ragazzo è assetato di vita e di relazioni e cerca una vita più normale, ma il vecchio assassino si sente braccato, l’unica sua possibile vita è ai confini del mondo, alla fattoria.

L’intreccio si complica, l’avventura si anima e gli imprevisti si infittiscono. Non si può scendere a patti con le colpe e la giustizia, ma allo stesso tempo non si può fermare un ragazzo che ha tutta la vita davanti a sé, come un meraviglioso vaso prezioso da colmare.

 

Le lacrime dell’assassino di Anne-Laure Bondoux (Les larmes de l’assassin, 2003, traduzione Francesca Capelli, Edizioni San Paolo, collana Narrativa San Paolo Ragazzi, pagg. 187, euro 14,50) - ISBN 978-88-215-6393-5