"Gerusalemme - Pasqua, 30 d.C.

 «Chi lo ha visto vivo potrà riconoscerlo da questo ritratto, Teofane?» «È più che sicuro, signore», rispose lo schiavo. Teofane, però, non aveva alcuna base per affermarlo. Coloro che avevano conosciuto il Messia ebreo erano essi stessi ebrei che, come tutti sapevano, si rifiutavano di posare lo sguardo su immagini umane.

«Ora non gli assomiglia molto, però», mormorò dubbioso Pilato. Teofane studiò il soggetto del suo ritratto con occhio critico. L'uomo indossava stracci e una corona di spine. La sua testa era un ammasso di ecchimosi e sangue.

Teofane aveva dipinto l'ebreo così come appariva, omettendo soltanto gli effetti umilianti della violenza. Agli occhi aveva dato l'universale serenità di un nobile in posa per un ritratto. Teofane possedeva una particolare abilità nel catturare questo effetto, mentre per tutto il resto si manteneva fedele alla realtà. L'uomo era piuttosto robusto, con muscoli in abbondanza e il giusto strato di grasso contro il freddo. I suoi lineamenti erano regolari, il naso grande e largo, lo sguardo limpido.

Forse avrai notato, signore, che a questo punto della loro carriera i criminali hanno tutti lo stesso sguardo. Questo...», Teofane fece un gesto in direzione del suo ritratto, «...è il volto dell'uomo che hai visto entrare a Gerusalemme».

Il prefetto alzò leggermente il mento in risposta, e la sua espressione si distese un poco. Quell'uomo! Il riferimento gli diede maggiore sicurezza. L'uomo era entrato in città come re dei giudei. "

Così inizia il thriller Il mistero del dipinto di Cristo (The Painted Messiah, 2007) scritto da Craig Smith, scrittore e studioso di filosofia che vive a Lucerna e che ha come attività preferite: la lettura e l'andare in giro sui monti, viaggiare e giocare a bridge.

Un thriller con continui colpi di scena, dove il confine tra eroi e criminali è molto sottile e costantemente messo in discussione.

Mentre sulla Terra calavano le tenebre in pieno giorno e il Figlio dell'uomo, crocifisso, tornava alla casa del Padre, Ponzio Pilato, responsabile dell'esecuzione, commissionava a Teofane la realizzazione del più prezioso dei dipinti: l'unico quadro che, attraverso gli occhi dei contemporanei, avrebbe tramandato ai posteri l’immagine del volto di Cristo. Più prezioso del Santo Graal e più potente dell'Arca dell'Alleanza, il dipinto di Cristo ha attraversato le epoche della storia passando tra le mani di oscure congreghe: oggetto benedetto e terribile, in grado di dispensare la morte tra chi lotta per possederlo ma anche di elargire il dono della vita eterna a colui che può vantarsi di averlo tra le sue mani. Per questa ragione, intorno a un castello affacciato sul lago di Lucerna, convergono i destini di un pugno di personaggi senza scrupoli: Kate Kenyon, ricca ereditiera, e il suo amante Ethan Brand; Thomas Malloy, ex agente della CIA passato all'attività mercenaria e la contessa Claudia de' Medici, sua vecchia amica; Julian Corbeau, mente criminale della moderna congregazione dei Templari, già detentore del dipinto di Cristo e ora disposto a tutto pur di recuperarlo. Un thriller teologico ricco di azione e dall'inaspettata profondità psicologica, nel quale i sette peccati capitali presenti nel cuore degli uomini sono pronti a gettarsi nell'arena. Una storia capace di scavare sotto la pelle dei misteri della fede per spingersi oltre i confini del mondo conosciuto, a caccia di un'immagine che, senza garantire la salvezza, promette l'immortalità.

Il mistero del dipinto di Cristo di Craig Smith (The Painted Messiah, 2007, Traduzione Milvia Faccia, Newton Compton editori, collana Nuova Narrativa Newton 107, pag. 300, euro 9,90)

ISBN 978-88-541-1059-5