Il romanzo ci scaraventa fin dalla prima pagina nell’azione, con il protagonista, Thomas Lang, malmenato da un energumeno. Risalta da subito la vena comica dell’autore, che trova espressione attraverso Lang, ex militare ormai senza denaro e alla perenne ricerca di un qualche lavoro. In breve scopriamo che l’energumeno è la guardia della villa in cui Lang si è introdotto per avvisare il proprietario della villa stessa che è in pericolo di vita. Il nostro eroe è stato infatti incaricato da un misterioso personaggio di uccidere il signor Wolf, proprietario della villa nonché miliardario e, secondo la CIA, trafficante di droga. Lang però non è persona da commettere un omicidio. Due fattori complicano ulteriormente la situazione. Lang, dopo aver abbattuto la guardia, incontra Sarah, la figlia incredibilmente affascinante del signor Wolf, di cui da subito si innamora.

Quando le cose sembrano normalizzarsi, scopriamo che il misterioso personaggio che vuole Wolf morto è Wolf stesso…

Prima di potersi ribellare Lang è coinvolto in un affare più grande di lui: per tirarsene fuori avrà bisogno dell’addestramento militare e di tutto il suo humour inglese.

Grazie allo stile frizzante e spiritoso il romanzo risulta una lettura divertente.

Meno riuscito l’intreccio, a volte poco chiaro, a volte aggrovigliato su se stesso.

Ottima la prima parte, si trascina un po’ nella seconda.

Hugh Laurie è famoso per l’interpretazione del Dr. House nell’omonimo telefilm, grazie al quale ha vinto due Golden Globe Award. E proprio al Dr. House, cinico e sarcastico, assomiglia il protagonista di Il venditore di armi (l’humour è lo stesso).

Questo romanzo è in realtà uscito in Inghilterra 11 anni fa; arriva da noi soltanto oggi per mostrarci come Laurie sia non soltanto un bravissimo attore, ma anche uno scrittore arguto.

 

Hugh Laurie Il venditore di armi Marsilio