Marco Buratti - detto l'Alligatore per il suo passato di cantante blues - è un un ex detenuto che lavora come investigatore senza licenza. Ha due soci, entrambi con alle spalle una storia di frequentazioni delle patrie galere come lui, che lo aiutano nelle indagini: Beniamino Rossini, contrabbandiere e rapinatore, esponente della vecchia malavita milanese e Max la Memoria, ex appartenente a un gruppo della sinistra rivoluzionaria, esperto di controinformazione e analista dei fenomeni malavitosi. La loro base è la Cuccia, il locale di Padova, proprietà dell'Alligatore, dove si ascolta blues e si beve calvados e dove vengono di solito ricevuti i clienti.

Dimmi che non vuoi morire (che è lo sviluppo naturale dei cinque romanzi di Massimo Carlotto e di enorme successo pubblicati in precedenza in Italia e in diversi paesi europei) è ambientato tra la Sardegna, Parigi e il Nordest. La vicenda prende le mosse quando il proprietario di un noto ristorante di Cagliari si rivolge all'Alligatore e ai suoi soci e li ingaggia per ritrovare Joanna, la sua amante, una donna che vive come se fosse l'incarnazione di una nota cantante italiana degli anni Sessanta. I tre si mettono alla sua ricerca ma le cose ben presto si complicano.

Dimmi che non vuoi morire, grazie a una magistrale rielaborazione di alcuni elementi classici dell''hard boiled', racconta una storia criminale ambientata in quella borghesia italiana che da tempo ha scelto di arricchirsi illegalmente con la corruzione e il riciclaggio del denaro sporco. La magica mano di Igort riesce alla perfezione nella non facile impresa di ricreare sulla pagina quelle atmosfere inconfondibili delle avventure dell'Alligatore che hanno saputo affascinare un numero sempre crescente di lettori.

Dimmi che non vuoi morire di Massimo Carlotto, Igor Tuveri (Mondadori) - Euro 15,00