Per la collana Le Storie è proprosto L'Innocente di Mario Lacruz, autore spagnolo morto nel 2000.

Questo romanzo è considerato il classico della letteratura spagnola che aprì la strada ad autori come Manuel Vázquez Montalbán o Eduardo Mendoza. In un paese che ancora soffre dei postumi di una guerra civile, il musicista  Delise viene arrestato con l'accusa di aver ucciso il suo amico Montevidei, uomo legato alla fazione politica sconfitta. Delise riesce a sfuggire alla polizia ma non al suo opprimente senso di colpa. Un romanzo psicologico tradotto in tutte le lingue, un noir di introspezione paragonato al suo apparire a Lo straniero di Camus. Vincitore nel 1953 del Premio Simenon, fu portato sullo schermo nel 1959 con il titolo Muerte al amanecer dal regista José Maria Forn, nonostante le interferenze del regime spagnolo.

Mario Lacruz, nato a Barcellona nel 1929, come romanziere e sceneggiatore cinematografico ha avuto un ruolo guida nella letteratura spagnola contemporanea. A questa attività ha affiancato, in seguito,  quella di direttore editoriale, diventando una figura chiave della cultura nel suo paese come scopritore di grandi autori di lingua spagnola e non solo. Dopo la sua morte, avvenuta a Barcellona nel 2000, gli è stato intitolato un importante premio letterario

Nella collana Gli Scorpioni, invece, viene proposto un autore già noto in casa Alacràn: Paolo Grugni. L'editore milanese ripropone infatti il suo primo romanzo, Let it be, precedentemente uscito con Mondadori, per la prima volta in versione integrale.

Tommaso Matera, semiologo e appassionato studioso dei testi dei Beatles, lavora a Milano come consulente della polizia: il suo compito è decifrare i messaggi lasciati dagli assassini. Fino a quando, stanco di orrori e violenza, decide di ritirarsi in Brianza. Ma non si sfugge al proprio destino. La tranquilla cittadina in cui Matera ha trovato rifugio è il teatro delle imprese di un serial killer che sembra condividere con lui la passione per il quartetto di Liverpool. E la sfida tra i due è inevitabile.

Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati del nuovo thriller italiano.

Paolo Grugni, nato a Milano nel 1962, si occupa di musica e letteratura per varie testate, tra cui Sorrisi e Canzoni e GQ. Si è imposto all'attenzione del pubblico con il successo di questo romanzo,  prima di passare ad Alacrán Edizioni con mondoserpente, giunto ora alla sua seconda edizione. Sta ora lavorando al suo terzo romanzo.

Da un esperto di arti marziali e maestro dell'action thriller, quale è Stefano Di Marino, storia, retroscena e personaggi del cinema orientale. La filosofia e i miti del cinema di kung-fu da Bruce Lee a Jackie Chan a Jet Li, le origini del fantasy asiatico alla base del successo de La tigre e il dragone, le pellicole noir di John Woo e TSui Hark…e ancora film di samurai, yakuza movies, le nuove tendenze del cinema asiatico: dalla Cina (con furore) ma anche dal Giappone, dalla Corea, dalla Thailandia. Un viaggio esotico in un mondo a cui oggi fanno inevitabilmente riferimento anche registi come Quentin Tarantino e Robert Rodriguez.

Tutto questo e molto di più, si trova in Dragons Forever, edito nella collana I Saggi, che sarà presentato al Festival del Cinema di Napoli.

Stefano Di Marino, nato a Milano, è autore di decine di romanzi fra thriller e avventura, tra cui Ora zero (Editrice Nord, firmato con il suo nome), la saga Il Professionista (Segretissimo Mondadori e Tea, con lo pseudonimo Stephen Gunn), il ciclo Vlad (Segretissimo, come Xavier LeNormand). Ha viaggiato in Oriente per vent'anni, scritto vari saggi tra cui E nel cielo nuvole come draghi (Touring Club) e curato collezioni di cinema in vhs e dvd. Il suo sito è www.sdmactionwriter.com.

E per concludere una novità assoluta in Italia di J. A. Konrath, nella collana I Misteri.

Gli appassionati di gialli troveranno un nuovo personaggio a cui affezionarsi: arriva anche in Italia la tenente Jacqueline "Jack" Daniels della Omicidi di Chicago, protagonista di una nuova serie di romanzi, bestseller negli USA, che hanno rinnovato in modo brillante tanto il police procedural quanto lo psycothriller con un cocktail inaspettato: una doccia scozzese di humor da commedia americana alternato a scene di suspense e violenza estreme.

Di abili poliziotti in azione con la loro squadra se n'erano visti tanti, dopo che il grande Ed McBain diede vita all’87° Distretto, ma per fortuna ogni tanto emerge un autore che riesce a sconvolgere le regole e a creare qualcosa di veramente nuovo.

E' quanto ha fatto J.A. Konrath, combinando il classico, solido poliziesco all'americana con la suspense delle vicende di assassini seriali e un elemento solitamente estraneo all’uno e all’altro sottogenere: l'ironia.

Diretto, chiaro, determinato, bravo, il nuovo elettrico nome della letteratura americana di genere è J.A. Konrath.

Il nuovo, vulcanico autore di best-seller, che offre una birra a chiunque dichiari di amare i suoi libri, ha girato tutti e 50 gli Stati Uniti per far conoscere le avventure della sua Jack e ha trasformato in personaggi dei romanzi i suoi librai preferiti.

"Sono attratto dal noir e dalla commedia nella stessa misura. Per me si tratta di due facce della stessa medaglia. Avete mai ridacchiato nervosamente durante la visione di un film dell'orrore? O vi siete mai messi a urlare entrando in una casa infestata, solo per scoppiare subito a ridere?"