16 dicembre 2006: è stato un giorno “noirissimo” e tridimensionale, sotto le Due Torri.

Protagonista Mauro “cubico”.

Prima dimensione: Tune in, ore 13.

Mauro Smocovich ha tre facce e le racconta a Luca Crovi su Rai Radio2 a Tutti i colori del giallo:

- curatore della rivista Thriller Magazine;

- curatore del sito di Carlo Lucarelli;

- curatore del Dizionoir.

Seconda dimensione: The Larger Picture, ore 18.

Mauro Smocovich svela a Luigi Bernardi i segreti del Dizionoir presso la libreria Trame, con il pubblico che assiste in piedi, un bicchiere di vino in mano, in mezzo a un buffet di libri.

Il pubblico incalza, Smocovich confessa e Bernardi pugnala il noir come genere in estinzione e indica nel western il suo successore.

 

Terza dimensione: The Lecture Hall ore 21

Mauro Smocovich assiste, in prima fila, presso il Teatro del Navile, allo spettacolo Corpi estranei, lettura scenica di suoi racconti, immaginati da Otto Gabos e interpretati da Matteo Cotugno e Anna Rita Fiorentini, dell’Associazione Culturale Pomodoro.

I Corpi estranei sono ricordi, sono visioni, sono allucinazioni, che come aghi si susseguono nell’interpretazione plastica e corrosiva dei due attori.

 

Mark Twain diceva: “L’uomo è come la luna. Egli ha una faccia che non rivela mai”.

Mauro ne ha rivelate tre, in una volta.

Che cosa ci riserverà alla prossima occasione?

Possiamo fare una congettura: venti facce. Noirissime e tutte regolari. Come in un icosaedro.