L’AIDS della creatività che ha colpito la nostra cultura è un’epidemia diffusa in tutti i continenti dell’espressione artistica, trasversale a tutte le letterature. Dalla poesia al giallo, dal romanzo mainstream al noir, al thriller e all’horror, tutte le nostre scritture ne risultano contagiate e sofferenti di una immunodeficienza che riduce sensibilmente le nostre attese di eternità.

   Non starò a enumerare le possibili cause di questo stato di cose. E neppure spiegherò le ragioni che mi hanno condotta a schierarmi dalla parte delle letterature basse innalzate (dove, dopo tutto, ci si sbatte e si sanguina di sangue proprio, non solo di vittime assassinate immaginarie) piuttosto che delle letterature alte abbassate. Mi limito a trasmettere poche suggestioni e osservazioni nate dalla mia esperienza di essere umano e di scrittrice professionista, o di essere umano che una volta ha sognato di fare lo scrittore.

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intervista a Claudia Salvatori (di Mariella Dal Farra)

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