All’Ispettore della Squadra Mobile di Palermo, Pippo (Giuseppe) Randazzo viene affidata l’indagine sulla morte della signora Laura Maniscalco, ritrovata uccisa in casa sua.

Oltre il delitto, desta molta perplessità il fatto che l’assassino o l’assassina abbia infierito sul corpo ormai privo di vita.

In quella Palermo strana, con la scritta gigante "Hollywood" costruita da un artista sul monte davanti alla città, Randazzo e la sua squadra iniziano, partendo da zero.

Chi poteva odiare Laura per agire cosi violentemente?

Una persona conosciuta dalla vittima, non ci sono dubbi perchè non ci sono segni d’effrazione.

Con pazienza e minuzia, l’Ispettore avanza.

Piano piano, Randazzo costruisce la sua tela.

 

Con questo terzo romanzo di Piergiorgio Di Cara, autore veramente specifico del paesaggio letterario italiano, ci propone una nuova indagine.

Sempre con il suo stile che si può definire "naturalismo poliziesco".

Infatti in Hollywood, Palermo non ci sono i soliti clichés dei gialli/noir. Niente colpi di scena o suspense "costruiti" ma il lavoro quotidiano dei poliziotti che devono scoprire chi ha commesso l’omicidio e perchè.

Una specie di reportage dal vivo che riesce a farci capire e sentire l’atmosfera della squadra, i sentimenti dei protagonisti.

 

Di Cara ha avuto l’ottima idea di fare incontrare Randazzo con Salvo Riccobono, il protagonista dei suoi due primi romanzi Isola NeraL’anima in spalla.

Più che un incontro: Riccobono, coinvolto nel caso descritto in L’Anima in Spalla dà una mano a Randazzo.

 

Abbiamo quindi, forse, lo spunto d’una nuova forma narrativa all’interno d’un commissariato con Riccobono dell’Antimafia e Randazzo della Mobile.

 

Ottimo romanzo del nostro Commissario Piergiorgio Di Cara.