Era una notte buia e tempestosa...”, macché, è una notte piena di noia e di sonno arretrato, in un distretto di polizia di Spokane, Washington D.C., dov’è di servizio la detective Caroline Mabry, intenta a riflettere su perché non se n’è andata da quella città, sorella povera della scintillante Seattle, e sul perché è sola, con un amore finito e un lavoro che... Poi arriva il Matto, e le cose cambiano. Lo chiamano così perché l’hanno fermato in un vecchio albergo in corso di ristrutturazione, in stato confusionale, e lui ha detto agli agenti, che pensavano di spedirlo a casa dopo una ramanzina, che devono arrestarlo. Per omicidio... Capelli lunghi, una benda nera su un occhio, il Matto chiede a Caroline carta e penna e, al tavolo nel cubicolo degli interrogatori, comincia a scrivere la sua deposizione. Così, nell’alternarsi sapiente e "naturale" tra il punto di vista della detective e la deposizione/narrazione in prima persona del Matto, in questo Io sono l'assassino si dipana una storia di amicizia e di tradimenti, di amore non ricambiato (o ricambiato nel momento sbagliato) e di ambizioni non risolte, condita da avidità, invidia, tristezza, rimpianto... La scrittura di Jess Walter, ex-giornalista di nera che vive, giustappunto, a Spokane, è fluida, brillante, sa giocare con i nervi del lettore mantenendo la suspense, ma soprattutto sa esplorare tutta la panoplia dei sentimenti e delle emozioni umane, sia positivi che negativi. Per dimostrare che spesso non esistono vincenti, ma solo perdenti in misura diversa... Attraverso la vicenda del Matto (ha un nome, ma l’autore lo rivela dopo un po’, quindi lo lascio dire a lui...), del disgraziato e complessato Eli Boyle, della bella e (quasi) irraggiungibile Dana Brett, del bullo Pete Decker, della loro gioventù, fatta di scherzi crudeli e innamoramenti, sigarette e baci rubati al ballo della scuola, ci immergiamo nel ritratto di un’America a caccia di successo dove ai signor Nessuno restano giusto le briciole, passando dalla politica al mondo dorato e infido della "new economy", della bolla di Internet... Anche se sulla copertina sta scritto "thriller", questo è forse più un noir, inadatto a chi cerca l’azione violenta, adattissimo a chi ama romanzi di intrigo scritti bene, dove senti pulsare il cuore dei personaggi. Un bel romanzo, che si legge d’un fiato, anche grazie alla elegante traduzione di Alfredo Colitto, che scivola leggera sulla pagina senza un inciampo. Per giunta, è appena stato ristampato in tascabile. Che volete di più? Consigliatissimo.