La Longanesi porta in libreria una nuova avventura di Jack Reacher firmata da Lee Child: Non sfidarmi (Night School, 2014).

La trama

È il 1996. La guerra fredda dovrebbe essere finita da un pezzo, ma c’è un nuovo e altrettanto pericoloso nemico sullo scenario internazionale.

Jack Reacher ha trentacinque anni e non ha ancora abbandonato l’esercito. È appena rientrato da una missione che ha portato a termine con successo e viene insignito quella stessa mattina di una medaglia al merito. Ma, poco dopo la cerimonia, Reacher riceve nuovi ordini: dovrà seguire un corso di studio serale. Non proprio la ricompensa che si sarebbe aspettato. Quella sera, arrivato in aula per il corso, incontra altri due «studenti»: un agente dell’FBI e un analista della CIA, entrambi, come Reacher, reduci da missioni vittoriose. I tre si chiedono quale sia il vero motivo della loro presenza in quella scuola, ma i dubbi vengono presto fugati. Una cellula dormiente jihadista ad Amburgo ha ricevuto una visita inaspettata, un corriere saudita in cerca di asilo che attende di concludere un affare sospetto. In una lotta contro il tempo, Reacher e i due nuovi colleghi dovranno sventare un colpo terroristico di proporzioni catastrofiche…

Da Langley ad Amburgo, da Jalalabad a Kiev, Non sfidarmi attraversa come un proiettile l’insidioso mondo dello spionaggio internazionale tra false identità, tradimenti e nuovi e letali nemici.

L'incipit

Nello stesso giorno, Reacher ricevette una medaglia al mattino e fu rimandato sui banchi di scuola al pomeriggio. La medaglia era un’altra Legione al merito, la seconda per lui. Un bell’oggetto, con un medaglione smaltato di bianco e un nastro rosso tendente al carminio. In base al regolamento militare 600-8-22, era concessa a chi si distingueva per aver avuto una condotta straordinariamente meritoria durante lo svolgimento di un ruolo chiave di responsabilità al servizio degli Stati Uniti. Da un punto di vista strettamente tecnico, Reacher sentiva di avere soddisfatto appieno quel requisito, ma immaginava che il vero motivo di quella seconda medaglia fosse lo stesso per cui aveva ricevuto anche la prima: era una transazione, il suggellamento di un contratto. Prenditi questa paccottiglia e tieni la bocca chiusa su quello che ti abbiamo chiesto di fare per averla. Reacher, in realtà, avrebbe tenuto la bocca chiusa in ogni caso, perché non c’era nulla di cui vantarsi. Era andato nei Balcani, aveva fatto un po’ di lavoro di polizia, cercato due tizi del posto che dovevano conservare dei segreti di guerra e in breve tempo li aveva identificati, localizzati, incontrati ed eliminati con un paio di colpi alla testa. Il tutto per contribuire al processo di pace. Gli interessi in ballo erano al sicuro e la zona si era calmata un po’. Per Reacher, due settimane della sua vita e quattro proiettili utilizzati: niente di che.

Il regolamento militare era incredibilmente vago sulle modalità esatte con cui andavano consegnate le medaglie. Diceva solo che tutto doveva svolgersi in un ambiente formale e con una cerimonia appropriata, e questo di solito significava una grande sala con mobili dorati, un po’ di bandiere e un ufficiale di grado superiore a quello del decorato. Reacher era maggiore, con dodici anni di servizio alle spalle, e quella mattina la medaglia veniva assegnata anche a tre colonnelli e a due brigadieri generali, perciò il pezzo grosso sceso in campo era un tenente generale del Pentagono. Reacher lo conosceva da molti anni, da quando il tizio in questione era di stanza a Fort Myer al comando di un battaglione del CID, il servizio investigativo dell’esercito. Era uno che sapeva pensare, sicuramente abbastanza sveglio da capire perché un maggiore della polizia militare ricevesse una Legione al merito. Aveva lo sguardo per metà sarcastico e per metà serio, da «affare fatto». Prenditi questa paccottiglia e tieni la bocca chiusa. Forse in passato l’aveva fatto anche lui. Magari più di una volta. Sulla giacca dell’alta uniforme, a sinistra, c’erano parecchi nastri e nastrini, comprese due Legioni al merito.

L'autore

Lee Child dal 1977 lavora come autore televisivo, ma nel 1996 perde il lavoro presso una società di produzione televisiva e decide di dedicarsi alla letteratura. Il suo primo romanzo, Zona pericolosa, vince l'Anthony Award per la miglior opera prima; il suo secondo romanzo, Destinazione Inferno, vince il W.H. Smith Thumping Good Read Award. Nel 1998 si trasferisce negli Stati Uniti. Vive tuttora a New York City. I suoi romanzi hanno tutti come protagonista il personaggio di Jack Reacher, un ex ufficiale della polizia militare statunitense che, dopo aver lasciato l'esercito, decide di iniziare una vita di vagabondaggi attraverso gli Stati Uniti, libero dai vincoli e dai condizionamenti del "sistema". Duro come pochi e dotato di un innato senso di giustizia, Reacher si presenta come un cavaliere solitario di altri tempi, che pur non cercando guai è sempre pronto ad aiutare i più deboli e a correre in soccorso degli amici, per poi riprendere il suo cammino senza meta al termine di ogni avventura.

Info

Non sfidarmi di Lee Child (Longanesi – Maestri del Thriller), 396 pagine, euro 19,90 (in eBook, euro 5,99) – ISBN 9788830450479 – Traduzione di Adria Tissoni