La Piemme porta in libreria un grande thriller firmato da Susie Steiner: Lei è scomparsa (Missing, Presumed, 2016).

La trama

A trentanove anni, Manon Bradshaw ha smesso da tempo di mandarla a dire: sia ai suoi superiori della polizia del Cambridge-shire, sia agli uomini con cui esce senza vedere la luce in fondo al tremendo tunnel degli appuntamenti al buio. Di solito, dopo quelle serate disastrose, andando a letto (da sola), accende la radio della polizia per addormentarsi cullata dal rumore dei ronzii. La rincuora sapere che i suoi colleghi sono là fuori, il bene contro il male, a occuparsi dell'ordinaria amministrazione della notte. Finché una sera, invece di sprofondare nel sonno, Manon sente qualcosa che di ordinario non ha nulla. Una chiamata per un caso di persona scomparsa – una studentessa di Cambridge, che nessuno ha più visto dal mattino prima. Settantadue ore: tanto dura la speranza in questi casi. Dopo, da una persona scomparsa si passa a cercare una persona morta.

Manon è subito sulla scena del crimine a mettere insieme gli insoliti dettagli del caso: Edith Hind, ventenne, figlia di un noto chirurgo, è scomparsa da casa sua lasciando la porta aperta, il passaporto, le chiavi della macchina, il telefono, e una flebile scia di sangue. Manon capisce subito che c'è qualcosa di strano, e si prepara a indagare sapendo che, se vuole ritrovare Edith viva, ogni secondo è maledettamente importante.

Con una penna classica e abilissima, Susie Steiner si rivela una delle migliori autrici di crime anglosassoni, con un esordio premiato dalle classifiche e dalla stampa: il primo caso della detective Manon Bradshaw, la più umana, sfaccettata e irresistibile delle poliziotte in circolazione.

L'incipit

Sente la speranza dissolversi, un po' come le lucine natalizie del discount. Forza, forza, forza, deve concentrarsi. L'uomo che le siede di fronte — Brian? Keith? — accavalla le gambe e nel farlo le intercetta lo stinco, proprio là dove l'osso è più esposto. Manon si china a massaggiarsi, lui neanche se ne accorge.

«Sensibile», recitava il profilo. Di fianco a: «spiccato interesse per i velivoli militari». Ma cosa mi diceva il cervello quando ho fissato l'appuntamento?! Eppure, sul momento la compatibilità non era sembrata così importante. L'ultimo con cui era uscita, un urbanista, aveva totalizzato un incredibile settantotto per cento (quanti ricami ci aveva fatto, gli piaceva persino Thomas Hardy), e la serata era stata un sussulto dopo l'altro. Uno per ogni volta che, parlando, le aveva sputato in faccia. Non molte, eh. Giusto quelle quattro o cinque. Mila.

Due anni di appuntamenti online. Non si può dire che siano volati.

Come-si-chiama ha voltato un po' la faccia, ora la luce coglie in pieno le ditate sugli occhiali. Ci vorrebbe la scientifica, pensa tra sé e sé, neanche fosse sulla scena di un qualche terribile crimine. Mr X blatera del suo lavoro presso l'Autorità di controllo per le acque interne, e Manon rende silenziosamente grazie al cameriere per il vino con cui sta rabboccando i bicchieri. Be', il suo bicchiere. Lui non beve.

Ha sopportato di peggio, sia chiaro. Molto peggio. Come quel tipo per cui era addirittura andata fin su a Londra. «Tieni la mente aperta, niente preconcetti» si era raccomandata Bri. «Non sai dove potrebbe saltare fuori l'uomo dei tuoi sogni.» Il tizio in questione si era rivelato alto e parecchio sottile — parecchio — e mentre salivano sulle scale mobili della Tate Modem se n'era stato tutto ingobbito come un impresario di pompe funebri. Uriah Heep del romanzo di Dickens, praticamente. Quando poi erano sbarcati in cima, dopo una salita che le era parsa lunga come la fame, senza dire né ai né bai Manon aveva fatto dietrofront ed era tornata di sotto, mollandolo là a fissarla dalla vetta. Era filata a King's Cross ed era montata sul primo treno per Huntingdon come fosse in fuga dal puzzo di carne marcescente. Tutti gli agenti della Squadra omicidi conoscono quell'odore, sanno come si attacca ai vestiti.

L'autrice

Susie Steiner ha lavorato per vent'anni nel giornalismo, di cui undici al "Guardian", prima di dedicarsi alla scrittura. Il secondo libro della serie di Manon Bradshaw, uscito in Inghilterra nel 2018, è in vetta a tutte le classifiche e, nonostante un serio disturbo alla vista, Susie sta già scrivendo il terzo romanzo della serie. Vive a Londra con il marito e i due figli.

Info

Lei è scomparsa di Susie Steiner (Piemme), 456 pagine, euro 18,90 (in eBook, euro 9,99) – ISBN 978-88-566-6429-4 – Traduzione di Cristina Ingiardi